Costi della politica: giudizio positivo per sindaci e assessori, maglia nera per parlamentari e consiglieri regionali
Il sindaco è la figura politica a cui i cittadini guardano con minore diffidenza, considerando il suo operato più utile, rispetto a quello di altri politici e amministratori, e giudicando abbastanza elevata la sua mole di lavoro. Il dato emerge da un’indagine realizzata da Cittalia, in collaborazione con Swg sui costi della politica percepiti dai cittadini e sulla fiducia nel ruolo degli amministratori locali. La ricerca, che ha coinvolto un campione di duemila cittadini, è stata presentata il 7 ottobre scorso a Brindisi nel corso dell’Assemblea dell’Anci.
14 Ottobre 2011
Redazione FORUM PA
Il sindaco è la figura politica a cui i cittadini guardano con minore diffidenza, considerando il suo operato più utile, rispetto a quello di altri politici e amministratori, e giudicando abbastanza elevata la sua mole di lavoro. Il dato emerge da un’indagine realizzata da Cittalia, in collaborazione con Swg sui costi della politica percepiti dai cittadini e sulla fiducia nel ruolo degli amministratori locali. La ricerca, che ha coinvolto un campione di duemila cittadini, è stata presentata il 7 ottobre scorso a Brindisi nel corso dell’Assemblea dell’Anci.
I sindaci, quindi, sono visti dai cittadini come la figura più vicina e in grado di rispondere a problemi ed esigenze e, per questo, anche la loro retribuzione è considerata più adeguata rispetto a quella di altre cariche politiche.
Il 73 per cento degli intervistati ritiene utile per il paese l’operato del primo cittadino, seguito dalla figura del presidente del consiglio per il 72 per cento, del ministro al 62 per cento e del presidente di regione al 54 per cento. La percezione dei cittadini nei confronti dei sindaci è positiva anche per quanto riguarda il livello di impegno delle diverse cariche politiche: il 72 per cento degli italiani ritiene che il sindaco lavori molto o abbastanza, immediatamente seguito dal presidente del consiglio con il 71 per cento. Staccati invece i ministri (che totalizzano solo un 46 per cento) mentre risulta particolarmente negativa la percezione del lavoro di parlamentari e consiglieri regionali: solo l’11 per cento degli intervistati ritiene che i parlamentari lavorino molto o abbastanza, solo il 22 per cento per i consiglieri regionali.
A pesare sul giudizio non certamente lusinghiero espresso dagli intervistati nei confronti di queste due figure è senza dubbio la percezione che questi ultimi godano di privilegi eccessivi legati alle cariche che ricoprono. Il 93 per cento degli intervistati sostiene che i parlamentari godano di troppi privilegi rispetto al lavoro svolto, immediatamente seguiti da ministri (88 per cento) e consiglieri regionali. Anche su questo fronte, gli amministratori locali vengono percepiti come meno privilegiati rispetto ad altre cariche pubbliche, scontando in misura minore la diffidenza degli italiani verso la classe politica. Rispetto a presidenti e assessori di regioni e province o ai consiglieri provinciali, ritenuti eccessivamente privilegiati da oltre l’80 per cento degli intervistati, solo il 70 per cento ritiene che i sindaci e assessori dei grandi comuni godano di particolari privilegi legati all’esercizio del proprio incarico, un dato che scende al 52 per cento se si considerano invece gli amministratori dei piccoli centri.
FONTE: Cittalia