Sicurezza sul lavoro: Inail punta su nuove assunzioni, informazione e IA
Nei primi cinque mesi del 2024, le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale sono state 369, con un incremento del 3,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È uno dei dati che si trova nella sezione open data del sito Inail, che ci restituisce un quadro ancora critico. Su quali strumenti puntare, quindi, per incrementare la sicurezza sul lavoro? Dalle nuove assunzioni, con una campagna di reclutamento appena partita che prevede oltre mille nuovi assunti entro fine anno, alla formazione e sensibilizzazione (14 milioni di euro appena stanziati su questa linea di attività), passando per i progetti di applicazione dell’intelligenza artificiale, ecco come sta lavorando Inail
19 Luglio 2024
Michela Stentella
Direttrice testata www.forumpa.it
Un recente studio curato dalla Uil a proposito di incidenti sul lavoro parla di “strage impunita” e ricorda che negli ultimi 10 anni la media è stata di quasi 1.200 vittime annue. I dati pubblicati da Inail nella sezione open data del sito confermano una situazione critica per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro: le denunce di infortunio con esito mortale sono state 369 nei primi 5 mesi del 2024 (+3,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). In aumento anche le patologie di origine professionale denunciate, pari a 38.868 (+24,0%). Le denunce di infortunio sul lavoro presentate entro il quinto mese del 2024 sono state invece 251.132 (+2,1% rispetto a maggio 2023). Qui tutti i dettagli su numeri che naturalmente sono provvisori e come evidenzia Inail “il loro confronto richiede cautele nelle analisi periodiche di dettaglio, in particolare rispetto all’andamento degli infortuni con esito mortale, soggetti all’effetto distorsivo di picchi occasionali e dei tempi di trattazione delle pratiche. Per quantificare il fenomeno, comprensivo anche dei casi accertati positivamente dall’Istituto, sarà quindi necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero 2024, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia”.
A fronte di questo scenario, quali strumenti e strategie mettere in atto? Investire su personale, competenze, informazione, formazione e utilizzo dell’IA: questo il percorso che sta seguendo Inail per migliorare la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. Una strategia articolata, quindi, che parte dalle persone e punta a cogliere tutte le opportunità offerte dalle nuove tecnologie.
La campagna di reclutamento: nuove assunzioni per migliorare i servizi
L’Inail ha appena lanciato una campagna di reclutamento che prevede oltre mille nuove assunzioni a tempo pieno e indeterminato entro la fine del 2024. Un’iniziativa, in collaborazione con il Dipartimento della Funzione pubblica e la Commissione Ripam, che vuole portare all’interno dell’Istituto nuove risorse, competenze ed energie rafforzando un organico che ha subito, come tante altre pubbliche amministrazioni, effetti pesanti da anni di blocco del turn over. I due terzi dei dipendenti hanno più di 50 anni, e ci sono carenze di organico importanti sia nelle strutture centrali che in quelle territoriali.
Il 12 luglio sul portale inPA sono stati pubblicati i primi sei bandi di concorso per un totale di 577 posti a tempo pieno e indeterminato e per diversi profili professionali. La presentazione delle candidature scade il 12 agosto. Focus centrale sarà la prevenzione, reclutando ad esempio le figure necessarie per i bandi ISI alle imprese per ammodernare edifici, attrezzature, strumenti di lavoro, e reclutando ricercatori, sempre con il medesimo obiettivo di ridurre gli infortuni, dato il connubio inscindibile tra ricerca e prevenzione. Qui tutti i dettagli
Il Direttore generale, Marcello Fiori, ha sottolineato quanto il capitale umano e le nuove competenze rappresentino “elementi cruciali su cui investire per un’efficace erogazione di prestazioni di qualità. Il potenziamento degli organici dell’Istituto, che così fortemente ha subito gli effetti del blocco del turn over nelle PA, è oggi un’esigenza non più rinviabile, anche nei confronti di quella collettività di persone, famiglie e imprese a cui ci rivolgiamo con i nostri servizi, spesso in momenti purtroppo drammatici per le loro esistenze”.
La complessità degli ambiti di intervento di Inail richiede, ha aggiunto Fiori “personale ben formato e motivato, che operi entro un modello organizzativo chiaro e innovativo, in cui l’Inail sia il fulcro di un sistema di welfare radicato nel territorio, integrando l’assistenza con la ricerca. E in questo l’apporto dei nuovi assunti sarà essenziale”.
Centrale anche la comunicazione dell’iniziativa, con l’obiettivo di evidenziare le modalità innovative del lavoro in Inail, sempre più legato all’utilizzo delle tecnologie digitali, della robotica, dell’intelligenza artificiale, della realtà virtuale e immersiva. È stato per questo realizzato un video che racconta le diverse attività in cui si articola la missione istituzionale dell’Inail (dalla prevenzione al reinserimento sociale e lavorativo degli infortunati, passando per la formazione e la ricerca), con l’obiettivo di incentivare le candidature di persone qualificate e motivate a fornire un contributo determinante per una missione di alto valore etico e sociale.
Prevenzione e formazione: il nuovo bando e il percorso sui territori
Per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali è fondamentale anche la cultura sul tema, per questo Inail ha stanziato 14 milioni di euro per finanziare progetti integrati di formazione e informazione su quattro ambiti tematici: prevenzione dei rischi psicosociali, ruolo delle figure coinvolte nelle attività di prevenzione, cambiamenti climatici e sostenibilità, e rischi per il personale viaggiante nella logistica. I destinatari del bando sono gli organismi paritetici e le organizzazioni sindacali nazionali dei datori di lavoro e dei lavoratori, che possono partecipare anche in forma aggregata. I progetti dovranno essere realizzati in almeno sei regioni o province autonome, rispettando i criteri specificati nell’avviso.
