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Post Coronavirus: un momento di condivisione sulle lezioni apprese in emergenza

Post Coronavirus: un momento di condivisione sulle lezioni apprese in emergenza
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In questa intervista di Gianni Dominici a Gianluigi Cogo, Project Manager della Regione Veneto, si discute del fatto che dopo l’emergenza sarà fondamentale per le PA un momento di condivisione delle esperienze fatte durante il Coronavirus.

20 Aprile 2020

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Redazione FPA

L’emergenza nazionale causata dal Coronavirus ha catapultato la pubblica amministrazione italiana nel mondo dello Smart Working, sebbene in questo momento dovremmo parlare più di telelavoro che di lavoro agile. Naturalmente le amministrazioni che, grazie allo sviluppo di progetti sperimentali di lavoro agile, avevano aveva già impostato un impianto (non solo tecnologico) per lo Smart Working si sono trovate molto più preparate e hanno subito un contraccolpo minore.

Post Coronavirus: un momento di condivisione sulle lezioni apprese in emergenza

In questa intervista a Gianluigi Cogo, Project Manager della Regione Veneto, a cura di Gianni Dominici, si parla proprio di questo. Questo ciclo di interviste si inserisce nel percorso #road2forumpa2020 di avvicinamento alla Manifestazione, che quest’anno vedrà una tappa tutta online dal 6 all’11 luglio, e una secondo tappa in presenza dal 4 al 6 novembre.

La Regione Veneto arriva a questa accelerazione forzata del Lavoro Agile dopo un periodo di sperimentazione pre emergenza: “Il progetto VeLA non è stata l’unica sperimentazione in Regione Veneto” afferma Cogo, “ne abbiamo fatta anche un’altra, conclusasi il 31 dicembre 2019”.

Queste sperimentazioni hanno fatto in modo che tre giorni prima del DPCM la Regione Veneto avesse già portato in giunta la messa a regime del progetto di Smart Working: “Avevamo tutto l’impianto regolatorio, disciplinare e di gestione dello Smart Working già prima dell’emergenza”. Questo periodi di emergenza può essere ora utilizzato da tutte le amministrazioni per fare esperienza e condividerla in futuro, scambiarsi le lezioni apprese e migliorare la resilienza, ordinaria e straordinaria, della PA italiana.

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