Stage all’estero obbligatorio per tutti i dirigenti pubblici
Durante la seduta di ieri mattina, 19 maggio 2011, il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il "Regolamento per la disciplina delle modalità di compimento del periodo di formazione all’estero per neo dirigenti di prima fascia, a norma dell’articolo 28-bis del DLG n. 165 del 2001".
20 Maggio 2011
Redazione FORUM PA
Durante la seduta di ieri mattina, 19 maggio 2011, il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il "Regolamento per la disciplina delle modalità di compimento del periodo di formazione all’estero per neo dirigenti di prima fascia, a norma dell’articolo 28-bis del DLG n. 165 del 2001".
Trova così attuazione un altro tassello della Riforma della Pubblica Amministrazione che prende il nome dal Ministro Brunetta (decreto legislativo n. 150/2009). Questo provvedimento disciplina, infatti, le modalità di svolgimento dello stage di formazione che i vincitori di concorso a dirigente di prima fascia nelle amministrazioni statali e negli enti pubblici non economici sono tenuti a svolgere all’estero per sei mesi e a tempo pieno al fine di incrementare le loro competenze manageriali e conoscenze comparate nel settore pubblico.
Da tale obbligo sono esclusi i dirigenti ammessi al concorso in qualità di appartenenti all’organico dell’Unione europea e i dirigenti vincitori di concorsi pubblici a tempo determinato.
Il periodo di formazione, che può essere rinviato o sospeso soltanto per malattia o maternità e deve chiudersi entro tre anni dalla conclusione del concorso, è contemplato nel piano annuale della formazione.
FONTE: Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione