“La PA crea valore se…” reclutamento e valutazione della dirigenza pubblica guardano al terzo millennio
La chiave per una VERA innovazione e per creare “valore pubblico” è la valorizzazione delle risorse umane, e dei dirigenti, in particolare. Non si tratta solo di fare entrare i giovani ma di delineare un percorso chiaro, trasparente e assolutamente meritocratico, per incentivare i migliori
22 Maggio 2019
Barbara Casagrande
Segretario Generale UNADIS
Da anni noi Dirigenti di UNADIS ci chiediamo cosa fare per migliorare la Pubblica Amministrazione dall’interno, tramite un rapporto virtuoso con la politica, e, allo stesso tempo, come stabilire un nuovo rapporto con i cittadini, di cui siamo al servizio.
I pregiudizi sulla Pa italiana – e su noi dirigenti pubblici – non aiutano a creare un clima di collaborazione e fiducia in nessuno dei due ambiti.
Oggi la Pa ha bisogno di rinnovarsi: i temi scelti da Unadis per l’edizione di FORUM PA che si è appena conclusa – e per contribuire a creare “valore pubblico” – sono due: il reclutamento e la valutazione della dirigenza.
Per superare quel senso di sfiducia che l’opinione pubblica sente nei confronti dell’amministrazione italiana, bisogna investire necessariamente su una dirigenza ben selezionata, autenticamente indipendente e neutrale, libera da vincoli politici e da condizionamenti vari.
Reclutamento di nuovi dirigenti
Il reclutamento dei nuovi dirigenti, nell’amministrazione del futuro, deve tenere conto di specifiche capacità manageriali, di gestione e di relazione, oltre che tecniche e professionali. Servono concorsi ad hoc per selezionare personale qualificato e con caratteristiche specifiche a seconda dell’ufficio da occupare. Serve costante aggiornamento professionale.
Ma il reclutamento non è solo un problema giuridico o economico (come si fanno i concorsi e come rispettare il tetto di spesa). I nuovi arrivati dovranno poter coniugare la freschezza delle idee e la vivacità, con l’esperienza, e l’ingresso di sistemi premiali davvero innovativi che stimolino chi lavora nella Pubblica amministrazione a far sempre più e meglio. Bisogna pensare a dei percorsi di carriera trasparenti e che premino concretamente il merito, per incentivare a fare sempre più e meglio. Per questo, servono meccanismi di valutazione seri. Gli obiettivi di funzionari e dirigenti devono essere sfidanti e perseguibili, contemporaneamente.
Un dirigente così selezionato e così valutato è anche capace di lavorare per semplificare le procedure, snellire i processi, razionalizzare le risorse: occorre, infatti, che tutti si comprenda che non è la burocrazia che ostacola lo sviluppo, ma sono gli ostacoli che la burocrazia incontra quotidianamente a frenare l’azione amministrativa e ad allontanarci dai cittadini, e dobbiamo lavorare tutti insieme per superare ciò.
La vera innovazione
La chiave per una VERA innovazione e per creare “valore pubblico” è la valorizzazione delle risorse umane, e dei dirigenti, in particolare. Non si tratta solo di fare entrare i giovani ma di delineare un percorso chiaro, trasparente e assolutamente meritocratico, per incentivare i migliori.
In fondo, la seconda parte della frase del FORUM PA 2019 – La PA crea valore se … – per noi dirigenti pubblici si può riassumere in due parole: crea identità.
Abbiamo bisogno di identificare il manager pubblico contrattualizzato, di descriverlo, di riconoscerlo, come avviene per altre figure dirigenziali della PA (penso a prefetti, diplomatici, giudici, professori…).
Abbiamo bisogno tutti – politici, cittadini, funzionari pubblici e imprese – di sapere chi è, cosa fa, come è scelto e come è valutato colui che è preposto alla guida gestionale della nostra macchina amministrativa. UNADIS lavora da sempre per creare un senso di appartenenza e di identità per la dirigenza pubblica, che guida la “comunità di destino” della PA.
Per far questo, non si può prescindere dal rinnovo del nostro contratto collettivo, le cui modalità e i tempi con cui si sta portando avanti la trattativa dimostrano che c’è ancora tanto da fare per valorizzare la figura del dirigente pubblico. Dopo nove anni di blocco della contrattazione collettiva nazionale (dobbiamo rinnovare il contratto relativo agli anni 2016-2018) siamo ancora in una fase di stallo perché non esiste in Italia un Contratto collettivo per la Dirigenza pubblica contrattualizzata, mentre c’è chi è rimasto a regime pubblicistico (un paradosso, nevvero?).
Oggi nello stesso nostro CCNL dobbiamo disciplinare sezioni di professionalità che collaborano con noi, che siamo gli unici che ci assumiamo ogni responsabilità gestionale della “cosa pubblica” e rispondiamo dell’obiettivo del buon andamento della struttura.
FORUM PA 2019
Grazie per lo spazio che anche quest’anno ci è stato offerto nell’ambito di FORUM PA, nel quale abbiamo portato, tra l’altro, la voce dei cittadini, tramite un video appositamente realizzato con interviste.
Perché la nostra cifra identitaria la vogliamo disegnare con il contributo della politica di cui attuiamo gli indirizzi, con l’università e la magistratura, ma, anche, con i cittadini che siamo chiamati a servire, per immaginare insieme il dirigente pubblico del futuro e come deve essere selezionato e valutato per….Creare valore.
LEGGI IL DOSSIER
“La PA crea valore se…”: tutti i contributi
Contributi, riflessioni e spunti per rispondere alla domanda: “Quali sono le iniziative prioritarie perché l’amministrazione pubblica possa creare 'valore pubblico' in una prospettiva di sviluppo equo e sostenibile?”. I risultati di questo processo di ascolto, arricchiti dai contributi che sono stati raccolti durante FORUM PA 2019, saranno raccolti in un white paper finale da sottoporre poi a consultazione pubblica
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