Il Ministero dell’Economia e delle Finanze nella Legge di bilancio ha previsto le risorse finanziarie per i contratti 2022-24 per il pubblico impiego. A partire da gennaio si potrà dunque procedere ai rinnovi. Ne parliamo con Antonio Naddeo, Presidente dell’ARAN, nella nuova puntata della rubrica “Le persone al centro. La strada maestra per innovare la PA” realizzata in collaborazione con FPA
3 Novembre 2023
Redazione FPA
Ammontano a 5 miliardi le risorse stanziate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nella Legge di bilancio 2024 per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego per il settore Stato (Ministeri, ma anche comparto Sicurezza, Difesa, Vigili del Fuoco, insomma tutte quelle amministrazioni che afferiscono direttamente al bilancio dello Stato). A partire da gennaio si potrà dunque procedere ai rinnovi. Le amministrazioni che hanno autonomia di bilancio (Regioni, Enti locali, Università etc) dovranno adeguarsi all’incremento percentuale che è stato previsto per il settore stato, cioè a quei 5 miliardi che trasformati in percentuale di incremento delle retribuzioni danno circa il 6%. L’ARAN ha fatto un’ipotesi di incremento medio in valore assoluto, che è circa 170 euro, circa un 40-50 euro superiore a quello che è stato nel 2019-2021.
In sostanza, quindi, tutto il personale del pubblico impiego per il rinnovo contrattuale 2022-2024 avrà un incremento percentuale medio del 6% (nel triennio 2019-2021 l’incremento era circa il 4%). Per il settore della Sanità c’è anche uno stanziamento ad hoc, sempre da parte del governo, che va a valere sul fondo sanitario: si tratta di 3 miliardi, di cui 2 miliardi e 300 milioni sono riservati al rinnovo del contratto di tutto il comparto sanità ivi compreso quello dirigenziale a cui appartengono i medici. Gli altri 700 milioni circa sono per la detassazione del lavoro straordinario e per l’abbattimento delle liste di attesa.
Parallelamente alla Legge di bilancio c’è stata l’emanazione di un decreto legge che anticipa per il settore Stato una parte degli incrementi previsti, circa il 33%, con uno stanziamento di 2 miliardi a fronte appunto dei 5 miliardi complessivi per il 2024. In pratica entro dicembre verrà pagata, in un’unica soluzione, la vacanza contrattuale già erogata a tutti i dipendenti pubblici, con un incremento del 6,7: la particolarità è che questo incremento verrà quindi dato in un’unica soluzione anticipatamente per tutto l’anno, sarà quindi un importo rilevante. Gli enti che hanno autonomia di bilancio, invece, dovranno comunque aggiornare la vacanza contrattuale dal mese di gennaio con questo coefficiente pari a 6,7 e pagare mensilmente.
Quali saranno i primi contratti oggetto di rinnovo? Come detto dalla Presidente del Consiglio e dal Ministro Paolo Zangrillo nella riunione avuta con tutte le organizzazioni sindacali rappresentative del pubblico impiego, si cercherà di partire col comparto Sicurezza, Difesa e Vigili del fuoco gestito direttamente dal Dipartimento della funzione pubblica e dai ministeri interessati. Per quanto riguarda i comparti di competenza dell’Aran si partirà da Sanità e Funzioni locali.