Come lavorare per rendere il PIAO, il nuovo Piano integrato di attività e organizzazione, uno strumento davvero utile al rinnovamento della PA e alla creazione di valore pubblico? Ne parliamo nella seconda puntata della rubrica “I protagonisti del cambiamento”, in cui Gianni Dominici, Direttore generale di FPA, intervista Enrico Deidda Gagliardo, Direttore scientifico del CERVAP e Prorettore al Valore Pubblico, Università di Ferrara
23 Settembre 2022
Redazione FPA
Cosa dovrebbe mettere nell’agenda politica il nuovo governo per sostenere il processo di programmazione della PA? Certamente proseguire sull’esperienza del PIAO, il nuovo Piano integrato di attività e organizzazione, avendo l’intelligenza politica di migliorarlo progressivamente, contestualizzandolo, coinvolgendo i comparti della PA, e andando di PIAO in PIAO ad apportare quei feedback che emergono dalle esperienze osservate di anno in anno. Il PIAO va, dunque, accompagnato con formazione, percorsi guidati e condizioni abilitanti che consentano di renderlo uno strumento davvero utile per la semplificazione e la creazione di valore pubblico.
A sottolinearlo è Enrico Deidda Gagliardo, Prorettore al Valore Pubblico dell’Università di Ferrara e Direttore scientifico del CERVAP, il Centro di Ricerca che misura il valore pubblico generato dalle pubbliche amministrazioni, intervistato da Gianni Dominici, Direttore generale di FPA, all’interno della Rubrica “I protagonisti del cambiamento”. Deidda Gagliardo, nel suo ruolo anche di coordinatore scientifico dell’Osservatorio sulla qualità dei PIAO, avviato con un accordo interuniversitario tra l’Università degli Studi di Ferrara e l’Università degli Studi ‘G. d’Annunzio’ di Chieti, elenca le criticità dei PIAO 2022 e le soluzioni per valorizzare questo nuovo strumento.
Prime analisi sui PIAO 2022: le criticità
Sono 916 i PIAO depositati sul portale PIAO del Dipartimento della Funzione Pubblica. Non esauriscono quindi la totalità rispetto alla data transitoria del 30 giugno (orizzonte 2022) e da una prima analisi percettiva, non ancora scientifica, tendenzialmente sono “piani dei piani”, un collage delle programmazioni già fatte – performance, anticorruzione, fabbisogno del personale, formazione. Solo qualche amministrazione ha fatto uno sforzo in più, utilizzando il 2022 come palestra per cominciare a integrare.
C’è sicuramente uno sforzo di semplificazione, di selettività degli obiettivi, ma mancano gli indicatori di impatto senza i quali non è possibile spiegare i risultati attesi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, come ad esempio la riduzione dell’inquinamento o la crescita dell’occupazione per effetto del PNRR. Manca ancora il valore pubblico. La grande sfida è in primis di tipo culturale: un PIAO che non sia solo allineato alla norma, ma che sia uno strumento utile per migliorare i servizi e generare benessere.
Soluzioni per rendere i “PIAO 2023 strumenti utili”
Per avere un PIAO di qualità occorre migliorare il processo interno di programmazione, costruire un integration team, una cabina di regia, che attraverso un cronoprogramma predefinito arrivi a programmare in maniera integrata gli obiettivi per il 2023. Un contributo al miglioramento viene dall’Osservatorio sulla qualità dei PIAO, avviato con un accordo interuniversitario tra l’Università degli Studi di Ferrara e l’Università degli Studi ‘G. d’Annunzio’ di Chieti. L’Osservatorio crede nella scienza aperta e sta lavorando sul comparto università, ministeri, regioni per produrre dati per classe di PA in formato gratuito e Open. Perché ci sia un miglioramento progressivo di PIAO in PIAO occorre individuare dei benchmark a cui ispirarsi e soprattutto servono percorsi di accompagnamento guidato che aiutino le amministrazioni a crescere.
Il PIAO per una PA che sia volano per il rilancio del paese
Il PIAO è indubbiamente un’occasione storica per le PA per semplificare, integrare e generare valore pubblico. Il quadro normativo si è completato recentemente con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto del Dipartimento Funzione pubblica del 30 giugno 2022, n. 132, ora è importante che il nuovo Governo intervenga su:
- Condizioni abilitanti, come ad esempio le piattaforme (magari proprio sul portale PIAO) attraverso le quali le amministrazioni possano inserire il Piano integrato di attività e organizzazione direttamente con maschere guidate.
- Cabine di regia all’interno delle amministrazioni, che conducano l’esperienza in maniera integrata.
- Incentivi alle amministrazioni che riescono a trasformare il PIAO in strumento utile e non mero adempimento amministrativo.
Il Campus formativo di FPA Digital School
PIAO | Come programmare in modo integrato per creare Valore Pubblico. Ecco le date aggiornate!
Il Campus si avvale della supervisione scientifica e della docenza di Enrico Deidda Gagliardo, Direttore del CERVAP e Prorettore al Valore Pubblico, Università di Ferrara. La prossima edizione si terrà nei giorni 4, 6 e 11 ottobre 2022. Per iscriversi c'è tempo fino al 27 settembre. Per maggiori informazioni, scrivi a fpadigitalschool@forumpa.it o chiama il numero 0668425266
1 Aprile 2022