Le 3 tendenze che cambieranno la sanità nel 2023

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I fornitori di servizi sanitari stanno esplorando nuovi modi di lavorare e nuove tecnologie nel tentativo di tenere il passo con le aspettative e le richieste dei pazienti in continua evoluzione. Ecco le tre tendenze che condizioneranno lo scenario dell’assistenza sanitaria nel 2023

25 Ottobre 2023

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Anna Banfi

Field Marketing Leader – Avaya West-South-East EU & BeNeLux

Sono numerose le strutture sanitarie che solo ora si stanno riprendendo dalle drammatiche sfide poste dalla pandemia di COVID-19 nel 2022, tuttavia molte altre stanno sperimentando nuovi servizi che avranno un grande impatto nelle modalità in cui l’assistenza sanitaria sarà fruita e sarà fornita.

In alcuni paesi, le pressioni estreme e le interruzioni generalizzate del servizio verificatesi negli ultimi due anni potrebbero non essere ancora completamente alle nostre spalle. Questa situazione sta spingendo i fornitori di servizi sanitari a esplorare nuovi modi di lavorare e nuove tecnologie nel tentativo di tenere il passo con le aspettative e le richieste dei pazienti in continua evoluzione.

Il modo in cui ogni singola struttura risponderà dipende dal proprio contesto specifico.

In Avaya abbiamo individuato tre tendenze che condizioneranno lo scenario dell’assistenza sanitaria nel 2023.

L’inflazione aumenta la pressione sulle risorse

Un primo elemento è è dato dal drastico aumento dell’inflazione che sta esercitando i suoi effetti su diversi aspetti della fornitura di servizi e sta già avendo un impatto sui bilanci degli ospedali. Dagli enormi aumenti dei costi energetici all’impatto legato alle strozzature della catena di approvvigionamento sulle forniture mediche – e i conseguenti aumenti del costo del lavoro – questi sono tempi molto difficili per chi fornisce servizi sanitari, sia pubblici che privati.

Oltre all’aumento dei costi, la carenza di personale crea gravi difficoltà e genera forti pressioni sulle strutture sanitarie a livello globale. In tutto il mondo, le strutture sanitarie segnalano difficoltà nell’attrarre, formare e trattenere risorse umane sufficienti e qualificate, a fronte di un aumento generalizzato della domanda di servizi di cura e di assistenza. L’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede una carenza di 10 milioni di operatori sanitari entro il 2030.  

Per questo motivo, gli operatori sanitari sono ora più aperti ad adottare soluzioni tecnologiche che possano contribuire ad alleggerire il carico amministrativo legato alla gestione del personale e alla cura e assistenza ai pazienti. Tutto quello che si traduce in un contenimento delle attività più “time consuming” rappresenta una conquista. Ad esempio, l’automazione di alcuni servizi per i pazienti, come la gestione degli appuntamenti, il rinnovo delle prescrizioni mediche, il pagamento delle prestazioni o persino alcuni servizi di triage medico, si traduce in indubbi vantaggi sia per le persone in cura sia per il personale amministrativo dell’ospedale.

Allo stesso modo, il miglioramento della mobilità del personale medico attraverso l’uso di smartphone abilitati alle comunicazioni basate su ruoli e integrati con le cartelle cliniche digitali dell’ospedale contribuirà a migliorare la raggiungibilità dell’equipe di cura e, in ultima analisi, a migliorare i livelli di servizio offerti ai pazienti

L’evoluzione dell’assistenza sanitaria a distanza e dei servizi di tele-assistenza

Uno degli impatti più innovativi, e probabilmente positivi a lungo termine, della pandemia di Covid-19 è stato la disponibilità, l’ utilizzo e l’apprezzamento dei servizi sanitari erogati a distanza, in un percorso che arriva fino all telemedicina. Anche ora che – e ce lo auguriamo sinceramente – pensiamo di essere nella fase conclusiva della pandemia ed è quindi possibile riprendere a erogare i servizi sanitari in presenza, sono molte le strutture sanitarie e i pazienti che continuano a preferire l’opzione dei servizi sanitari virtuali.

