La campagna promossa da Openpolis per aprire le commissioni parlamentari raggiunge un primo obiettivo: i Deputati firmatari hanno presentato ufficialmente la proposta di modifica del regolamento della Camera, con l’impegno di portarla in discussione nella Giunta per il regolamento.Presentata il 27 gennaio alla Camera dei Deputati la proposta di modifica del regolamento della Camera per introdurre il voto elettronico e il resoconto integrale nelle commissioni. Elaborata attraverso una campagna web dal titolo #ParlamentoCasadiVetro dall’associazione Openpolis, impegnata ormai da diversi anni nello sviluppo e promozione di progetti relativi all’accesso alle informazioni pubbliche, prova a rimediare alla grave insufficienza nella pubblicità dei lavori delle Commissioni e delle Giunte, che di fatto non permette ai cittadini di essere adeguatamente informati sulle attività e sulle scelte politiche svolte dai propri rappresentanti nei passaggi chiave del lavoro legislativo. “Manca una parte essenziale dell’informazione necessaria ai cittadini per seguire e verificare l’esercizio della rappresentanza” dichiara Vittorio Alvino presidente di openpolis. “Nel lavorare all’iniziativa Openparlamento e all’indice sulla produttività parlamentare – continua Alvino – ci siamo imbattuti in un buco rilevante di dati. Eppure gran parte del lavoro parlamentare non si svolge in aula, ma nelle commissioni che sono tappa fondamentale dell’iter. Basti pensare che nella passata legislatura 4000 sono state le ore di sedute in aula mentre 10.000 quelle in altri sedi. Ma cosa se ne sa?”. In effetti ad oggi non c’è alcune rendicontazione pubblica delle presenza dei componenti della commissione alla sedute e dei voti eventualmente espressi, mentre c’è solo un resoconto sommario di cosa viene discusso. Poche, ma essenziali modifiche quindi, ma che possano garantire la trasparenza e l’accountability del ruolo svolto dai singoli rappresentanti in Parlamento. La proposta ha già raccolto il sostegno, trasversale alle forze politiche, di alcuni Deputati: on. Giacchetti (Pd), on. Toninelli (M5S), on. Vargiu (Sc), on. Migliore (Sel), on. Scopelliti (Ncd), on. Pisicchio (Misto), on. Galan (FI), on. Caparini (Lega) che si sono inoltre impegnati a portare la proposta stessa in discussione alla Giunta per il Regolamento. E’ infatti questo un passaggio fondamentale affinché l’iniziativa, dal sentito sostegno popolare, possa arrivare in aula ed essere approvata.E a chi obietta che i costi delle soluzioni proposte sarebbero eccessivi Alvino risponde così.” Siamo disposti a discuterne, ma non credo sia questo il vero problema che piuttosto è una questione di volontà politica. E’ una battaglia culturale per il Paese. La trasparenza è ancora intesa come un adempimento, in alcuni casi solo formale, va invece intesa come strumento, come comprensibilità e la possibilità di consultare e studiare anche a distanza di tempo i documenti, perché l’obiettivo deve essere il cambiamento”.