Con questa intervista inauguriamo un nuovo filone, quello delle video interviste estese e approfondite a personaggi di primo piano per il mondo della pubblica amministrazione, che molto hanno da dire e da raccontarci sui diversi temi dell’innovazione tecnologica, culturale, organizzativa
27 Febbraio 2019
Redazione FPA
Ve lo abbiamo anticipato con un editoriale del 15 gennaio scorso: la prossima edizione di FORUM PA (14-16 maggio 2019) avrà come tema guida la creazione di valore pubblico. Ma cosa vuol dire parlare di valore pubblico oggi in Italia? Abbiamo fatto questa domanda al Professor Enrico Deidda Gagliardo, che da anni si occupa di questo tema all’Università di Ferrara. Con questa intervista inauguriamo un nuovo filone, quello delle video interviste estese e approfondite a personaggi di primo piano per il mondo della pubblica amministrazione, che molto hanno da dire e da raccontarci sui diversi temi dell’innovazione tecnologica, culturale, organizzativa.
Ecco qualche spunto dall’intervista, che vi invitiamo a vedere nella sua versione video integrale.
Che cosa è valore pubblico? È il miglioramento del benessere (economico, sociale, ambientale) delle comunità di riferimento, degli utenti, degli stakeholder, dei destinatari di una politica o di un servizio. Ma il valore pubblico non è un concetto assoluto, ma è legato al momento storico a al contesto. Ecco allora che la grande sfida della politica è proprio questa: capire che cosa è valore pubblico per i propri utenti, per i propri destinatari, per i propri cittadini in quel preciso momento storico e in quel preciso contesto.
Come si misura il valore pubblico? Come si inserisce il tema del valore pubblico nell’ambito degli indicatori di performance dell’amministrazione? Il valore pubblico è la nuova frontiera delle performance. Noi veniamo da due riforme delle performance e siamo agli albori di una possibile terza riforma, ma quello che possiamo vedere e toccare con mano è che l’opportunità delle performance si è trasformata in una sorta di burocrazia difensiva, perché spesso prevale la logica dell’adempimento. Il valore pubblico deve diventare la stella polare delle performance. La sfida è avere più efficienza più efficacia e economicità al fine ultimo di impattare positivamente sulle comunità, sui territori, sui cittadini e quindi migliorare il livello di benessere. Questo in fase programmatica. In fase di misurazione e valutazione ci si dovrebbe concentrare sulla misurazione e valutazione del contributo delle performance individuali alle performance organizzative e delle performance organizzative alla creazione di valore pubblico. E il valore pubblico non deve essere individuato in maniera autoreferenziale dall’amministrazione, ma bisogna creare una governance collaborativa per condividere insieme ai territori in ottica partecipativa quello che è valore pubblico in quel preciso momento in quel preciso contesto.
Come si crea il valore pubblico? Il valore pubblico è una sorta di “economicità sociale”, ovvero fare il bene dei cittadini avendo però a cuore lo sviluppo economico dei territori. La sfida è questa. Come si fa però a raggiungere l’economicità sociale? La prima azienda del Paese è la pubblica amministrazione. La PA è come un albero in cui i buoni servizi sono i frutti. Ma per creare buoni frutti oggi e per creare buoni frutti anche per le persone che verranno dopo occorre curare l’albero, occorre presidiarne lo stato di salute. E la vera risorsa delle PA è costituita dal personale, dalle sue competenze e dalla sua motivazione.
Quali sono le condizioni abilitanti per la generazione di valore pubblico? Sono le condizioni facilitanti in presenza delle quali aumenta la probabilità di creare valore pubblico: il commitment politico, il coinvolgimento dei dipendenti, la governance collaborativa, la digital transformation, i manager che si liberano dall’approccio adempimentale; i manager che sanno finalizzare l’efficienza, l’efficacia e l’economicità al valore pubblico.
Come si fa in un contesto come quello della città e dei territori a creare valore? Bisogna passare dalla logica della creazione di valore pubblico affidata alla sola pubblica amministrazione alla logica della cocreazione di valore pubblico. Occorre ragionare in termini di generazione del valore pubblico per i territori insieme ai territori. Una logica di “performance di filiera” e di co-creazione di valore pubblico che si può applicare anche a livello nazionale per tenere vicini il centro e i territori.