È possibile aumentare la produttività dei dipendenti pubblici del 50% dice Brunetta: ecco le parole del ministro … e dei sindacati
La tradizionale Relazione annuale al Parlamento sullo stato della Pubblica Amministrazione, presentata la scorsa settimana, è stata l’occasione per il Ministro Brunetta per un resoconto completo, anche se sintetico, dei primi 18 mesi di governo. Sul sito del Ministro è possibile scaricarla tutta, qui potete trovare la sua Presentazione.
Il Ministro, nel rivendicare i risultati raggiunti, propone obiettivi estremamente ambiziosi quali il recupero del 40-50% della produttività.
29 Ottobre 2009
Carlo Mochi Sismondi
La tradizionale Relazione annuale al Parlamento sullo stato della Pubblica Amministrazione, presentata la scorsa settimana, è stata l’occasione per il Ministro Brunetta per un resoconto completo, anche se sintetico, dei primi 18 mesi di governo. Presentazione.
Il Ministro, nel rivendicare i risultati raggiunti, propone obiettivi estremamente ambiziosi quali il recupero del 40-50% della produttività così come aveva anticipato a FORUM PA ’09.
La ricetta che propone è centrata su tre azioni che riportiamo citando direttamente il Ministro:
Non c’è bisogno di tagliare il numero dei dipendenti pubblici: occorre invece, ed è possibile, aumentare del 50% la loro efficienza nella produzione di beni e servizi. 50% in più di giustizia e salute, 50% di tempi in meno nell’espletamento delle pratiche burocratiche non sono traguardi irrealistici, se si predispongono gli strumenti giusti.
Tenuto conto degli enormi ritardi che si sono accumulati negli anni, e basandomi per fortuna anche sulle cose positive che nonostante tutto si erano potute fare nel passato, e sulle notevoli risorse umane a mia disposizione, fatte di professionalità, cultura dello Stato e senso del dovere, ho dovuto agire con rapidità, intervenendo su tre aspetti:
- prima sulla mentalità del dipendente pubblico, scatenando l’offensiva contro i “fannulloni”;
- poi sul rendimento, rivitalizzando i concetti di merito e premio;
- infine sugli strumenti, promuovendo la semplificazione e la digitalizzazione della rete della Pubblica Amministrazione.
Passando a voci più diverse e spesso discordanti, anche se nell’ambito di un confronto che parte dalla stessa esigenza di incremento della produttività, vi proponiamo anche due pezzi di matrice sindacale.
Il primo ha un titolo programmatico: "io contratto": cisl fp protagonista fra nuovi contratti e percorso di riforma della pa” e sottolinea la necessità di riportare le azioni di riforma nell’ambito di una necessaria collaborazione con il sindacato (cfr. anche la dichiarazione di Bonanni del 20/10).
Il secondo è la relazione che il prof. Barrera ha svolto nel convegno che la CGIL ha dedicato proprio all’esame della riforma e tratta di un tema chiave: come conciliare il rispetto dell’assetto federalista garantito dall’art. 117 della Costituzione con la cogenza della riforma Brunetta nelle Regioni e negli Enti locali. Barrera svolge un esame molto puntuale del decreto e ne evidenza limiti, rischi e implicazioni che, volutamente o meno, potrebbero intaccare l’autonomia degli Enti Locali e, in misura minore, delle Regioni. Stigmatizza poi duramente un accordo, come quello sottoscritto dall’ANCI e dal Ministro Brunetta che gli appare quanto meno frettoloso.
E voi che ne pensate? Tra pochi giorni ve lo chiederemo. In un nuovo sondaggio del nostro “panelPA” vi proporremo infatti delle specifiche domande per conoscere la vostra opinione sulla riforma, sui mezzi per aumentare effettivamente la produttività del lavoro pubblico, sui sistemi incentivanti, sulla contrattazione.