Inoltre, è fondamentale anche il rapporto con la rete territoriale, per questo è appena partito “Inail insieme”, prima tappa il 15 luglio scorso a Napoli, per un dialogo con i diversi soggetti locali, dal personale delle strutture alle organizzazioni sindacali, agli stakeholder territoriali e rappresentanti delle istituzioni, per rafforzare sinergie e cooperazioni in ambiti strategici per l’Istituto.
L’intelligenza artificiale nella prevenzione degli infortuni
Come detto, i nuovi bandi di concorso e la relativa comunicazione mettono in evidenza le modalità innovative del lavoro in Inail, sempre più legato all’utilizzo delle tecnologie digitali, della robotica, dell’intelligenza artificiale, della realtà virtuale e immersiva.
Del resto, Inail ha intrapreso da tempo la strada delle tecnologie emergenti e dell’intelligenza artificiale. Come evidenziato da Francesco Saverio Colasuonno, Dirigente Ufficio Dati & Analytics di Inail, in occasione delle Rubrica “Software, Blockchain e IA a supporto della prevenzione dei rischi occupazionali” a FORUM PA 2024, l’Istituto insieme a INPS e Istat, utilizza soluzioni di intelligenza artificiale o sta sviluppando progetti che implementano soluzioni di IA su tre dimensioni verticali:
- migliorare la relazione con l’utenza, sia mediante chatbot sia attraverso progetti per semplificare la presentazione delle domande per ottenere incentivi da parte delle imprese;
- agevolare l’interazione e la user experience degli utenti;
- migliorare gli strumenti di scrivania digitale interna e di sportello digitale.
Un utilizzo significativo dell’intelligenza artificiale riguarda l’advisor tecnico per le attività dei professionisti. In collaborazione con la consulenza tecnica su salute e sicurezza, l’Inail ha sviluppato una procedura per il supporto alla redazione e all’elaborazione di pareri tecnici. Inoltre, è in corso un progetto con la sovrintendenza medica per il supporto alla valutazione medico-legale, utilizzando la memoria storica elaborata da sistemi di intelligenza artificiale. Molto importante l’automazione dell’elaborazione rispetto ai processi di gestione dei bandi ISI: le analisi condotte attraverso strumenti di IA hanno consentito di aumentare il numero di imprese che possono accedere ai finanziamenti di questi avvisi pubblici per la realizzazione di progetti di investimento in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Gli avvisi ISI presuppongono per le aziende che vogliono accedere ai finanziamenti una valutazione importante dei rischi aziendali: le analisi condotte attraverso gli strumenti cognitivi permettono di superare le difficoltà legate alla presenza di una notevole mole di documenti, garantendo anche una maggiore affidabilità del risultato.
L’Inail sta inoltre sperimentando la possibilità di rendere fruibile, tramite un’interazione in linguaggio naturale, la base di conoscenza istituzionale per utenti interni ed esterni. Un progetto particolarmente innovativo è il progetto GSOP, che coinvolge le aziende sottoposte alla “normativa Seveso” (aziende con poca probabilità di rischio, perché la norma è stringente, ma nelle quali un eventuale incidente avrebbe conseguenze molto gravi) e utilizza l’intelligenza artificiale per processare “quasi incidenti” e creare bollettini informativi, aiutando le aziende a prendere precauzioni in situazioni simili. In pratica i quasi incidenti segnalati all’Inail vengono processati con l’intelligenza artificiale e si riesce, tramite un database graph, a mettere in correlazione più eventi e creare dei bollettini in modo tale da informare le aziende che in situazioni simili è opportuno prendere determinate precauzioni. L’obiettivo è estendere questa esperienza non soltanto alle aziende Seveso, ma a tutte le aziende.
Il 28 maggio scorso si è anche svolta presso la Camera dei deputati l’audizione di rappresentanti dell’Inail nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul rapporto tra intelligenza artificiale e mondo del lavoro. In quell’occasione, sono intervenuti il Presidente Fabrizio D’Ascenzo, insieme a Paolo Guidelli, coordinatore generale innovazione tecnologica, e allo stesso Francesco Saverio Colasuonno.
D’Ascenzo ha ricordato che tra le principali applicazioni a cui si sta lavorando ci sono quelle che vedono l’utilizzo dell’intelligenza artificiale dal punto di vista predittivo per cercare di prevenire gli infortuni. Guidelli ha evidenziato come le esperienze di Inail in termini di intelligenza artificiale si basino su diverse tecnologie e diverse soluzioni. “Abbiamo cominciato dal 2017 con il machine learning, per passare al deep learning e quindi all’intelligenza artificiale integrativa – ha detto Guidelli -. Questo ci ha consentito di identificare una metodologia standard per la conduzione di questi progetti, che si articola essenzialmente in cinque macrofasi: l’identificazione dei dati di interesse, il perfezionamento di questi dati per arrivare a fare una modellazione della soluzione, il raffinamento della soluzione e quindi mettere in esercizio la soluzione stessa”. Al centro di queste nuove tecnologie c’è comunque sempre l’uomo e, guardando ai lavoratori coinvolti, essenzialmente c’è bisogno di attività di upskilling e non di reskilling. “L’effetto principale che abbiamo riscontrato è quello integrativo”, ha evidenziato Guidelli, parlando di miglioramento in termini di performance e possibilità di riutilizzare al meglio le persone. Mentre Colasuonno in questa sede si è soffermato sulla necessità di un uso responsabile e consapevole dell’intelligenza artificiale, agendo in modo tale da far pendere la bilancia tra rischi e opportunità dalla parte delle opportunità.