Non ci sono dubbi: un’ampia gamma di servizi di tele-assistenza spesso si rivela più conveniente per i pazienti e più efficiente ed economico per le aziende sanitarie.

La chiave per offrire un livello adeguato di assistenza sanitaria a distanza nel 2023 sarà fornire un giusto bilanciamento ibrido tra servizi in presenza e servizi di tele-assistenza. Gli utenti vogliono essere certi che i video-consulti una tantum non rappresentino un limite nell’interazione con gli operatori sanitari. L’importanza di una comunicazione aperta tra il paziente e l’operatore sanitario sarà essenziale per il successo dell’adozione e dell’utilizzo di questi servizi. Consentire ai pazienti di comunicare attraverso il canale che preferiscono e che ritengono più adatto alle proprie esigenze è fondamentale per il successo dei servizi di assistenza a distanza.

Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale per la personalizzazione su ampia scala dei servizi di assistenza sanitaria

Come illustrato in precedenza, la comunicazione efficace tra pazienti e personale sanitario è alla base di un servizio sanitario efficiente. Tuttavia, bisogna sottolineare che queste interazioni devono essere gestite da strutture sanitarie con risorse limitate. Di conseguenza, è comprensibile che possano verificarsi colli di bottiglia nell’accesso e nella fornitura dei servizi: è proprio in questo che risulta fondamentale il ruolo dei servizi sanitari digitali personalizzati.

I pazienti che fruiscono di servizi sanitari digitali sperimenteranno piani di cura e di assistenza sempre più personalizzati e organizzati su misura per le loro esigenze, per il loro profilo personale e per altre caratteristiche specifiche. L’assistenza sanitaria personalizzata per i pazienti consente di mettere a loro disposizione scelte più flessibili per quanto riguarda il modo in cui interagire e comunicare con le strutture sanitarie, ad esempio, gli utenti possono utilizzare a scelta chiamate vocali, video, e-mail, SMS, chatbot o chat con operatori in carne e ossa e, naturalmente, fruire di servizi in presenza, quando necessario.

Il modo migliore per rendere possibile questa personalizzazione su ampia scala è l’adozione di sistemi di IA nell’esperienza del paziente. Quando l’intelligenza artificiale e i dati vengono combinati, ad esempio, con le capacità di un contact center digitale basato sul cloud, i fornitori di servizi sanitari hanno l’opportunità unica di adattare le modalità di assistenza alle esigenze e alle risposte dei singoli pazienti.

Un esempio di questa personalizzazione è legato alla cura dei malati cronici. Un paziente che soffre di pressione alta potrebbe seguire un piano sanitario che prevede dieta, esercizio fisico e farmaci. Questo paziente potrebbe essere monitorato da un dispositivo digitale indossabile, i cui dati vengono inseriti in un flusso di lavoro, basato sull’intelligenza artificiale specificamente studiato per i pazienti affetti da malattie croniche, che determina l’attività e gli obiettivi quotidiani. Il flusso di lavoro potrebbe avvisare il paziente tramite un chatbot o un SMS e suggerire un aumento del movimento e dell’attività fisica, oltre all’assunzione di farmaci, oppure potrebbe gratificare l’utente al raggiungimento di determinati obiettivi applicando logiche proprie dei video giochi, secondo i principi della cosiddetta gamification.

Questa modalità di assistenza permette di definire obiettivi e compiti personalizzati per ogni singolo paziente che probabilmente sarà più propenso a seguire indicazioni individuali e specifiche piuttosto che opuscoli impersonali e generici o siti web. Inoltre, questi servizi vengono erogati digitalmente e quindi su scala molto più ampia di quanto si potrebbe fare con le sole risorse umane e ospedaliere, alleggerendo la pressione sulle strutture sanitarie e assistendo i pazienti individualmente. 

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