Il Patient file e i Mattoni per la sanità elettronica
Con l’approvazione della Cabina di Regia si sono concluse le attività sul mattone 9 "Realizzazione del Patient File". Ricordiamo che questo mattone prevedeva lo svolgimento di attività utili per la diffusione del fascicolo sanitario quali, ad esempio, l’individuazione di modalità comuni di gestione delle anagrafi e la definizione di una cornice di sviluppo del fascicolo sanitario personale.
22 Ottobre 2007
Massimo Mangia
Con l’approvazione della Cabina di Regia si sono concluse le attività sul mattone 9 "Realizzazione del Patient File". Ricordiamo che questo mattone prevedeva lo svolgimento di attività utili per la diffusione del fascicolo sanitario quali, ad esempio, l’individuazione di modalità comuni di gestione delle anagrafi e la definizione di una cornice di sviluppo del fascicolo sanitario personale.
Il gruppo di lavoro ristretto è stato coordinato, in qualità di capogruppo, dalla Regione Toscana e dalla Regione Sicilia in qualità di associata, con la partecipazione delle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Veneto, l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR, IHE Italia, HL7 Italia, AISIS, Ministero della Salute e l’Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali.
Nell’ambito del mattone è stata effettuata una ricognizione delle esperienze nazionali ed internazionali, definite le modalità di gestione di un’anagrafe delle persone fisiche come base per l’anagrafe sanitaria, è stato studiato come ottimizzare il flusso informativo del decesso, nonché definite le modalità di aggiornamento e fruizione dell’anagrafe sanitaria. Sono stati inoltre definiti i requisiti per la costituzione di un’anagrafe del professionisti sanitari.
La definizione della cornice di riferimento per lo sviluppo del fascicolo sanitario personale ha visto il disegno di un modello di cooperazione applicativa e l’individuazione di un processo finalizzato alla gestione del FaSP.
Per ciascuna di queste attività è stato prodotto un documento che può essere scaricato nella sezione dedicata del sito del Ministero della Salute.
Vista l’ampiezza degli argomenti abbiamo deciso di trattare in questo numero la cornice di riferimento del FaSP e nel prossimo le anagrafi degli assistiti e dei professionisti sanitari.
Con la conclusione dei lavori è ora possibile esprimere un giudizio sul lavoro svolto e fare qualche riflessione sul futuro. Possiamo affermare che nel complesso gli obiettivi del progetto siano stati raggiunti anche se in alcuni casi sarebbe stato auspicabile un livello di dettaglio maggiore. Va però osservato che la condivisione e la convergenza sui temi trattati da parte di tanti soggetti non è stata cosa facile e che d’altronde il mattone non aveva l’obiettivo di fornire delle specifiche puntuali sulle anagrafi e sul FaSP quanto definire principi, modalità e contenuti su queste componenti, altrimenti non si sarebbe chiamato mattone.
Possiamo dunque dire che i mattoni sono il primo passo di un cammino più lungo ed articolato che porta a specifiche nazionali per la sanità elettronica, il cui aspetto più critico riguarda proprio la tempistica che non risponde alle esigenze delle regioni che hanno in corso progetti di eHealth. Come fare dunque a recuperare il tempo necessario ed evitare disomogeneità ed incongruenze? Occorrerebbe una forte iniziativa nazionale con la creazione di un’apposita agenzia che possa coordinare e facilitare questo percorso, come del resto hanno già fatto prima di noi altri paesi. Tutto ciò presuppone però che l’esigenza di dotare il paese di un sistema di sanità elettronica esca dal ristretto nucleo degli addetti ai lavori e diventi un’istanza politica e guadagni così l’attenzione del governo e dei ministeri interessati. Magari con uno sforzo congiunto di tutti gli stakeholder coinvolti ad iniziare dalle associazioni di tutela e difesa dei pazienti, le industrie e le aziende ICT e via via tutti gli altri.