Smart working: il percorso di formazione avviato da ANCI Piemonte

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ANCI Piemonte lancia un percorso di sensibilizzazione e formazione allo Smart Working per amministratori, dirigenti, funzionari ed impiegati dei Comuni della Regione. Il percorso, realizzato in collaborazione con FPA, prevede due webinar (in programma l’8 e l’11 giugno) e un corso online sulla piattaforma FPA Digital School

5 Giugno 2020

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Michele Pianetta

Vicepresidente all’Innovazione e Smart Cities ANCI Piemonte, Vicesindaco di Villanova Mondovì

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La sezione regionale del Piemonte dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) rappresenta oltre 1.200 Comuni, più di 100 Unioni di Comuni, 7 Province, la Città Metropolitana di Torino. Diamo voce a un territorio ampio e diversificato come il Piemonte, la seconda regione italiana per numero di Comuni, attraverso le 13 consulte tematiche e i canali di comunicazione efficaci e partecipativi della nostra Associazione.

Il percorso di formazione di ANCI Piemonte

In questi giorni, ANCI Piemonte, seguendo la sua vocazione di servizio alle Amministrazioni vicine alle comunità territoriali, lancia un percorso di sensibilizzazione e formazione allo Smart Working per amministratori, dirigenti, funzionari ed impiegati dei Comuni della Regione. Perché acquisiscano cultura, competenze e strumenti; perché abbiano subito a disposizione una cassetta degli attrezzi per attuare la rivoluzione culturale del “vero” Smart Working, basato su autonomia nella scelta delle modalità di lavoro e responsabilizzazione sui risultati. I dipendenti comunali, durante la pandemia, non hanno potuto esercitare alcuna scelta perché di fatto vincolati a lavorare da casa, senza un percorso di apprendimento e crescita di consapevolezza.

Però, durante l’emergenza sanitaria, lo Smart Working ha rappresentato anche per i Comuni la modalità per conciliare le limitazioni dovute all’emergenza sanitaria con la necessità di dare continuità all’attività amministrativa, garantendo a cittadini e imprese l’erogazione dei servizi.

Il futuro dello Smart Working nella PA

Nel prossimo futuro, sarà una delle modalità di lavorare della PA, come più volte affermato dalla Ministra Dadone, che partendo dall’attuale percentuale di adozione del 16% mira a raggiungere anche il 40%. E i Comuni del Piemonte non vogliono farsi cogliere impreparati da questa rivoluzione, potenziando i benefici per i dipendenti e per le comunità territoriali: ecco la ragione del percorso di formazione di ANCI Piemonte.

Lo Smart Working è un cambiamento del modo di lavorare, fondato su fiducia, responsabilità, partecipazione, senso civico e di comunità e questi sono i valori su cui è basata da sempre l’azione dei Comuni, in quanto Amministrazioni più vicine ai cittadini e alle imprese. Nei prossimi anni, considerate le dinamiche socio-economiche in atto, conciliare lavoro e famiglia sarà una leva importante a disposizione degli amministratori dei Comuni per mantenere o incrementare il benessere delle comunità territoriali.

I webinar e il corso online

Il percorso parte con due webinar che hanno lo scopo di diffondere la cultura dello Smart Working ed agevolare il trasferimento di esperienze attraverso il confronto con altre PA. Le Amministrazioni che avevano già sperimentato lo Smart Working si sono trovate maggiormente pronte rispetto ad altre per fronteggiare l’emergenza: in primis, le difficoltà di una remotizzazione dei processi a cui non erano preparate. I due webinar aiuteranno amministratori, dirigenti, funzionari e dipendenti nel fare propri approccio, mindset e strumenti dello Smart Working. 

Ecco gli appuntamenti in programma:

A seguire un corso on line dal titolo “Smart Working. Contesto e leve progettuali per il cambiamento organizzativo delle PA” per apprendere le leve progettuali necessarie per il cambiamento organizzativo delle PA. Il corso, erogato attraverso la piattaforma e-learning FPA Digital School, si articola in 6 moduli per un totale di 16 learning object, tra videolezioni, videopillole formative e storie di buone pratiche.

