Diffusione di Best Practices negli uffici giudiziari italiani: la prima Officina MPG

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Comunicato stampa. Diffusione di Best Practices negli uffici giudiziari italiani è stato realizzato grazie all’impegno comune tra Ministero della Giustizia e DFP, ed all’importante collaborazione con le regioni italiane. È un progetto che è nato e si poi sviluppato con una forte impronta nazionale ed interregionale: ad oggi sono più di 190 gli uffici giudiziari italiani coinvolti per migliorare la qualità dei servizi, impegnati nella realizzazione di quasi 750 progetti operativi”.

28 Maggio 2013

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Redazione FORUM PA

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Comunicato stampa. Diffusione di Best Practices negli uffici giudiziari italiani è stato realizzato grazie all’impegno comune tra Ministero della Giustizia e DFP, ed all’importante collaborazione con le regioni italiane. È un progetto che è nato e si poi sviluppato con una forte impronta nazionale ed interregionale: ad oggi sono più di 190 gli uffici giudiziari italiani coinvolti per migliorare la qualità dei servizi, impegnati nella realizzazione di quasi 750 progetti operativi”. È quanto ha dichiarato dalla Dott.ssa Pia Marconi, direttore generale dell’Ufficio per la Modernizzazione delle Pubbliche Amministrazioni del Dipartimento della funzione pubblica, alla prima Officina MPG (Miglioramento Performance Giustizia progetto promosso e realizzato dallo stesso DFP) “Riorganizzazione e reingegnerizzazione dei servizi delle procedure di lavoro” organizzato nell’ambito del Forum PA 2013 in collaborazione con il Ministero della Giustizia.

Gli interventi condotti riguardano soprattutto la reingegnerizzazione e l’informatizzazione dei processi – ha proseguito la dott.ssa Marconi – e la modernizzazione dei servizi rivolti all’utenza, volti a migliorare l’organizzazione giudiziaria, anche in termini di accountability”.

Un avvio differito nel tempo, avvalorato da un monitoraggio qualitativo, volto ad esaminare le innovazioni prodotte e le esperienze realizzate, per farle conoscere e renderle patrimonio comune. "È noto a tutti che ci siano problemi di performance nel settore giustizia: le stesse statistiche nazionali lo evidenziano.. Le ricadute che ci si attende a livello regionale e Paese sono molto rilevanti. Continuando in questo itinerario intrapreso ormai dal 2009, resteremo in linea con quello che la Commissione chiede. Ci sono elevate possibilità che siano messi a disposizione fondi europei con la nuova programmazione anche nell’ambito della giustizia penale" – ha concluso Marconi.

Il seminario fa parte di un ciclo di quattro incontri organizzati per condividere le esperienze innovative realizzate da Tribunali, Procure, Corti e Procure generali, che hanno aperto, con l’assistenza tecnica messa a disposizione delle regioni italiane, veri e propri cantieri di miglioramento e cambiamento dell’organizzazione.

Salvatore Pulimeno funzionario dell’Ufficio del Giudice di pace di Taranto, ha illustrato l’attività di riorganizzazione avviata all’interno della sua struttura per allineare la risposta di servizio alle domande dei cittadini. "Ridurre le interazioni fisiche  ed agevolare la relazione con l’utenza: erano questi i nostri obiettivi "- afferma il referente del cantiere best practice del Giudice di Pace di Taranto – "e per realizzarli siamo partiti dall’analisi del sistema organizzativo per approfondire i singoli processi di lavoro nell’area civile, penale e dell’azione amministrativa" . In questo ambito è stato implementato un nuovo sistema di cartellonistica interna, integrato con un sistema di segnaletica digitale. Inoltre sono stati predisposti punti di auto-consultazione per l’utenza e rivista la logistica delle aule giudiziarie e degli uffici per migliorarne la semplificazione della fruizione dei servizi. Nel complesso, laddove siamo intervenuti abbiamo sempre ridotto i tempi di accesso e fruizione dei servizi riuscendo nel contempo a contenere i costi di gestione del servizio pubblico.

Caterina D’Angelo dirigente amministrativa della Procura di Palermo, ha presentato la realizzazione del nuovo sportello unico che offre tutti i servizi di front-office dell’ufficio giudiziario e che ha richiesto una profonda revisione anche di tutte le procedure di back office. La peculiarità dello sportello è insita anche nella localizzazione fisica della struttura che è stata ubicata in un luogo più comodo per i cittadini evitando, quindi, infiniti giri per i palazzi di giustizia alla ricerca della risposta alla loro domanda di servizio.

Il Procuratore della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, Dott. Salvatore De Luca, uno fra i primi uffici giudiziari in Sicilia che ha aderito al progetto best practices, ha posto invece l’accento sui processi di digitalizzazione degli atti avviati: la sperimentazione del nuovo sistema delle notifiche telematiche penali  e l’avvio del Sistema Informativo Dibattimento Penale e del Sistema Informativo della Cognizione Penale. "Terminata la fase sperimentale, i sistemi verranno integrati realizzando così la base per un prossimo sistema unico gestionale degli atti di indagine e del processo. Inoltre la Procura sta lavorando al fine di ridurre al minimo la circolazione di carta e si auspica, inoltre, che nel futuro la consegna di copie atti possa avvenire direttamente per via telematica ad esempio attraverso la PEC".

Il seminario è stato concluso dalla Prof.ssa Greta Nasi dell’Università Bocconi di Milano che ha ripreso alcune sollecitazioni emerse dal confronto tra i partecipanti ricordando che le ICT sono essenziali e che la loro applicazione nel mondo dei servizi pubblici richiede una riflessione complessiva del sistema organizzativo e delle domande di servizio, interne e da parte degli utenti. L’ICT non risolve però tutti i problemi della giustizia.

I prossimi temi dei seminari allo stand Miglioramento Performance Giustizia – Best Practices uffici giudiziari saranno i servizi rivolti all’utenza e il change management il 29 maggio e, nell’ultima giornata della manifestazione, le nuove forme di collaborazione e di partnership tra gli uffici giudiziari e gli stakeholders.

 

 

 

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