Bollino rosa per ospedali women friendly
Le donne rappresentano la maggioranza dell’utenza dei servizi sanitari, con 5 milioni di ricoveri l’anno su un totale di 9 milioni. Tuttavia gli ospedali italiani non sempre offrono un trattamento adeguato alle loro esigenze e necessità e al loro desiderio di privacy. Siamo ancora lontani dal modello dei Women hospitals americani, strutture specializzate nella differenza di genere.
1 Settembre 2009
Redazione FORUM PA
Le donne rappresentano la maggioranza dell’utenza dei servizi sanitari, con 5 milioni di ricoveri l’anno su un totale di 9 milioni. Tuttavia gli ospedali italiani non sempre offrono un trattamento adeguato alle loro esigenze e necessità e al loro desiderio di privacy. Siamo ancora lontani dal modello dei Women hospitals americani, strutture specializzate nella differenza di genere.
Non mancano però esempi virtuosi e l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (O.N.Da) vuole dare un riconoscimento a queste realtà.
Per il terzo anno consecutivo, nell’ambito del progetto “Ospedale Donna” sono stati attribuiti i bollini rosa agli ospedali e alle cliniche private italiane che hanno dimostrato attenzione sulle patologie femminili e premura nei confronti delle donne ricoverate.
93 strutture hanno ottenuto il riconoscimento sulle 103 che si sono auto-candidate. Nello specifico, sono stati assegnati 3 bollini a 27 strutture, 2 a 38 e un bollino a 28.
L’attribuzione dei bollini è stata effettuata secondo i seguenti criteri:
- 1 bollino: presenza di unità operative che si occupano di patologie femminili specifiche, applicazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) con particolare attenzione all’appropriatezza della prestazione, l’accreditamento e la certificazione per i requisiti alberghieri e strutturali;
- 2 bollini: in aggiunta ai requisiti precedenti, la presenza di almeno tre membri nel Comitato Etico, donne in posizioni apicali, personale infermieristico prevalentemente femminile, caratteristiche strutturali, servizi a misura di donna e caratteristiche multietniche;
- 3 bollini: i requisiti precedenti più pubblicazioni scientifiche inerenti patologie femminili, applicazione della normativa vigente sull’ospedale senza dolore, controllo del dolore nel parto e analgesia ostetrica.
È il nord a guidare la classifica con il 52% delle candidature, con la sola Lombardia che può vantare ben 21strutture che hanno ottenuto un riconoscimento. Tra queste ad aver avuto 3 bollini sono stati l’Istituto clinico Humanitas di Rozzano (Milano), l’ospedale San Paolo di Milano e l’Azienda ospedaliera Ospedale Maggiore di Crema (Cremona).
Queste strutture offrono percorsi terapeutici che coprono l’assistenza delle ricoverate a 360 gradi, dalla diagnosi alla cura, per le maggiori patologie femminili.
Anche al sud, in ripresa con il 25% di candidature, non mancano le eccellenze: ad aver ottenuto i 3 bollini sono stati quattro istituti: il Brotzu di Cagliari, l’Ospedale S. Francesco di Nuoro e due strutture di Bari, il San Paolo e l’Istituto dei Tumori Giovanni Paolo II.
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