Indice di Produttività parlamentare: ecco i dati 2015

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Come ogni anno anche per il 2015 l’associazione Openpolis,
all’interno del progetto Openparlamento.it ha realizzato
un
ricco dossier che analizza l’attività parlamentare dei nostri quasi 1000 deputati
e senatori
.

22 Dicembre 2015

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Redazione FPA

Nato nel 2011 l’Indice di produttività parlamentare rispondeva all’esigenza di introdurre elementi qualitativi nella valutazione dell’attività dei rappresentanti dei cittadini italiani. In questa ultima versione l’indice presenta degli aggiornamenti che pur mantenendo l’impianto originario cercano di cogliere le novità, politiche ma anche procedurali, avvenute con il susseguirsi di Esecutivi sostenuti da larghe intese.

“La declinazione attuale del termine “produttività” – si legge nella presentazione – è pertanto sempre più lontana dal mero conteggio delle attività svolte quanto piuttosto è tesa a rilevare la capacità di essere influenti ed efficienti. Non è produttivo il parlamentare primo firmatario di innumerevoli ddl ma quello che porta a casa una legge, non è produttivo chi protocolla centinaia di interrogazioni, ma chi riesce ad ottenere una risposta da parte del ministro competente”.

Un po’ di numeri.

Meno del 10% dei deputati e senatori riescono ad influire veramente sui processi parlamentari, mentre la stragrande maggioranza dell’Aula ha un indice molto al di sotto della media. Insomma la produttività in aula è in mano a pochi eletti.

Se si contestualizza il dato per i gruppi parlamentari l’informazione si arricchisce: alla Camera il 70% dei gruppi ha la maggior parte dei membri con un indice di produttività sotto la media. Sono solamente tre, e tutti di opposizioni, i gruppi che hanno una bassa percentuale di componenti “poco produttivi”. Spicca la Lega Nord, con oltre l’80% dei membri sopra la media.

Altri dati interessanti si ottengono incrociando l’indice di produttività con la presenza in aula. Essere presenti non basta per essere realmente incisivi nel dibattito in Aula. Anzi Difficilmente chi ha un tasso di presenze elevato rientra fra i più produttivi, questo perché gli incarichi istituzionali e i ruoli di potere all’interno dei gruppi hanno un peso notevolmente superiore rispetto alla partecipazione alle votazioni elettroniche. Alla Camera sono 96 i parlamentari che superano il 90% di presenze. Solo 21 di questi hanno un indice di produttività sopra la media, e nessuno compare nella Top10 di Montecitorio. L’80% dei deputati più presenti ha un indice di produttività sotto la media.

La strada da fare

Negli ultimi anni, sono stati messi a segno diversi punti a favore della trasparenza. Tuttavia l’associazione denuncia una situazione di opacità che aumenta man mano che ci si avvicina ai centri decisionali. “Di ciò che accade nelle Commissioni Parlamentari, cuore del processo legislativo, non è possibile avere notizia. Eppure basterebbe introdurre misure già adottate per le Aule – voto elettronico e resoconto integrale – per conoscere presenze, discussioni e votazioni”.

Per scaricare il dosseir completo vai su www.openpolis.it

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