​S@lute2016: istruzioni per l’uso

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Da una medicina “reattiva” (si cura il paziente quando è malato) si passa alla medicina “proattiva”, dove lo scopo del gioco del Servizio Sanitario Nazionale è fare in modo che i suoi potenziali “clienti” rimangano in perfetta salute, in modo da concentrare gran parte delle risorse nella sfera che si definisce “dell’alta intensità di cura”. La sanità del futuro è un mondo in evoluzione all’interno del quale la ricerca e l’innovazione di prodotto e di processo rappresenta l’asse portante

14 Ottobre 2016

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Paolo Colli Franzone, direttore scientifico S@lute2016

Il tema conduttore dell’edizione 2016 di “S@lute: forum dell’innovazione per la Salute” è sintetizzabile in pochissime parole: la sanità del futuro è un mondo in evoluzione all’interno del quale la ricerca e l’innovazione di prodotto e di processo rappresenta l’asse portante; le tecnologie digitali abilitano, semplificano e velocizzano l’adozione di paradigmi e modelli che riconfigurano il rapporto medico-paziente e più in generale le relazioni fra il cittadino/assistito/paziente e l’universo dei vari operatori, che a vario titolo e in vario modo lavorano al suo “mantenimento in salute”.

Da una medicina “reattiva” (si cura il paziente quando è malato) si passa alla medicina “proattiva”, dove lo scopo del gioco del Servizio Sanitario Nazionale è fare in modo che i suoi potenziali “clienti” rimangano in perfetta salute, in modo da concentrare gran parte delle risorse nella sfera che si definisce “dell’alta intensità di cura”. In un Paese che invecchia sensibilmente anno dopo anno e che manifesterà sempre più rilevanti quantità di domanda di salute.

Prevenzione, diagnosi, cura: le tre parole chiave del processo di gestione della sanità nel terzo millennio.

Dalla medicina di precisione, dove si abbandona il modello “industriale” per passare a terapie “fatte su misura” per ciascun singolo paziente, alla medicina predittiva capace di intercettare in anticipo l’insorgere o il riacutizzarsi di patologie. Dall’ospedale del futuro, dove migliaia di “cose” saranno collegate in Rete e “parleranno” una con l’altra e tutte quante con uno o più server, ai nuovi modelli di cura primaria capaci di alleggerire il lavoro delle strutture di emergenza (a partire dai Pronto Soccorso) ma anche – in alcuni casi – dei reparti di degenza e persino delle sale operatorie per quanto attiene a piccoli e semplici interventi chirurgici. Per non parlare delle varie “porte d’accesso ai servizi sanitari”: i CUP (centri unificati di prenotazione), il 118, la guardia medica, i Pronto Soccorso: un insieme di mondi al cui interno le tecnologie digitali e il combinato disposto fra esse e l’ingegneria clinica diventano ogni giorno sempre più pervasive e indispensabili nell’operatività quotidiana. Il tutto nella più assoluta necessità di salvaguardare la privacy del cittadino/paziente e la sicurezza delle reti e dei sistemi che governano i flussi di informazioni sempre più rilevanti. Ogni giorno in un singolo ospedale si producono e si “trasportano” centinaia di megabytes che contengono informazioni sensibili ma anche “appetibili” per chi ne vuole fare un eventuale utilizzo non propriamente ortodosso. Il tema della cybersecurity in Sanità rappresenta senza dubbio un vero e proprio incubo quotidiano per chi ha il dovere di difendere le infrastrutture ICT da attacchi di matrice destabilizzante e/o malavitosa. Per giungere al grande tema delle competenze digitali, alla necessità di formare, informare e rendere quotidianamente consapevoli tutti gli operatori in ambito sanitario (più di un milione di lavoratori, se ci riferiamo all’Italia) rispetto alle potenzialità delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni, ma anche alle minacce derivanti da sottovalutazione o non conoscenza dei problemi. Tutto questo è “S@lute2016”, evento di portata nazionale e di assoluto prestigio organizzato da FPA ed Allea e posto sotto la direzione scientifica di Paolo Colli Franzone dell’Osservatorio Netics.

Tre giorni di confronti, laboratori, rassegne di innovazioni “dal vivo” e incontri istituzionali, il tutto nella cornice del nuovissimo “Palazzo Lombardia” nuova sede dell’amministrazione regionale lombarda. Tre giorni che vedranno l’alternarsi di oltre 120 relatori e panelist in oltre 20 momenti congressuali, ciascuno dei quali toccherà ed approfondirà i grandi temi e le nuove sfide che attendono il Servizio Sanitario Nazionale.

In gioco c’è il futuro dell’universalità, dell’equità e della sostenibilità del SSN: in gioco ci sono le nostre aspirazioni e i nostri diritti a vivere una vita in salute e ad ottenere prestazioni di qualità.

Chiunque abbia quotidianamente a che fare col Pianeta Salute, a qualsiasi titolo e livello, ha un sacco di buoni motivi per esserci, per far parte della community che tenterà di contribuire a disegnare la sanità italiana del futuro.

Pensiamo alla S@lute, quindi.

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