Gare pubbliche di servizi: verso un ”indice reputazionale” per le imprese?
Un articolo di Paola Conio e Luca Leone, estratto dalla Rivista "FMI – Facility Management Italia".
30 Ottobre 2009
Paola Conio, Luca Leone
Un articolo di Paola Conio e Luca Leone, estratto dalla Rivista "FMI – Facility Management Italia".
Il sistema normativo che regola l’affidamento degli appalti pubblici di servizi ha subito un’involuzione pericolosa, basata su una contraddizione di fondo: la garanzia dello svolgimento di una procedura formalmente ineccepibile sta diventando sempre più un dato a sé stante, rispetto al quale il risultato della scelta del contraente più idoneo all’esecuzione della prestazione rappresenta un fatto meramente accidentale. Di fatto è in essere un’evidente discrasia tra il rispetto spesso meramente formale delle norme e il perseguimento dell’obiettivo sostanziale di efficacia dell’azione amministrativa. In questo contesto di stretta attualità, l’articolo analizza e commenta la proposta recentemente avanzata in ambito pubblico di introdurre nella fase di aggiudicazione delle gare di servizi un ”indice reputazionale” attraverso cui premiare con un punteggio ad hoc le imprese che hanno ben operato con le PA.
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