Fino al 31 dicembre 2026 le pubbliche amministrazioni potranno stipulare, nel limite del 10% delle assunzioni, contratti di apprendistato o di formazione e lavoro, che trascorsi 24 mesi potranno essere trasformati in contratti a tempo indeterminato. Lo prevede il cosiddetto Decreto PA, il decreto legge 44 del 22 aprile 2023 convertito con legge 74/23 del 21 giugno scorso. Una buona occasione per aprire ai giovani le porte della PA: ne parliamo con Antonio Naddeo, Presidente dell’ARAN, nella decima puntata della rubrica “Le persone al centro. La strada maestra per innovare la PA” realizzata in collaborazione con FPA
23 Giugno 2023
Redazione FPA
Del contratto di apprendistato come strumento per aprire ai giovani le porte delle amministrazioni e creare un ponte con il mondo della scuola e dell’università avevamo parlato in una precedente puntata di questa rubrica “Le persone al centro. La strada maestra per innovare la PA” a cura di Antonio Naddeo, Presidente dell’ARAN in collaborazione con FPA.
Sul tema torniamo oggi dopo la conversione in legge del Decreto PA, il decreto legge 44 del 22 aprile 2023 “Disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche”, convertito con legge 74/23 del 21 giugno scorso. Tra i provvedimenti inclusi nel DDL di conversione ce n’è uno che prevede proprio la possibilità per le pubbliche amministrazioni di assumere giovani laureati e studenti under 24 tramite contratti di apprendistato e di formazione e lavoro.
Giovani e PA: occasioni e nuovi strumenti
Il tema della PA come datore di lavoro attrattivo per i giovani e il dibattito su come inserirli (e poi “trattenerli”) all’interno delle amministrazioni è stato al centro dell’Open day PA nella giornata inaugurale di FORUM PA 2023. Un appuntamento importante per far incontrare funzionari, dipendenti pubblici e giovani, un momento che, come sottolinea Naddeo, ci auguriamo non resti isolato: proprio nei giorni scorsi ARAN ha organizzato un primo Open Day nella propria sede aperto a tutti e, in particolare, a laureandi e laureati interessati al mondo della pubblica amministrazione.
Ma come agevolare l’ingresso dei giovani nella PA? Ci sono degli strumenti che già esistevano e che ora specifiche norme stanno valorizzando, in particolare parliamo del contratto di apprendistato e del contratto formazione e lavoro. Parliamo in particolare del Decreto PA – il decreto legge 44 del 22 aprile 2023 “Disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche”, convertito con legge 74/23 del 21 giugno scorso – che prevede la possibilità per le pubbliche amministrazioni di stipulare questo tipo di contratti, nel limite del 10% delle assunzioni consentite, e poi, trascorsi 24 mesi e previa valutazione positiva, di trasformarli in contratti a tempo indeterminato. Per l’apprendistato si individueranno i laureati su base territoriale tramite avvisi pubblicati nel portale inPA. Per il contratto formazione e lavoro si potranno anche stipulare convenzioni con le università per individuare, sempre tramite il portale istituzionale, studenti con meno di 24 anni che abbiano concluso gli esami previsti dal piano di studi.
Ne parliamo con Antonio Naddeo in questa puntata, dopo una prima parte in cui facciamo il punto su un altro tema molto sentito, quello dei rinnovi contrattuali per il pubblico impiego. Il punto di oggi è su due contratti molto importanti, quello del comparto sanità, un contratto collettivo che riguarda soprattutto i medici, e quello del comparto dell’Istruzione e ricerca, un contratto che riguarda più di un milione di dipendenti, un terzo di tutti i dipendenti delle pubbliche amministrazioni (è stato già fatto l’accordo economico a dicembre 2022, ma va completata la parte normativa ordinamentale). L’obiettivo per entrambi è arrivare alla firma entro luglio.