La prevenzione nella sanità: una visione olistica per il benessere collettivo

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Nel contesto della sanità moderna, la prevenzione assume un ruolo sempre più centrale, emergendo come una delle strategie più efficaci non solo per garantire il benessere individuale, ma anche per assicurare la sostenibilità dei sistemi sanitari a livello globale. Dedalus, azienda leader mondiale nel settore della digital health, supporta i processi legati alla prevenzione attraverso tecnologie avanzate. Abbiamo raccolto il punto di vista del Nehludoff Albano, Dirigente Del Servizio Promozione della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro della Regione Puglia, che ci ha spiegato come sul territorio si stiano implementando queste soluzioni

30 Aprile 2024

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Claudia Scognamiglio

Consultant Content Producer - Journalist, FPA

Foto di Daniel Mingook Kim su Unsplash - https://unsplash.com/it/foto/persona-che-indossa-un-berretto-a-maglia-rivolto-verso-la-montagna-UXR--t8CZ1U

Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Unisalute 2022, solamente il 33% degli italiani effettua controlli sanitari periodici per monitorare la propria salute, mentre 1 su 2 (48%) inizia a prendersi cura di sé solo in presenza di sintomi. Questa tendenza si riflette anche nell’ambito della sicurezza sul lavoro, dove le verifiche hanno messo in luce percentuali molto elevate di non conformità: le aziende non in regola sono passate dal 73% nel 2016 al 79,3% nel 2020. In aggiunta, nel 2022, gli infortuni sul lavoro segnalati all’Inail hanno visto un aumento del 24,6% rispetto all’anno precedente. La prevenzione nella sanità, pertanto, diventa un investimento strategico, che richiede il coinvolgimento attivo di tutti gli attori del sistema sanitario, cittadini, imprese e stakeholders.
Attualmente, infatti, solo il 5% del fondo sanitario nazionale è destinato alla prevenzione, una percentuale che, sebbene invariata negli anni, richiede ora un’urgente revisione per rispondere efficacemente alle esigenze attuali e future della popolazione investendo in tutti gli ambiti vitali, quali scuola, salute, sicurezza sui luoghi di lavoro, prevenzione delle malattie infettive, alimentazione e dipendenze.

L’impatto delle tecnologie digitali sulla prevenzione

L’innovazione dei modelli organizzativi, attraverso l’adozione di tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale, si presenta come una leva strategica per superare le barriere tradizionali nella gestione della prevenzione.

L’evoluzione normativa e tecnologica, come dimostrato dalle iniziative legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), alle Piattaforme nazionali abilitanti (i.e. PagoPA, Cittadinanza digitale – App IO, Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente – ANPR, Identità digitale, Dati e interoperabilità) e l’istituzione e l’attivazione dell’Anagrafe Nazionale Assistiti, la creazione dell’Ecosistema dei Dati Sanitari nonché l’avvio del Fascicolo Sanitario Elettronico, offrono nuove opportunità per migliorare la gestione dei dati e facilitare l’accesso ai programmi di screening e prevenzione. Questo approccio consentirà una medicina più predittiva e personalizzata, basata sull’analisi dei dati e sulla capacità di intercettare i bisogni specifici di ciascun individuo.

“Il tema degli screening è un tema che si è sviluppato a partire dal 2017 con la definizione del nuovi LEA – spiega il Dott. Nehludoff Albano, Dirigente del Servizio Promozione della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro della Regione Puglia – nel momento in cui sono state introdotte azioni di prevenzione collettiva e di promozione della salute che hanno portato alcune regioni come la Puglia a investire sulla completa digitalizzazione dei processi di attività e della documentazione per favorire un percorso omogeneo di miglioramento della qualità dell’offerta”.

“Sugli screening oncologici proprio con Dedalus abbiamo raccolto la sfida di costruire sia sistemi informativi a carattere regionale dedicati alla prevenzione oncologica e alla diagnosi isto-patologica sia cruscotti di supporto alle decisioni di livello manageriale aziendale e regionale – prosegue il Dott. Albano. Il cruscotto di monitoraggio dedicato agli screening oncologici basandosi su una base dati unica regionale rende – di fatto – disponibile uno strumento fondamentale per la programmazione, il monitoraggio e il governo di tutti i programmi organizzati di prevenzione oncologica fornendo scenari e viste di livello regionale e di livello aziendale utilissime per esaminare fenomeni e differenziazioni territoriali”.

La prevenzione sui luoghi di lavoro

Un altro aspetto cruciale della prevenzione è rappresentato dal tema della sicurezza sui luoghi di lavoro.

A tal proposito, le tecnologie digitali offrono opportunità inedite per migliorare le condizioni dei lavoratori.

Le strategie di prevenzione e controllo in questo settore, purtroppo, hanno spesso patito un approccio tradizionalistico, con limitate innovazioni soprattutto in termini di abilitazione digitale. La conseguenza di questa stagnazione si riflette in un’elevata percentuale di inadempienze alle normative vigenti in materia di sicurezza e igiene, come evidenziato dall’Istituto Nazionale del Lavoro, che registra un tasso di non conformità superiore al 79% tra le aziende sottoposte a controllo.

In particolare, l’adozione di sistemi predittivi e di pianificazione intelligente delle ispezioni può trasformare radicalmente l’efficacia delle attività di prevenzione. Questi strumenti, basati su algoritmi di analisi dati e machine learning, consentono di identificare con maggiore precisione i potenziali rischi e di ottimizzare la distribuzione delle risorse ispettive, indirizzandole verso le situazioni di maggiore criticità.

Parallelamente, l’integrazione con dispositivi indossabili (wearables), offre opportunità inedite per monitorare in tempo reale le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori, rilevando eventuali esposizioni a rischi o situazioni anomale che potrebbero preludere a incidenti.

Informare, comunicare e formare sulla prevenzione

Ma per rendere la prevenzione efficace è fondamentale investire in termini di comunicazione e formazione.

La comunicazione e la formazione giocano un ruolo chiave in questo processo, coinvolgendo non solo gli operatori sanitari ma un’ampia rete di stakeholder che comprende docenti, dirigenti scolastici, medici di base, pediatri e altri professionisti del settore. La capacità di diffondere conoscenza e consapevolezza sui temi della promozione della salute e della prevenzione, inclusa quella vaccinale e relativa alle malattie infettive, è essenziale per raggiungere e far partecipare attivamente la popolazione.

Per questo la Regione Puglia ha adottato un Piano di Comunicazione per la Prevenzione che delinea le linee strategiche e operative per rendere strutturali le attività di comunicazione nell’ambito della promozione della salute e della prevenzione. Analogamente si sta procedendo con la predisposizione di un Piano di Formazione per la Prevenzione al fine di finanziare e organizzare percorsi informativi e formativi stabili alla vasta platea di soggetti e operatori coinvolti.

Proprio sul fronte della promozione della salute e della prevenzione, si sta operando in modo sinergico nell’ambito scolastico promuovendo diverse iniziative in accordo con gli Uffici Scolastici e la Rete delle Scuole che promuovono salute.

“Abbiamo un’esperienza ultradecennale di raccordo con gli uffici scolastici regionali e oggi, attraverso iniziative con le scuole del territorio, abbiamo creato una rete che ha l’obiettivo di far comprendere alle famiglie, ai ragazzi e alle ragazze e a tutti gli stakeholder, dove effettivamente viene erogata la prevenzione sia in termini di contrasto alle dipendenze piuttosto che in attività di counseling”.

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