L’Annual Report di FPA presentato a Bruxelles: mettere le persone al centro per gestire la PA del futuro

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Anche quest’anno l’Annual Report di FPA arriva a Bruxelles per un confronto con rappresentanti italiani nelle istituzioni europee sulle principali evidenze emerse dal nostro rapporto sulla PA italiana. Alla presentazione, ospitata dalla Direzione Generale per il Sostegno alle riforme strutturali (DG REFORM) della Commissione Europea, ha partecipato il Direttore Generale Mario Nava che ha sottolineato l’importanza di riaffermare la centralità delle pubbliche amministrazioni alla luce delle trasformazioni avvenute negli ultimi anni. Ecco i principali spunti emersi dal dibattito con funzionari europei delle diverse DG della Commissione presenti all’incontro (non solo REFORM, ma anche REGIO ed ENVIRONMENT)

10 Aprile 2024

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Michela Stentella

Direttrice testata www.forumpa.it

Il 2023 è stato l’anno dell’adozione da parte della Commissione europea della comunicazione “Rafforzare lo spazio amministrativo europeo”, denominata “ComPAct”. Un passo fondamentale che mette in evidenza quanto decisiva sia la capacità amministrativa in un momento così turbolento per l’Europa e il mondo intero. E quanto sia importante andare tutti nella stessa direzione, con l’obiettivo di lavorare sulla qualità delle amministrazioni per garantire uno sviluppo equo e sostenibile dell’Unione. Il confronto su questi temi e la condivisione di esperienze e buone pratiche tra le amministrazioni dei diversi stati membri è sempre più centrale. Così per il secondo anno consecutivo abbiamo colto l’occasione della presentazione a Bruxelles dell’Annual Report di FPA per un confronto con rappresentanti e funzionari italiani nelle istituzioni europee, da cui sono emersi stimoli molto interessanti.

L’Annual Report di FPA è stato presentato il 4 aprile a Bruxelles grazie all’ospitalità della Direzione Generale per il Sostegno alle riforme strutturali (DG REFORM) della Commissione europea. Ad aprire l’incontro il Direttore Generale Mario Nava, che ha sottolineato l’importanza di riaffermare la centralità delle pubbliche amministrazioni alla luce delle trasformazioni avvenute negli ultimi anni.

“Dobbiamo continuare a riaffermare la centralità delle pubbliche amministrazioni alla luce delle trasformazioni avvenute negli ultimi anni – ha sottolineato Nava nel suo intervento –. Pubblicazioni come l’Annual Report di FPA contribuiscono a farlo, offrendo uno spaccato importante su quanto sta accadendo in Italia e garantendo allo stesso tempo un collegamento con lo scenario europeo che è imprescindibile. Nel Report di quest’anno troviamo una forte sinergia con il nostro ComPAct, in particolare nell’articolo al quale hanno contribuito i colleghi Mauro Tommasi e Daniele Dotto che da pochissimo ha lasciato la DG REFORM, ma anche nella struttura generale della pubblicazione che mette al centro i nostri tre pilastri: skills, digitale e green. E il capitolo sulla Programmazione europea mostra come con il PNRR sia cambiato il modo in cui le amministrazioni europee si interfacciano una con l’altra e sia cambiato anche il mindset, la mentalità delle amministrazioni nazionali”.

Tanti gli spunti di dibattito sollevati dai funzionari europei delle diverse DG della Commissione presenti all’incontro (non solo REFORM, ma anche REGIO ed ENVIRONMENT), che hanno commentato le diverse dimensioni evidenziate nell’Annual Report, anche in un’ottica comparativa con altre realtà europee. Ecco i principali spunti emersi.

  • Attrattività della PA, un tema non solo italiano. L’ingresso di giovani talenti e nuove leve nel settore pubblico – oggetto principale del Capitolo 1 del Report – non rappresenta un “problema” esclusivamente italiano. Dal confronto è emerso come in molti altri contesti europei (ad esempio, nello stesso Belgio) ci si stia interrogando su come trasformare la pubblica amministrazione in un datore di lavoro sempre più attrattivo e professionalmente stimolante, in un mercato del lavoro sempre più dinamico e caratterizzato da una forte competitività tra organizzazioni nel reclutamento di nuove professionalità. Le possibili leve su cui agire, di cui si è discusso durante il confronto, sono state la maggiore permeabilità nelle dinamiche ingresso/uscita tra settore pubblico e privato e l’introduzione di sistemi di welfare aziendali anche nel contesto della PA.
  • La sostenibilità come framework per tutte le politiche pubbliche. La rinnovata centralità delle strategie di sviluppo sostenibile, evidenziata nel Capitolo 3 del Report, è stata accolta con grande positività da parte dei funzionari delle DG della Commissione presenti. Tuttavia, dal confronto è emersa la necessità di un ulteriore step, ovvero il recupero del framework degli SDGs come quadro di riferimento per tutte le politiche pubbliche, non solo quelle inerenti alla transizione green, andando quindi oltre la mera dimensione della “sostenibilità ambientale”. Rispetto al tema specifico della transizione verde, è stato accolto positivamente l’allargamento del framework del Syllabus di DFP alle competenze in materia di transizione ecologica, pur evidenziando la necessità di un maggior allineamento delle strategie di formazione dei dipendenti pubblici alle raccomandazioni periodiche della Commissione in tema di green skills.
  • Programmazione europea, grande attenzione al nuovo CapCoe. Durante l’incontro è stato confermato il grande interesse delle istituzioni europee verso il nuovo Programma Nazionale Capacità per la Coesione (CapCoe), alla luce della sua portata innovativa. Il programma, dedicato al rafforzamento della capacità amministrativa delle istituzioni impegnate nella gestione dei fondi strutturali e approfondito nel Capitolo 4 del Report, si contraddistingue per alcune scelte di carattere strategico – come il sostegno all’assunzione di personale stabile da dedicare all’attuazione dei progetti europei, l’istituzione di una Scuola nazionale per la formazione specialistica sui temi della Coesione, meccanismi di rendicontazione performance based – che lo rendono un unicum nel panorama dei Programmi finanziati dai fondi europei per il nuovo settennato, non solo nel nostro Paese, ma per l’intera UE.

A mettere d’accordo tutti una dimensione: le persone devono essere messe al centro per gestire la PA del futuro.

“Come ho sottolineato nel mio articolo all’interno dell’Annual Report – ha commentato Gianni Dominici, Amministratore Delegato di FPA – un obiettivo sempre più europeo e internazionale è quello che riguarda l’investimento sulle persone, primo passo per creare una PA all’altezza delle sfide che abbiamo davanti. In questo senso, la pubblicazione del ComPAct è un evento storico perché sancisce definitivamente il riconoscimento da parte della Commissione europea della centralità dell’operato della pubblica amministrazione quale elemento fondamentale per garantire l’efficienza e la competitività di uno Stato”.

Tutti questi temi saranno declinati e approfonditi nei tanti appuntamenti di FORUM PA 2024 (dal 21 al 23 maggio al Palazzo dei Congressi di Roma).

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