Fascicolo sanitario elettronico: un altro passettino è fatto
Con la firma del Ministro Lorenzin sul regolamento attuativo il Fascicolo Sanitario Elettronico fa un altro piccolo passo in avanti. Nel documento i dettagli su come funzionerà, chi avrà accesso alle informazionie e in che modo, i criteri di interoperabilà (tecnica e semantica) e il sistema di monitoraggio e controllo.
14 Settembre 2015
Tommaso Del Lungo
Come si legge chiaramente sul sito dell’AGID Il Fascicolo sanitario elettronico (FSE) è la raccolta on line di dati e informazioni sanitarie che costituiscono la storia clinica e di salute di una persona. Esattamente come la cartella clinica di un paziente l’FSE cresce e viene alimentato dai docuementi clinici prodotti dalle strutture pubblihe del servizio sanitario nazionale (e in un secondo momento anche da quelle accreditate).
E’ da circa un decennio che se ne parla e i primi mattoncini del complesso sistema sono stati posati nel 2008 con la pubblicazione dei primi documenti ufficiali, dei primi atti normativi e delle prime sperimentazioni da parte delle Regioni più all’avanguardia. Oggi dopo sette anni, e numerosi “stop&GO” il Ministro per la Salute Beatrice Lorenzin ha fatto compiere alla sanità italiana un altro passettino in avanti in direzione del FSE, firmado il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che – dopo le regole per l’interoperabilità, quelle per la sicurezza e quelle per la privacy – dovrebbe rendere finalmente operativo il sistema.
Dovrebbe, perché, a quanto si legge nella nota del Ministero, dopo la firma del Ministro Lorenzin mancherebbero ancora quelle del Ministro Padoan e del Ministro Madia. Negli ultimi mesi infatti, i vari organi di Governo stanno lavorando per sviluppare una governance di sistema per la Sanità elettronica in Italia, che riesca a integrare e coordinare l’azione dell’Agenzia per l’Italia Digitale, il programma di lavoro dell’eHealth Information Strategy del Ministero della Salute, l’operato delle Regioni e degli enti territoriali e le competenze in materia del Ministero dell’Economia e Finanze (per il tramite di SOGEI).
Insieme alla Ricetta elettronica e alla Tessera sanitaria il Fascicolo Sanitario Elettronico è uno dei pilastri della digitalizzazione del sistema sanitario e anzi è fulcro attorno a cui dovrà ruotare l’intersambio di informazioni, dati e documenti tra i diversi attori della salute del cittadino, permettendo così non solo di semplificare la vita dei cittadini e migliorare l’adeguatezza delle cure, ma anche di contribuire alla trasparenza del sistema sanitario consentendo un monitoraggio più efficace ed efficiente.
Le Regioni si sono già mosse
Secondo le analisi dell’Osservatorio Sanità elettronica del Politecnico di Milano presentate a FORUM PA 2015 lo scorso maggio nel corso dell’evento “Sanità digitale Spendere meno, curare meglio”, a fine fine giugno 2014 tutte le regioni avevano già presentato i loro piani per la realizzazione del FSE – così come indicato dalle linee guida del marzo 2014. Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Sardegna, Veneto e Provincia Autonoma di Trento, che si erano mosse anzitempo, oggi dispongono già di piattaforme dedicate e accessibili ai cittadini, mentre altre Regioni – come Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Puglia e Valle d’Aosta – lavorano per sfruttare al meglio le esperienze già presenti per lo sviluppo.
Ad oggi nella maggior parte dei casi l’accesso al Fascicolo è ancora consentito esclusivamente al singolo cittadino e l’assenza di una governance organica non ha certo facilitato lo sviluppo di sistemi in grado di dialogare in maniera semplice e fluida. Il regolamento dovrebbe quindi sbloccare definitivamente queste incertezze e dare finalmente l’avvio ad un nuovo modello di sanità basata sulla condivisione dei dati, delle informazioni e della conoscenza.
La prossima scadenza è dicembre 2015 quando tutte le Regioni – come già detto – dovranno fornire un nucleo minimo di servizi così composto:
- Dati identificativi
- Referti
- Verbali pronto soccorso
- Lettere di dimissione
- Profilo sanitario sintetico
- Dossier farmaceutico
- Consenso o diniego a donazione organi e tessuti