Il Welfare Pubblico in Italia: Voucher Sociali 2.0 per una corretta finalizzazione dei contributi economici ai Cittadini
L’adozione dei Voucher Sociali è ormai nell’agenda di molti enti locali, come risposta all’esigenza di tracciamento e controllo dei contributi economici alle fasce di popolazione in difficoltà. Uno strumento efficace per il conseguimento delle finalità sociali che, inoltre, garantisce grande trasparenza, mettendo fine all’incertezza che caratterizza le erogazioni dirette di denaro ai beneficiari dei programmi pubblici di sostegno economico.
17 Luglio 2015
Redazione FORUM PA
Se negli ultimi quarant’anni i governi dei principali Paesi europei hanno saputo rispondere ai bisogni e ai rischi sociali con una ridefinizione dei sistemi di welfare pubblico – specialmente nel Nord Europa, dove la copertura dei bisogni si è potuta associare a un rigore gestionale – in Italia non si è riusciti a porre rimedio agli squilibri che caratterizzano la redistribuzione della ricchezza.
Negli ultimi anni, però, in particolare per quanto riguarda le fasce meno abbienti della popolazione, sono stati compiuti passi in avanti grazie all’introduzione dei Voucher Sociali, ossia di “titoli sociali sostitutivi delle prestazioni economiche” (introdotti in questi termini dall’Art. 17 della Legge 328/2000) strumenti utili per costruire nuove prospettive e nuovi orizzonti di benessere per le persone più fragili. Essi sono oggetto anche di un intervento dell’AVCP (ora ANAC) che, con la Det. 9/2010, ha disciplinato le modalità di acquisto di questo servizio. Su queste premesse numerose sono anche le norme di fonte regionale (a partire dalla Lombardia, con il “sistema Dote”) che hanno contribuito negli anni alla loro diffusione.
I Voucher Sociali sono lo strumento con cui le PA più avvedute puntano a rilanciare il Welfare Pubblico. Si tratta di uno strumento efficace per il conseguimento delle finalità sociali che, inoltre, garantisce grande trasparenza, mettendo fine all’incertezza che caratterizza le erogazioni dirette di denaro ai beneficiari dei programmi pubblici di sostegno economico.
Non è un caso, infatti, se, in numero crescente ogni anno, le Amministrazioni Locali (dal capoluogo di Regione al piccolo Comune) si dimostrano sempre più interessate a questo strumento e siano pronte a sfruttarne tutte le potenzialità grazie alla sua semplicità operativa ed alla convenienza gestionale che ne caratterizzano l’adozione.
Welfare Company – Società a capitale interamente italiano controllata da QUI! Group Spa, leader nazionale nei servizi alla persona gestite tramite titoli di servizio – è il primo ed unico operatore gestionale specializzato nei progetti di voucherizzazione e nella fornitura di soluzioni tecnologiche per il Welfare Pubblico, il Welfare Aziendale e il Welfare Territoriale ed è il provider più attivo nella collaborazione con Regioni, Comuni e Piani di Zona interessati ad avviare percorsi di innovazione nella gestione dei Servizi Sociali e di perfezionamento del controllo della spesa pubblica.
I Voucher Sociali sono sempre più diffusi e il loro utilizzo garantisce una serie di vantaggi. A garantire la loro crescente diffusione, l’interesse mostrato per le recenti iniziative di riforma del Terzo Settore (attualmente in discussione alla Camera e al Senato), nel cui ambito si colloca la possibilità di introdurre anche in Italia – come da anni avviene in Europa – un Voucher Universale per i Servizi alla Persona e alla Famiglia (V.U.S.P.) in grado di accrescere l’efficienza e l’efficacia dei programmi di Welfare.
L’efficienza del Voucher Sociale è dovuta al fatto che esso elimina il rischio di sprechi e usi impropri che l’erogazione diretta di denaro può comportare, inoltre fa sì che i contributi pubblici vengano impiegati in modo consono, cioè per acquisti (di beni e di servizi) realmente necessari evitando fenomeni di espropriazione familiare.
L’adozione dei Voucher Sociali è ormai nell’agenda di molti Sindaci e Assessori e se ne parla spesso anche nel corso di convegni organizzati a livello locale. Uno dei più recenti si è tenuto lo scorso febbraio a Lecce, con il patrocinio dalla Provincia e alla presenza di oltre 80 tra Sindaci, Dirigenti e Funzionari di decine di Comuni pugliesi. Il tema era come “Finalizzare, tracciare e rendicontare i contributi economici ai Cittadini” grazie all’impiego di Voucher Sociali in sostituzione della monetizzazione dei servizi.
Oltre all’impiego di Voucher Sociali, i Comuni pugliesi si sono distinti per l’attivazione di soluzioni web-based destinate all’ottimizzazione di alcuni servizi di pagamento normalmente previsti dai programmi di Welfare Pubblico. Un esempio è il servizio “BollettAmica” ideato e fornito da Welfare Company, che consente di automatizzare il processo di pagamento delle utenze domestiche per tutte le famiglie in difficoltà, destinatarie di programmi di pubblico sostegno da parte degli Enti territoriali.
Lo stesso servizio, “BollettAmica” è stato adottato anche in altre aree territoriali, come al Comune di Rieti e di Vigevano (Pavia) per il pagamento delle utenze del gas e dell’elettricità in favore di famiglie in difficoltà, segnalate dall’Ufficio Servizi alla Persona. Sempre a Vigevano, QUI! Group ha avviato, attraverso la controllata Welfare Company, un servizio di Voucher Sociali Elettronici (VSE) destinati a nuclei e soggetti in difficoltà economica che per un anno avranno a disposizione una speciale card elettronica per l’acquisto di generi di prima necessità e farmaci in punti vendita convenzionati, fino a un massimo di 400 euro.
“Alla semplicità operativa si collega l’innovazione tecnologica – spiega Gregorio Fogliani, Amministratore Unico di Welfare Company e Presidente di QUI! Group – I Voucher Sociali sono già da tempo espressione di un “Welfare Sociale 2.0”: questi possono essere agevolmente “caricati” e contabilizzati semplicemente leggendo, tramite POS dedicati, la Carta Sanitaria Nazionale, della quale ogni Cittadino è già in possesso, con ciò eliminando l’emissione di Voucher cartacei, le difficoltà di distribuzione e la necessità di ordini mensili“.
“La diffusione dei Voucher Sociali, inoltre, – ricorda Giovanni Scansani, Direttore Generale di Welfare Company – porta con sé anche ulteriori esternalità positive tra le quali, non ultima, quella connessa al sostegno indiretto all’economia del Territorio, rappresentata dalle realtà commerciali e di servizio presso le quali i Voucher Sociali sono utilizzabili. Tra i Comuni capoluogo di provincia che hanno adottato le nostre formule voucherizzate di servizio (anche elettroniche) segnaliamo: Mantova, Milano, Vigevano, Savona, Rieti, Genova, La Spezia, Potenza”.