Obama e Romney analizzati col web semantico. Il primo parla di governo e lavoro, l’altro di presidenza e tasse. Entrambi di persone e sanità.
Cosa hanno detto i due candidati alle prossime elezioni presidenziali degli Stati Uniti nel primo dibattito TV. Grazie alla tecnologia semantica abbiamo un report preciso su quali sono stati i temi affrontati da ciascuno, e come hanno impostato il proprio discorso. L’analisi che ne viene fuori è davvero interessante.
5 Ottobre 2012
Redazione FORUM PA
Cosa hanno detto i due candidati alle prossime elezioni presidenziali degli Stati Uniti nel primo dibattito TV. Grazie alla tecnologia semantica abbiamo un report preciso su quali sono stati i temi affrontati da ciascuno, e come hanno impostato il proprio discorso. L’analisi che ne viene fuori è davvero interessante.
Grazie alla propria tecnologia brevettata la modenese Expert System, attiva nel campo dei software semantici, ha analizzato il linguaggio usato da Obama e Romney nel corso del primo dibattito politico che si è svolto in diretta televisiva in vista delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti d’America (6 novembre 2012).
Obama ha parlato leggermente meno di Romney ma ha impiegato più tempo e ha usato costruzioni più complesse (mediamente 4 proposizioni per ciascun periodo) e un linguaggio un po’ più alto, anche se comunque rimaniamo nell’ambito della lingua d’uso più comune. La sintassi più articolata induce a pensare a una maggiore esperienza e a capacità oratorie più elevate ma anche alla volontà di rivolgersi a un pubblico culturalmente più evoluto. Romney ha usato un numero maggiore di frasi semplici, a proposizione unica, con una maggiore, seppur leggera, connotazione negativa (da considerare che parla di quanto ha fatto l’avversario). Un linguaggio che fa pensare quindi a una maggiore incisività e sicurezza.
Una maggiore concretezza di Romney rispetto ad Obama si può evincere ad esempio dall’uso dei verbi: Romney fa un uso maggiore di can e will rispetto ad Obama, che dal canto suo pronuncia più volte would. Ma la distribuzione dei verbi per frequenza potrebbe invece far pensare a una maggiore fattività da parte di Obama rispetto a Romney: do infatti è al secondo posto nella lista dei principali verbi di Obama mentre non c’è fra i primi quattro verbi usati da Romney (be, do, get, say per Obama e be, have, get, say per Romney).
SOSTANTIVI | AGGETTIVI | VERBI | AVVERBI | |
OBAMA | 1347 | 539 | 1705 | 491 |
ROMNEY | 1605 | 654 | 1785 | 536 |
SOSTANTIVI | AGGETTIVI | VERBI | AVVERBI | |
OBAMA | governor (49), people (27), way (20), Medicare (19), job (19), deficit (18), money (17), plan (17), year (15), family (13), system (13), tax (13), approach (12), revenue (12), small business (12), cost (11), folks (11), opportunity (11), reason (11), thing (11), education (10) | our (28), this (20), some (17), my (16), their (14), American (11), able (11), that (11), middle-class (10), your (9), important (8), all (7), every (7), good (7), two (7), big (6), four (6), last (6), same (6), Republican (5), additional (5) | be (251), do (53), get (53), say (48), have (44), make (36), know (29), think (28), let (26), want (25), make sure (19), go (18), help (17), talk (17), give (12), take (12), come (11), create (11), look (11), work (11), believe (10) | not (96), so (37), now (34), just (22), more (22), also (17), well (17), then (14), there (13), no (10), out (9), already (7), back (7), right (7), actually (6), here (6), only (6), ago (5), exactly (4), first of all (4), in fact (4) |
SOSTANTIVI | AGGETTIVI | VERBI | AVVERBI | |
ROMNEY | people (67), president (42), plan (39), Medicare (32), tax (30), state (27), job (25), government (24), America (22), year (18), cost (16), way (16), idea (15), rate (15), deficit (14), economy (14), kind (14), place (14), regulation (14), income (13), business (12) | my (42), this (35), our (32), their (22), that (21), good (17), your (17), own (12), one (11), some (11), any (10), all (9), four (9), right (9), what (9), able (8), two (8), American (7), current (7), last (7), lower (7) | be (262), have (86), get (68), say (58), do (42), go (31), want (29), let (26), cut (22), look (19), take (18), put (17), make (16), work (16), know (15), need (15), raise (15), think (15), bring down (13), pay (13), see (12) | not (133), so (37), more (31), just (26), well (20), now (17), also (11), no (11), by the way (10), down (10), there (10), up (9), actually (8), again (7), back (7), then (7), absolutely (6), instead (6), right (6), very (6), at the same time (5) |
Confrontando i principali lemmi e insiemi di parole, si nota che i due candidati sottolineano gli stessi punti: hanno in comune le piccole imprese, l’America e i costi, il settore privato e la crescita economica, ma mentre Obama parla anche di assistenza sanitaria, prestiti agli studenti e menziona il potere d’acquisto, Romney sembra concentrarsi piuttosto sulle tasse in varie forme (tax plan, income tax, tax rate, property tax, economy tax).
Passando infine ai nomi propri, Obama a differenza di Romney ha citato diversi Presidenti degli Stati Uniti (forse per sottolineare il concetto di unità e trasmettere un’idea di maggior continuità?) Lincoln, Clinton, Eisenhower e George W. Bush, ha poi fatto cenno a Afghanistan e Iraq (citando Osama Bin Laden e Al Qaida) mentre Romney ha citato Cina e Spagna.
"L’analisi semantica dei discorsi ha messo in evidenza stili di comunicazione e contenuti diversi ma in generale in linea con il programma politico e l’elettorato di riferimento di ciascun candidato." ha dichiarato Luca Scagliarini, VP Strategy & Business Development di Expert System. "Eppure i commenti e le reazioni degli elettori hanno premiato uno dei due candidati. Questo dimostra che il successo nei dibattiti politici, che spesso vengono criticati per la povertà contenuti, si basa in realtà molto su aspetti diversi quali sguardi, gestualità e tono della voce."
Clicca qui per scaricare il report completo