Amsterdam: partire dalla “strada” per ridurre i consumi energetici

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Un progetto integrato che ha coinvolto commercianti, cittadini, multiutility della distribuzione dell’energia e piccole imprese per rendere più sostenibile da un punto di vista energetico gli spazi pubblici delle vie commerciali del centro. E’ “The Climate Street” sviluppato dalla città di Amsterdam all’interno del programma Amsterdam Smart City. Un ottimo mix di tecnologie e diffusione di cultura.

9 Luglio 2012

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Salvatore Caschetto*

Un progetto integrato che ha coinvolto commercianti, cittadini, multiutility della distribuzione dell’energia e piccole imprese per rendere più sostenibile da un punto di vista energetico gli spazi pubblici delle vie commerciali del centro. E’ “The Climate Street” sviluppato dalla città di Amsterdam all’interno del programma Amsterdam Smart City. Un ottimo mix di tecnologie e diffusione di cultura.

Una riduzione delle emissioni di CO2 della città di oltre 200 tonnellate l’anno e risparmi energetici per oltre il 40%. Sono i risultati più eclatanti della fase sperimentale del progetto “The Climate Street” con il quale la capitale olandese punta ad azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050. Si tratta di uno dei 20 progetti pilota avviati dalla municipalità di Amsterdam all’interno del programma AmsterdamSmartCity (ASC), che oggi rende la capitale olandese faro indiscusso d’Europa. ASC è stato avviato nel 2009 dalla collaborazione tra AIM (AmsterdamInnovationMotor) e Liander, il primo Gestore di gas ed elettricità dell’Olanda. In seguito è stata coinvolta l’amministrazione locale e un centro di Ricerca Indipendente, il TNO.

Il progetto “The Climate Street”

The Climate Street, o in olandese Klimaatstraat, utilizza diverse forme di cooperazione tra commercianti e imprese locali per sperimentare un approccio olistico ai temi dell’efficienza energetica negli spazi pubblici. Molteplici gli strumenti utilizzati nel progetto pilota: dai display energetici, che permettevano alle famiglie di vedere in tempo reale quanta energia e gas consumavano durante il giorno e quali erano i loro risparmi, agli scanner energetici, per capire quali erano le fonti di maggiore consumo energetico; dagli smart plugs, che tramite una connessione Wi-Fi trasmettevano le informazioni sul consumo energetico delle prese ad un computer collegato all’interno dei negozi (riuscendo anche a dare un costo sul totale dell’energia consumata), fino all’ottimizzazione della logistica e dell’energia elettrica consumata grazie all’attenuazione dell’illuminazione pubblica.

Punto di partenza per la sperimentazione del progetto è stata Utrechtsestraat, una strada pubblica del centro storico, stretta e molto affollata. La municipalità ha convinto le 120 piccole e medie attività presenti in questa shopping street a riunirsi in una associazione per collaborare allo sviluppo sostenibile della loro attività. Amsterdam ha scelto di partire con un raggio d’azione modesto per sperimentare e imparare quanto più possibile dal progetto pilota e sviluppare, così, le potenzialità per poterlo poi replicare sia dentro che fuori la città.

In particolare il progetto si proponeva una serie di attività da sviluppare su quattro linee di intervento:

  • aumentare l’efficienza energetica dei negozi e degli spazi urbani pubblici;
  • creare una piattaforma per sviluppare prodotti sostenibili e innovazioni tecnologiche nella città storica;
  • registrare i cambiamenti di comportamento;
  • attivare e favorire l’imprenditorialità sostenibile tra le PMI;
  • rilevare la soddisfazione dell’utenza in merito alle differenti parti del progetto, compresa l’avvio e la collaborazione operativa tra pubblico e privato.

Nello specifico è stata attivata una combinazione di iniziative che vanno dalla gestione logistica efficiente dei rifiuti, all’uso di display energetici per consapevolizzare i consumatori, dall’istallazione di illuminazione a LED, ad una gestione sistemica dell’energia attraverso l’uso di Smart meter, il tutto supportato da una comunicazione orientata a stimolare un cambiamento dei comportamenti.

Smart Meter, o contatore intelligente, è un dispositivo più dettagliato e innovativo di conteggio dell’energia consumata dagli utenti. Tramite un collegamento di rete i contatori intelligenti comunicano con l’azienda fornitrice di energia ai fini del controllo e della fatturazione. Enel SpA risulta la più grande azienda del mondo ad aver sviluppato e poi istallato Smart Meters a 30 milioni di utenti tra il 2000 e il 2005.

