Giovanna Sissa, Acquisti verdi e ICT
Il GGP, Green Public Procurement fa l’ingresso ufficiale in casa nostra. Il Decreto interministeriale in vigore dall’11 aprile definisce il Piano d’azione nazionale su acquisti verdi, sottoscritto dai Ministeri per l’ Ambiente, Sviluppo Economico ed Economia. Mentre si attendono provvedimenti attuativi per definire i criteri ambientali di spesa locale e centrale parliamo di Buying Green targato PA con Giovanna Sissa, Osservatorio Tecnologico Scuole, autrice de "Il Computer sostenibile", in presentazione a FORUM PA ’08.
29 Aprile 2008
Il GGP, Green Public Procurement fa l’ingresso ufficiale in casa nostra. Il Decreto interministeriale in vigore dall’11 aprile definisce il Piano d’azione nazionale su acquisti verdi, sottoscritto dai Ministeri per l’ Ambiente, Sviluppo Economico ed Economia. Mentre si attendono provvedimenti attuativi per definire i criteri ambientali di spesa locale e centrale parliamo di Buying Green targato PA con Giovanna Sissa, Osservatorio Tecnologico Scuole, autrice de "Il Computer sostenibile", in presentazione a FORUM PA ’08.
L’uscente Ministro dell’Ambiente assicura che il nuovo corso di acquisti verdi per il soggetto pubblico toccherà un ammontare di spesa di 50 miliardi di euro annui, in una voce di spesa – approvvigionamenti pubblici – che raggiunge il corrispondente 17% del PIL. Oltre all’attesa introduzione massiva di carta riciclata e senza cloro, computer a basso consumo energetico, lampade ad alta efficienza, arredamento privo di sostanze tossiche, il GPP pone una prospettiva molto impegnativa e di lungo respiro per una PA che si impegna ad essere sempre più digitale. I trend generali sono quasi allarmanti: il consumo di elettricità legato all’IT è raddoppiato in 5 anni su base globale, con un aumento preventivato del 75% al 2010, mentre il trend di crescita del costo di uso degli oggetti elettronici tende ad eguagliare il costo di acquisto. In questo contesto è chiaro che il GPP nel settore dell’IT pone alla PA una grande responsabilità a due voci: spesa e impatto ambientale.
E’ in particolare sull’impatto ambientale che pone l’attenzione Giovanna Sissa, Responsabile Osservatorio Tecnologico Scuole e autrice de “Il Computer Sostenibile”, edito da FrancoAngeli, osservando che una piena attuazione del GPP chiede attenzione all’intero ciclo di vita dell’apparecchiatura elettronica, arrivando alla dismissione attraverso ipotesi di riuso: allungarne il ciclo di vita è anche un modo per ridurne l’impatto ambientale. La questione centrale del GPP è fare in modo che l’acquisto verde non sia il punto di arrivo, ma l’inizio di un sistema di fruizione verde. Bisognerebbe, continua Sissa, che in fase di acquisizione dei beni elettronici da parte della PA fosse già presente un’ ipotesi di cosa farne successivamente, nell’ottica di allungarne il ciclo di vita e di mantenerne la responsabilità fino allo smaltimento definitivo. Evidentemente sull’intero ciclo e sull’importanza di fare acquisti di green ICT siamo molto giovani. Ma, essere passati da un entusiasmo iniziale, pensando che tutto quello che riguardava l’IT fosse in qualche modo pulito, alla consapevolezza che esiste una impronta ecologica dipendente da produzione, utilizzo e smaltimento, è un primo segno di maturazione. Considerare che la PA, con i suoi volumi di spesa, è un enorme buyer, che agendo in modo coordinato può essere determinante sul mercato finale e nei processi intermedi di produzione è un ulteriore passo verso l’acquisizione di nuove e più mature responsabilità per la PA, sotto l’ombrello del GPP. Segno che cresciamo in direzione green.
Per approfondire la tematica del Green Public Procurement partecipa ai convegni che FORUM PA 2008 dedica all’argomento: