Centrali di committenza: contesto normativo e modelli organizzativi

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Un articolo di Francesca Di Lascio estratto dalla Rivista "FMI – Facility Management Italia".
   

31 Marzo 2012

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Francesca Di Lascio

Articolo FPA

Un articolo di Francesca Di Lascio estratto dalla Rivista "FMI – Facility Management Italia".
   
Nell’ambito del mercato dei servizi, il Codice degli appalti – recependo la Direttiva 18/2004/CE – ha codificato la figura e il ruolo delle centrali di committenza definendole come soggetti istituzionali che acquistano servizi destinati alle PA o aggiudicano appalti pubblici di servizi o concludono accordi quadro di servizi destinati alle PA. In questo quadro e nel pieno di una crisi che colpisce tutti i comparti di mercato del Paese, il processo di centralizzazione degli acquisti di servizi pubblici coinvolge ormai tutte le Regioni nel tentativo di perseguire finalità comuni in termini di riduzione della spesa, efficienza nella gestione di procedure complesse, standardizzazione dei servizi acquisiti e trasparenza nella gestione degli appalti. Nello specifico comparto di mercato dei servizi di Facility Management per i patrimoni pubblici, le centrali di committenza – pur operando con un’estrema differenziazione in termini di assetti strutturali e di modalità organizzative – possono di certo rappresentare una leva strategica per migliorare e razionalizzare sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo i complessi processi di approvigionamento da parte delle PA.

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