FORUM PA Lombardia – Continuità assistenziale e sanità digitale: cosa può fare il mercato?

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Come sottolineato da Luigi Pellegrini, Informatica Lombardia,
solo con il contributo di chi fa “prodotti” l’innovazione può diventare pratica.
Durante la sessione dedicata a “Innovazione organizzativa: le filiere della
continuità assistenziale e la sanità digitale” hanno risposto i principali
operatori attivi sul mercato.

28 Gennaio 2016

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Redazione FPA

Oggi ci troviamo in un momento in cui internet è sempre più pervasivo e ci sta inglobando”. Da qui parte la riflessione di Gastone Nencini, Country Manager Trend Micro Italia. E continua: “È la nuova era dell’Internet of Things, che presenta degli indubbi vantaggi, ma come ogni evoluzione porta con sé anche dei rischi. Qualsiasi cosa è connessa infatti, qualsiasi cosa abbia un indirizzo IP o un PC embedded, può essere hackerata. Oggi nell’ambito sanità sono soprattutto a rischio gli apparati elettromedicali, che custodiscono migliaia di dati che hanno un valore nel mercato cyber criminale. Ma sono solo gli ultimi arrivati di una filiera che dovrebbe considerare la sicurezza delle sue informazioni e dei suoi sistemi come primaria, per la loro sensibilità e importanza anche dal punto di vista della ricerca medica e non solo della privacy dei pazienti. Sono già successi dei casi, ad esempio, in cui dati trafugati e rivenduti nel mercato cyber criminale siano serviti per costruire e presentare nuovi studi medici”. E conclude: “Noi di Trend Micro siamo costantemente concentrati per mantenere i nostri prodotti a livello top, per quanto riguarda la sicurezza IT, ma diamo grande importanza anche all’aspetto di studio dei nuovi scenari dell’Internet of Things, per offrire alle aziende le giuste contromisure in caso di attacco. Per questo non siamo solo un vendor di sicurezza. Il nostro approccio al mercato non è legato solo al prodotto, ma offriamo una consapevolezza completa del panorama delle minacce e una consulenza sempre aggiornata sugli scenari cyber criminali. Per il settore sanità offriamo quindi delle soluzioni verticali studiate su misura per ogni realtà e non dei semplici prodotti generici”.

“L’innovazione digitale è un formidabile alleato nell’evoluzione dei sistemi sanitari che stanno affrontando la sfida di coniugare sostenibilità, qualità del servizio e centralità del paziente. Siamo di fronte a un cambio di paradigma spinto da tre fattori: la possibilità di estrarre valore dalla crescente mole di dati, nuovi livelli di integrazione e collaborazione fra operatori sanitari e socio-assistenziali e progressivo empowerment del paziente.” A dichiararlo, Giovanna Camorali, Regional Government and Public Manager IBM Italia. “Cloud, strumenti di collaborazione e di mobility consentono già di pensare un sistema sanitario vicino al paziente. E’ però con l’introduzione dei sistemi cognitivi, come IBM Watson, che siamo in grado di estrarre valore dalla quantità di dati (clinici, genomici, comportamentali e di ricerca) e di affiancare ai medici uno strumento a supporto di diagnosi e terapia. In quest’ottica IBM sta collaborando con istituzioni sanitarie, quali Memorial Sloan Kettering Center, Mayo Clinic, MDAnderson nella sfida per la medicina personalizzata. Anche in Italia abbiamo iniziato ad applicare queste tecnologie alla valutazione dei PDTA e, prossimamente, alla formazione di una nuova generazione di medici.” Prosegue Camorali: “Il cambiamento sta accelerando perchè queste tecnologie sono sinergiche, semplici nell’interazione con l’utente finale (sia esso atleta, malato, medico o infermiere) eopen. Ciò ha permesso a Under Armour di creare un nuovo sistema di “coach cognitivo”: un consulente personale per la salute, a Medtronic di rendere disponibile un’app per la gestione del diabete e a Pathway Genomics di fornire agli utenti informazioni personalizzate sul proprio benessere.”

“In un momento di cambiamento così radicale della sanità, i grandi player dell’IT hanno una responsabilità che va oltre la realizzazione delle singole soluzioni applicative o delle infrastrutture abilitatati l’integrazione dei dati e dei processi socio-sanitari”. Secondo Natalia Pianese, Direttore Consulenza Pubblica Amministrazione e Sanità, Engineering “sono chiamati ad essere i co-architetti di un “ecosistema applicativo” più ampio e complesso, capaci quindi di comprendere e modellare, al fianco degli operatori, quelle specificità organizzative ed operative in molti casi ancora in fase di definizione”. Inoltre, sottolinea come la continuità assistenziale sia uno dei temi della sanità maggiormente percepiti dai cittadini. “Questo aspetto – continua – apre ad una grande opportunità di coinvolgimento diretto di questi nei percorsi di assistenza e cura sul territorio, condizione improrogabile per la transizione verso i modelli assistenziali del futuro. Il mercato deve quindi essere in grado di proporre soluzioni affidabili e progetti concreti di empowerment del cittadino-paziente, che siano però coerenti e incastonabili con i progetti e le architetture di sistema.”

“La riforma varata che sostituisce la “presa in carico della persona” alla “gestione della patologia” – sottolinea Federico Descalzo, Chief Marketing & Technology Officer, Italtel – rende necessaria una evoluzione degli strumenti e dei processi per tutta la filiera assistenziale, sia sanitaria che sociale. Italtel ritiene di dare un contributo significativo e concreto a questa direzione, grazie alla piattaforma di comunicazione aperta DoctorLINK, appena presentata al mercato, che consente di garantire una reale vicinanza tra la “persona” e i professionisti coinvolti nella filiera, facilitando la collaborazione e la condivisione delle informazioni”.

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