Semplificazioni, approvato il decreto legge
Ci sono volute quasi sei ore di riunione, ma alla fine il Consiglio dei ministri ha approvato oggi il decreto-legge in materia di semplificazione e sviluppo. Un provvedimento che comprende misure per i cittadini, per le imprese e per le pubbliche amministrazioni, con l’obiettivo di ridurre il peso della burocrazia, facilitare la vita di tutti e liberare risorse per la crescita. L’Agenda digitale tra le priorità.
27 Gennaio 2012
Redazione FORUM PA
Ci sono volute quasi sei ore di riunione, ma alla fine il Consiglio dei ministri ha approvato oggi il decreto-legge in materia di semplificazione e sviluppo. Un provvedimento che comprende misure per i cittadini, per le imprese e per le pubbliche amministrazioni, con l’obiettivo di ridurre il peso della burocrazia, facilitare la vita di tutti e liberare risorse per la crescita.
“È la terza iniziativa di spessore in due mesi – ha dichiarato il Presidente del Consiglio Mario Monti – per dare all’Italia un’economia più produttiva e competitiva e dunque più forte, liberando il suo potenziale di crescita e di occupazione”. Una “tripletta” che ha fatto subito parlare di decreto “Semplifica Italia”.
“Questo pacchetto di misure – ha aggiunto Mario Monti – intende modernizzare i rapporti tra pubblica amministrazione, cittadini e imprese, puntando sull’agenda digitale e l’innovazione. I cittadini in particolare avranno grandi benefici dalla semplificazione della burocrazia. Il provvedimento dimostra, ancora una volta, l’impegno dell’Italia nelle riforme, in linea con le raccomandazioni dalla Commissione Europea e di altre istituzioni autorevoli, semplificando la burocrazia amministrativa, compreso l’uso delle nuove tecnologie per stimolare la produttività e la crescita”.
Di seguito alcune delle novità introdotte con il provvedimento.
Per un elenco più esaustivo rimandiamo al comunicato stampa del Consiglio dei ministri
L’AGENDA DIGITALE
Con “Semplifica Italia” l’Agenda digitale viene dichiarata obiettivo prioritario dell’azione di governo, anche perché una parte consistente dei provvedimenti previsti dal decreto legge si lega proprio all’innovazione digitale.
Questi i quattro punti fondamentali:
1. BANDA LARGA E ULTRA-LARGA – la realizzazione della banda larga e ultra-larga per eliminare il “divario digitale” e il “deficit infrastrutturale” che rende più complessa la vita di milioni di italiani e allineare il Paese agli standard europei.
2. OPENDATA – i dati in possesso delle istituzioni pubbliche – le università ad esempio – dovranno essere condivisi attraverso la rete, per garantire la piena trasparenza nei confronti dei cittadini.
3. CLOUD – i dati in possesso delle pubbliche amministrazioni, de-materializzati, dovranno essere condivisi tra le pubbliche amministrazioni.
4. SMART COMMUNITIES – si avvia la creazione di spazi virtuali sul web in cui i cittadini possono scambiare opinioni, discutere dei problemi e stimolare soluzioni condivise con le pubbliche amministrazioni.
LE NOVITA’ PER I CITTADINI
Tempi ridotti per pratiche e certificati anche grazie al web (si otterranno on line il cambio di residenza, l’iscrizione nelle liste elettorali, i certificati anagrafici o il rinnovo dei documenti di identità, la partecipazione ai concorsi pubblici), moduli più semplici e uffici pubblici più accessibili. Ecco, in sintesi, i punti chiave di una PA più vicina ai cittadini.
Cambio di residenza in tempo reale. Si farà on line e sarà valido già al momento della richiesta.
Carta d’identità. Scadrà il giorno del compleanno, immediatamente successivo alla scadenza che era originariamente prevista sul documento.
Procedure anagrafiche e di stato civile più veloci. Oltre 7 milioni di comunicazioni verranno effettuate esclusivamente in via telematica. Le comunicazioni telematiche consentiranno un risparmio per le amministrazioni quantificabile in almeno 10 milioni di euro all’anno (tenendo conto solo delle spese di spedizione).
Persone con disabilità. Potranno usare il verbale di accertamento dell’invalidità (anziché le attuali attestazioni medico-legali) per ottenere i contrassegni per parcheggiare nel centro storico, l’IVA agevolata per l’acquisto dell’auto, l’esenzione dal bollo auto e dall’imposta di trascrizione al PRA.
Misure riguardanti l’università. Particolarmente importanti sia per le imprese che per i cittadini. Con l’approvazione del decreto-legge si introduce il Portale unico delle università, consultabile almeno in italiano e in inglese, per il reperimento di ogni dato utile per la scelta da parte degli studenti. Dall’anno accademico 2013-2014, la verbalizzazione e la registrazione degli esiti degli esami di profitto e di laurea sostenuti dagli studenti universitari avvengono esclusivamente per via telematica.
LE NOVITA’ PER LE IMPRESE
Semplificazione per le imprese vuol dire anzitutto crescita. Ci sono agevolazioni per chi intende avviare un’attività imprenditoriale. Si riduce radicalmente il numero di controlli e verifiche per costituire un’impresa. Quelli che, invece, sono già titolari di un’attività imprenditoriale potranno acquisire tutte le informazioni utili per la loro attività accedendo alle nuove banche dati consultabili attraverso i siti degli sportelli unici comunali.
Una parte consistente delle semplificazioni a favore delle imprese riguarda gli appalti pubblici. Oggi, in media, la stessa impresa presenta 27 volte la stessa documentazione. Con “Semplifica” Italia tutti i documenti contenenti i requisiti di carattere generale, tecnico-organizzativi ed economico-finanziario delle aziende vengono acquisiti, e gestiti, dalla Banca dati nazionale dei contratti pubblici. In questo modo, si risparmia due volte. Le amministrazioni avranno la possibilità di consultare rapidamente il fascicolo elettronico di ciascuna impresa ed effettuare i controlli necessari, con un risparmio stimato di circa 1,3 miliardi l’anno. Le piccole e medie imprese risparmieranno sui costi vivi della gestione amministrativa. Il risparmio, per loro, è stimato in oltre 140 milioni di euro all’anno.
LE NOVITA’ PER LE AMMINISTRAZIONI
Per le pubbliche amministrazioni, l’obiettivo principale è quello di accelerare i tempi medi di conclusione dei procedimenti amministrativi. Per farlo, si introducono due strumenti:
1) il primo interessa i manager pubblici. I ritardi e gli inadempimenti incideranno direttamente sulla valutazione della performance individuale dei dirigenti (oltre che sulla responsabilità disciplinare e contabile dei funzionari);
2) con il secondo strumento si affida ai fruitori dei servizi pubblici – i cittadini e le imprese – il ruolo di “controllori” del buon operato delle amministrazioni. Chiunque, a fronte di un ritardo ingiustificato, potrà rivolgersi a un dirigente diverso da quello responsabile dell’inadempimento. Quest’ultimo avrà il compito di portare a conclusione il procedimento nel minor tempo possibile.
Tutte le amministrazioni dovranno inviare ogni anno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri una relazione dettagliata sulle semplificazioni introdotte e sul rispetto dei tempi per i procedimenti. La valutazione negativa da parte del Governo – svolta con la partecipazione delle associazioni di imprenditori e consumatori – determina il taglio automatico degli oneri aggiuntivi per l’amministrazione.