Torna il Premio PA sostenibile: dal 4 marzo la seconda edizione
Dopo il grande successo dell’edizione 2018 si rinnova nell’ambito di FORUM PA 2019 l’iniziativa promossa da FPA, in collaborazione con AsviS
27 Febbraio 2019
Eleonora Bove
Dopo il grande successo dell’edizione 2018, che ha raccolto oltre 250 candidature, si rinnova nell’ambito di FORUM PA 2019 (14-16 maggio, Roma) l’appuntamento con il contest dedicato ai progetti e prodotti che possano aiutare l’Italia e, in particolare, i singoli territori a percorrere un sentiero di crescita sostenibile fino e oltre il confine tracciato dall’Agenda 2030.
Promosso da FPA, in collaborazione con AsviS, il “Premio PA sostenibile. 100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030” torna con una seconda edizione. L’iniziativa si rivolge a PA Centrali e locali, associazioni, start up, piccole e medie imprese, fondazioni, aziende sanitarie, scuole, università e centri di ricerca che abbiano progettato, realizzato e promosso percorsi di innovazione volti a generare soluzioni o prodotti consolidando il ruolo delle PA, delle organizzazioni indipendenti e della cittadinanza attiva nella costruzione di uno sviluppo economico e sociale che garantisca benessere equo e sostenibile.
Dal 4 marzo sarà possibile presentare on line sul sito FORUM PA Challenge la propria candidatura, secondo le modalità previste dal bando. Il termine ultimo è fissato al 12 aprile 2019.
Ci muoviamo in un contesto di grande attualità: la Fondazione Unipolis ha realizzato a gennaio 2019 un sondaggio in cui la stragrande maggioranza degli italiani (63,6%) si è dichiarata favorevole alle politiche per lo sviluppo sostenibile e addirittura un 20% “molto favorevole”. Solo il 7,9% è “contrario/molto contrario”, mentre l’8,5% “non sa/non risponde”. Dati fortemente orientati allo sviluppo sostenibile soprattutto se si estrae la fascia più giovane degli intervistati (15 – 24 anni) che raggiunge il 91,6% di risposte favorevoli alle politiche di sviluppo sostenibile.
Tuttavia a fronte di una maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica, tanta è la strada ancora da fare per superare le debolezze dell’attuale modello di sviluppo. Secondo un’indagine condotta dall’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, su dati Istat, tra il 2016 e il 2017 seppure l’Italia è migliorata in dieci delle aree di sviluppo sostenibile individuate dall’ONU (povertà, salute, uguaglianza di genere, condizione economica e occupazionale, innovazione, disuguaglianze, condizioni delle città, modelli sostenibili di produzione e di consumo, qualità della governance, pace, giustizia e istituzioni solide, cooperazione internazionale), per quattro di queste la situazione peggiora: alimentazione e agricoltura sostenibile, acqua e strutture igienico-sanitarie, sistema energetico, condizioni degli ecosistemi terrestri.
Per colmare il grande divario che separa il nostro Paese dal raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, è necessario che tutti i soggetti pubblici e privati facciano la loro parte. La seconda edizione del “Premio PA sostenibile. 100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030″, si muove dalla convinzione che la ricerca di innovazione da parte delle amministrazioni centrali e locali, ma anche da parte di associazioni e start up, sia la strada irrinunciabile per assicurare benessere e sviluppo alle comunità.