Lavoro agile e cambio di cultura organizzativa: l’esperienza dell’Unione della Romagna Faentina
Continua il progetto di Formazione Specialistica promosso dal Dipartimento Pari Opportunità in collaborazione con P4I – Partners 4 Innovation e FPA, attivo fino a dicembre 2019 su FPA Digital School, che coinvolge i dipendenti di 10 Amministrazioni di diversa entità e grandezza. Tra le amministrazioni coinvolte, l’Unione della Romagna Faentina punta al cambiamento organizzativo e culturale.
25 Novembre 2019
Marina Bassi
Project Officer Area Ricerca, Advisory e Formazione FPA
È stata recentemente resa pubblica l’Indagine 2019 sullo stato dello Smart Working in Italia dall’omonimo Osservatorio, registrando un sensibile salto in avanti in termini di innovazione del modello organizzativo degli enti pubblici e privati che si orientano sempre di più su approcci di fiducia dei collaboratori. Lo smart working è una modalità di lavoro da remoto, in cui il dipendente può lavorare da casa.
Nell’ambito del progetto di Formazione Specialistica promosso dal Dipartimento Pari Opportunità in collaborazione con P4I – Partners 4 Innovation e FPA, l’Unione della Romagna Faentina (una delle dieci PA coinvolte) costituisce un caso particolare. Ne abbiamo parlato con Antonella Altini, Servizio Personale e Organizzazione.
L’intervista
“L’Unione della Romagna Faentina è un caso un po’ anomalo rispetto alle amministrazioni coinvolte nel progetto di Formazione Specialistica – avvisa Altini – perché opera su varie sedi comunali, pur avendo tutte le funzioni (lavori pubblici, personale, affari legali ed istituzionali, servizi sociali, ecc) ed i dipendenti trasferiti dai singoli Comuni”.
La modifica di ‘datore di lavoro’ per i dipendenti, ha creato la necessità di un importante cambiamento organizzativo e culturale, esigenza alla quale si è data risposta con un’intensificazione delle attività di comunicazione e con la realizzazione di percorsi formativi condivisi.
La partecipazione all’iniziativa del Dipartimento Pari Opportunità è avvenuta con l’intento di creare nei singoli dipendenti una maggiore affezione e responsabilizzazione nei confronti dell’ente Unione, con attenzione alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro, e con attenzione a tutti quei benefici paralleli, e parimenti di valore, legati al benessere della persona e dell’ambiente.
“L’uscita della Dir. 3/2017 PDCM in materia di Lavoro agile ha spinto l’Unione ad avviare la sperimentare di questa modalità di lavoro – continua Altini – approvando e adottando in primis un regolamento interno (Linee Guida)”.
Durata del progetto
La sperimentazione all’Unione della Romagna Faentina si concluderà a breve, ma l’Ente ha già sottoscritto l’Accordo con la Regione Emilia Romagna nato nell’ambito dell’esperienza del Progetto VeLA, finanziato sul PON Governance Capacità Istituzionale 2014-2020 (primo avviso per il finanziamento di interventi volti al trasferimento, all’evoluzione e alla diffusione di buone pratiche attraverso Open Community PA 2020).
“I dipendenti coinvolti nella sperimentazione in Unione, tutti su base volontaria, dall’avvio avvenuto ad agosto 2018 ad oggi è aumentato – ricorda Altini -.
Abbiamo dieci dipendenti in Smart Working puro, e tre in Co-working (dipendenti che a seguito di specifico progetto, concordato con il dirigente, svolgono la propria attività lavorativa presso una sede comunale diversa da quella di assegnazione). Continueremo a fare formazione costante, ci aggiorneremo e proporremo il modello come chiave di un processo di innovazione più ampio, culturale, che siamo convinti contaminerà tutti gli ambiti di lavoro dell’amministrazione”.