The Climate Street, quindi, è stato un banco di prova per numerose tecnologie e strumentazioni, dimostrandosi anche un buon esempio di partnership tra imprese, amministrazione pubblica, commercianti e start-up innovative. Inoltre la buona visibilità del progetto ha permesso di generare un circolo virtuoso, stimolando i commercianti a partecipare.

I primi risultati

Il progetto si è avvalso di una ricerca ad hoc per misurare lo stato di emissione di CO2 della via. L’analisi ha permesso di capire quanta emissione di anidride carbonica potesse essere risparmiata grazie all’adozione di strumenti tecnologicamente sostenibili.

I primi risultati hanno dimostrato che per ogni attività che ha aderito al progetto si è generato un risparmio energetico di circa il 9%, mentre le tecnologie applicate allo spazio pubblico hanno diminuito il consumo di energia del 36,5%. Per quanto riguarda la riduzione di emissione di CO2, l’istituto di ricerca Club van 30 aveva previsto che il progetto potesse portare ad una riduzione totale di 660 tonnellate di emissioni per anno. In realtà le emissioni si sono ridotte di solo 35 tonnellate/anno. Questo perchè, nella stima iniziale, l’istituto di ricerca aveva incluso anche la potenziale riduzione di emissioni delle residenze private che si affacciano nella Shopping street, mentre in realtà il progetto era rivolto ai soli commercianti.

Ad ogni modo, dopo l’esperienza acquisita sul campo, è stato possibile calcolare realmente la potenzialità del progetto, che, nella sua massima espressione, potrebbe arrivare a produrre una riduzione di 216 tonnellate/anno.

 

Risparmio energetico

(in percentuale)

Riduzione totale emissioni di CO2

(tonnellate per anno)

riduzioni ottenute dal progetto Pilotastimaterealipotenziali

Klimaatstraat – attività commerciali

9% (per ogni attività commerciale)660 (totali)34,9216,5
Klimaatstraat  – spazio pubblico36.5%11,22,1

 

Qualche numero significativo del progetto:

120
commercianti

 47
display energetici
 40
front runners
 45
commercianti che hanno utilizzato un sistema di raccolta dei rifiuti sostenibile
 17
partners
 9%
energia risparmiata diminuendo l’illuminazione pubblica
 40
smart meters
 19
commercianti che hanno testato lo smart plugs
 39
energy scans (heating, cooling, lighting)
 171
smart plugs

 

L’aspetto più significativo è stato il dialogo e il contatto face-to-face con i commercianti. Due caratteristiche appaiono, infatti, rilevanti per il successo di un progetto di questo tipo, in cui è necessario che chi usa la tecnologia abbia il massimo risultato in termini di risparmio energetico :

  1. una comunicazione trasparente ed efficace;
  2. una spiegazione chiara del progetto e dei suoi processi ai commercianti.

E’ importante, spiegano gli ideatori del progetto, che i commercianti capiscano i benefici per il loro business. In un progetto dove gli scopi sono diversi e i partecipanti tanti, è necessario che ci sia un soggetto che riesca ad essere chiaro, efficace e che comunichi sempre alla collettività quali sono gli sviluppi del progetto. La presenza dei manager delle attività commerciali alle tavole rotonde, è stata essenziale per riuscire ad informare tutti e una sola volta.

Le possibili prospettive future

Il progetto Climate street è stato riconosciuto dalla Commissione Europea come progetto simbolo dell’iniziativa Smart City di Amsterdam. Le lezioni tratte sono state disseminate e scambiate con molte città che desideravano applicare questo concetto di sostenibilità ai loro spazi urbani.

La città di Amsterdam sottolinea che, anche se ogni strada è differente dall’altra, è possibile ridurre le emissioni di CO2 in ogni shopping street, indipendentemente se è occupata da piccole o grandi attività commerciali.

I focus da trattare nel progetto fanno riferimento essenzialmente a tre grandi temi:

  • consapevolezza da parte dei cittadini ;
  • sviluppo di una logistica sostenibile;
  • applicazione della tecnologia smart agli ambienti urbani e nelle attività private.

Il programma prodotto per realizzare il progetto sarà sviluppato in altri punti della città, apportando le modifiche e gli insegnamenti che sono stati tratti dall’esperienza pilota, conclusa nel 2011.<!–![endif]__comment__end__<!–![endif]__comment__end__

Il video del progettoTheClimateStreetAmsterdam <!–![endif]__comment__end__ <!–![endif]__comment__end__ <!–![endif]__comment__end__

Per saperne di più, vai al sito del progetto

 

 


 

 

*Salvatore Caschetto, leggi un breve profilo

 

 

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