La collaborazione ANCI Piemonte – FPA

Tale percorso di sensibilizzazione e formazione nasce nell’ambito delle attività della Consulta Innovazione e Smart Cities di ANCI Piemonte, con lo sguardo alle strategie delineate da ANCI nazionale, ed è realizzato in collaborazione con FPA – FORUM PA. La comune vocazione all’innovazione aveva portato ANCI Piemonte e FPA – FORUM PA a lanciare tre anni fa il Premio Piemonte Innovazione che ha consentito di scattare la fotografia di un territorio orgogliosamente vivo e dinamico, un territorio in cui l’innovazione non è più un concetto astratto, bensì un insieme di pratiche che stanno cambiando il perimetro dei servizi locali, assicurando benessere e qualità della vita alle comunità. Il Premio ha consentito l’emersione di un insieme di interventi innovativi in molti ambiti: la cultura, la vita sociale, la partecipazione, la mobilità, il turismo, il commercio, l’istruzione, l’assistenza. Alcuni nati in primis grazie alle energie ed alle intuizioni dei nostri amministratori, altri per la spinta del tessuto associativo locale, altri ancora con il contributo di semplici cittadini innovatori, altri, infine, per l’iniziativa di alcune imprese profondamente legate al territorio ed alle comunità di riferimento.

Gli obiettivi

Il percorso di formazione che parte in questi giorni e il Premio Piemonte Innovazione puntano a valorizzare ed accrescere idee, competenze ed esperienze dei dipendenti pubblici; stimolare la collaborazione per favorire la nascita di comunità di persone che progettano nuovi servizi in ottica condivisa; a fare rete tra le Amministrazioni di prossimità della nostra Regione.

Come ANCI regionale abbiamo deciso di essere in prima linea al fianco di sindaci e amministratori, come organizzatori collettivi di comportamenti individuali che allargano la rete di soggetti pubblici e privati che orbitano intorno alle Amministrazioni di prossimità.

Reti di persone, professionisti e imprese in cui i Comuni, seppure con una logica di governance collaborativa, esercitino la regia degli sforzi condivisi per l’innovazione nei territori di servizi che siano risposta alle tante debolezze dell’attuale modello di sviluppo: per la creazione di occupazione, la salvaguardia dell’ambiente, la tutela della salute, il miglioramento del vivere urbano, lo spopolamento dei borghi, il rispetto della legalità, la riduzione delle disuguaglianze, lo sviluppo di parità di genere e inclusione sociale.


Per chiudere, riportiamo una dichiarazione che il ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, ha rilasciato citando proprio il progetto sullo Smart Working di ANCI Piemonte.

“Non esiste vera rivoluzione digitale nella Pa se essa non è davvero inclusiva e non coinvolge pure le realtà amministrative più piccole, penso soprattutto ai Comuni delle aree interne, ai tanti piccoli borghi che impreziosiscono il nostro territorio. Anche in questo campo, come dico sempre, nessuno deve rimanere indietro. Per me la digitalizzazione delle amministrazioni rappresenta anche una chance di ripopolare e rivitalizzare i nostri comprensori”. “Parliamo di un set ampio di interventi per consolidare quella svolta tecnologica e organizzativa che le nostre città hanno affrontato con coraggio nella fase di emergenza pandemica e che meritorie iniziative come quella promossa da ANCI Piemonte sostengono in modo efficace”.“Finora, in questa fase emergenziale, abbiamo provato a imporre il lavoro agile a tutti gli Enti con norme ad hoc per sostenerli sul fronte tecnologico, dal potenziamento delle reti mobili alle gare semplificate per gli acquisti di pc, tablet e di servizi cloud. Ora dobbiamo usare il nuovo Fondo per la digitalizzazione che ha 50 milioni per il 2020 e ben 170 per il 2021, senza dimenticare strumenti come il bando del ‘Pon Governance’ da 42 milioni per il rafforzamento amministrativo, che riguarda anche la svolta digitale e che rappresenta un impegno finanziario considerevole per la Funzione pubblica. Intanto spingiamo sul pedale della formazione per una nuova cultura e un nuovo approccio, in modo che digitalizzare non sia solo trasferire un documento cartaceo in pdf, ma sia ripensare tutte le procedure”. 
“Le società in house regionali dell’Ict hanno svolto un lavoro importante per i territori in questi anni: adesso stiamo facendo in modo che dialoghino tra loro per andare oltre i confini regionali cui sono naturalmente vincolate, secondo un approccio più sistemico. In tal modo le valorizzeremo ulteriormente: penso ad esempio al grande potenziale di una società come il Csi Piemonte che sta già ottenendo ottimi risultati”.

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