Flessibilità oraria, age management e smart working: queste alcune delle novità introdotte nel nuovo contratto di lavoro delle funzioni centrali. Si tratta di istituti di flessibilità utili per migliorare l’efficienza delle amministrazioni pubbliche. Ne parliamo con Antonio Naddeo, Presidente dell’ARAN, in questa nuova puntata della Rubrica “Le persone al centro. La strada maestra per innovare la PA” realizzata in collaborazione con FPA
15 Novembre 2024
Redazione FPA
Nuovi strumenti di modernizzazione della PA sono stati inseriti nel primo accordo firmato per il triennio contrattuale 2022-2024. È stata siglata l’ipotesi di accordo per le funzioni centrali, il contratto destinato a ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici, che coinvolge circa 200mila dipendenti. Numerose le novità introdotte: dal rafforzamento del sistema di incarichi di posizione organizzativa e professionale, alla possibilità di articolare l’orario di lavoro su quattro giorni; dall’ampliamento delle ore di permesso per visite, terapie o prestazioni diagnostiche per i dipendenti con più di 60 anni, a una migliore regolamentazione del lavoro a distanza.
Vediamo uno ad uno quali sono le novità principali.
Il sistema di classificazione del personale
La prima novità consiste in interventi volti ad agevolare l’attuazione del nuovo sistema di classificazione del personale, che ha come obiettivo il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze professionali dei lavoratori. Allo stesso tempo, la norma prevede un riconoscimento stabile per coloro che hanno ricoperto lo stesso incarico professionale per almeno 8 anni.
La regolamentazione del lavoro a distanza
La seconda novità riguarda l’ampliamento della modalità di lavoro a distanza per superare la maggiore presenza prevista da una direttiva del ministro Brunetta, che può essere superata dalle amministrazioni per i dipendenti con particolari esigenze di salute, nonché per coloro che devono assistere familiari disabili. Questa opportunità viene offerta anche nell’ambito della contrattazione integrativa come strumento per attrarre i giovani.
L’orario di lavoro su quattro giorni
Tra le novità significative vi è la possibilità di articolare l’orario di lavoro in quattro giorni anziché cinque, mantenendo comunque le 36 ore complessive. Un perfetto tassello di flessibilità nell’ambito della gestione del rapporto di lavoro per le amministrazioni.
Age management: tutte le misure
Significativa è anche la norma dell’age management, di cui abbiamo parlato più volte in altre puntate della rubrica. Questa norma incoraggia le amministrazioni a gestire l’organizzazione del personale tenendo conto delle diverse età presenti. L’age management considera tale diversità e introduce metodologie formative, come il mentoring. E si parla anche di reverse mentoring, in cui i giovani condividono le loro conoscenze con i colleghi più anziani.
Le sfide: superare gli stereotipi
“È stato un contratto di manutenzione, rispetto al contratto precedente”.
Questa nuova tornata contrattuale rappresenta un ulteriore tassello per migliorare gli strumenti innovativi che possono essere adottati nelle pubbliche amministrazioni. È una sfida che Aran e le organizzazioni sindacali stanno affrontando per superare gli stereotipi del fannullone.
Contributo alla Rubrica “Le persone al centro. La strada maestra per innovare la PA”, a cura di Antonio Naddeo, Presidente ARAN