Sanità territoriale, il PNRR mette le risorse e il digitale gli strumenti. Lombardo (DXC): “Un momento straordinario per trasformare la nostra sanità”
La riforma della sanità territoriale perché si compia deve avere come leva fondamentale il digitale. E partner tecnologici sono chiamati a dare un contributo decisivo: “Lo sforzo che invece viene richiesto oggi è quello di costruire un sistema e di avere una visione, che unitariamente consenta di produrre valore” il commento di Francesco Lombardo (DXC) dal palco di FORUM Sanità
10 Novembre 2023
Luigia Luciani
Giornalista
“Abbiamo davanti una grande sfida, la riprogettazione su scala nazionale della riforma dell’assistenza territoriale. I soldi ci sono, c’è anche una visione unitaria. Tutto questo è possibile grazie ai fondi del PNRR. Parlo di sfida e non di ostacoli. Ognuno è chiamato ad un surplus, a mettere in campo la propria eccellenza, ma la ricetta non è ancora chiusa. Ora bisogna essere capaci di declinare a livello territoriale questo progetto estremamente ambizioso”. Così Giulio Siccardi, Director e Information Technology di AGENAS, nell’ambito del convegno Territorio digitale e Connected Health, apre FORUM Sanità 2023. L’evento organizzato dal Gruppo DIGITAL360 il 25 e 26 ottobre a Roma e dedicato agli operatori del settore per confrontarsi sui processi di innovazione organizzativa e digitale della sanità territoriale.
Per portare a compimento la riforma della sanità territoriale occorrono capacità di gestione, obiettivi chiari, coordinamento. In una parola: un cambio di mentalità. Occorre capire che anche nella sanità, andranno assunti gli stessi approcci e processi, che abbiamo teorizzato e che già applichiamo in altri settori, come ad esempio nel settore bancario. La riforma dell’assistenza territoriale, definita vera e propria rivoluzione dai relatori di FORUM Sanità, perché si compia deve avere come leva fondamentale il digitale.
Il DM 77/22: modelli e gli standard per lo sviluppo della sanità territoriale
Solo con l’adozione di soluzioni digitali, potranno trovare un’applicazione su base pratica il teleconsulto, il telemonitoraggio, che permette al cittadino di rendere il proprio domicilio il luogo di cura dal quale decidere un controllo solo su base di un evento specifico, la telemedicina e il fascicolo sanitario elettronico, inteso come centrale dati in grado di reperire tutte le informazioni dell’assistito. Operatori sanitari ed economici dovranno riuscire nella realizzazione di sistemi integrati che siano anche di facile comprensione e fruizione. Insomma, i servizi sanitari sul territorio dovranno decisamente cambiando pelle in seguito all’introduzione del DM77/22.
L’implementazione del decreto del Ministero della Salute che definisce i modelli e gli standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale, vuole che necessariamente vengano rivisti e riorganizzati i flussi di lavoro, insieme al miglioramento della comunicazione tra professionisti sanitari. L’obiettivo è arrivare ad una cura del cittadino-paziente che sia più efficiente ed efficace. Sarà anche più facile nel contempo il dialogo tra pazienti e operatori sanitari: le informazioni saranno più fluide e soprattutto condivise.
Un impulso, dunque, che necessita di una struttura di organizzazione, che metta a sistema i diversi livelli in cui si articola il Sistema Sanitario Nazionale: “Di fatto quello che sta accadendo in sanità digitale è un processo inedito” commenta Francesco Lombardo, Account Executive PS & Healthcare Italy – DXC Technology, dal palco di FORUM Sanità. “Tutto ciò che costituiva prima le soluzioni di sanità digitale – prosegue – era circoscritto ad un dominio più ristretto, strumentale. Talvolta legato all’erogazione o alla dimensione gestionale, ma sempre relativizzato ad ambiti ristretti. Lo sforzo che invece viene richiesto oggi è quello di costruire un sistema e di avere una visione, che unitariamente consenta di produrre valore. Ecco spiegato il senso della costruzione inedita, ed ecco perché gli attori non tradizionalmente focalizzati sulle soluzioni dedicate all’erogazione dei servizi sanitari possono e devono dare un contributo decisivo”.
Ma come riuscire a produrre valore? L’elemento chiave è l’interoperabilità. Un esempio pratico: il cittadino, che è utente ma anche paziente, può essere riconosciuto in sistemi diversi all’interno di un’anagrafe di riferimento, che sarà unica. Elementi basilari per consentire allo stesso cittadino di essere seguito indipendentemente dai punti di assistenza nei quali avrà la necessità di rivolgersi. “Ciò significa – prosegue ancora l’Account Executive PS & Healthcare Italy di DXC Technology – che la parte di assistenza territoriale deve essere messa in condizione di partecipare e di attingere a tutte le risorse messe a disposizione dalle piattaforme. Tutto questo trarrà nuovo impulso anche dal fatto che alcune tecnologie cambieranno consuetudini d’uso e per i cittadini e per gli operatori”.
PNRR, la grande scommessa
In questo senso, il digitale rappresenta davvero il motore del cambiamento, perché ridefinisce totalmente l’erogazione dei servizi aprendo nuove possibilità. Nell’ambito del PNRR è prevista la realizzazione di una piattaforma che garantisca l’erogazione equa ed uniforme di servizi di telemedicina sul territorio nazionale attraverso la realizzazione di una Piattaforma Nazionale di Telemedicina con funzioni di governo e programmazione e di Servizi Regionali di Telemedicina. Ad AGENAS è stato affidato il compito di soggetto attuatore, insieme a quello della fissazione delle tariffe per i servizi della telemedicina stessa.
Nell’ambito del PNRR si prevede inoltre la realizzazione e la messa in esercizio della Piattaforma di Intelligenza Artificiale a supporto dell’assistenza primaria. Sin dalle prime battute della due giorni di lavori del FORUM, si è introdotto il tema relativo al progetto del Portale della trasparenza, il cui obiettivo è quello di offrire ai cittadini un nuovo accesso al tema della salute in modo qualificato e qualificante, assicurando la necessaria integrazione tra le differenti fonti informative già esistenti sia a livello nazionale, sia regionale e locale. Il progetto è uno strumento di informazione orientato anche alla promozione dei 21 sistemi sanitari regionali, nell’ottica della trasparenza, della comunicazione e dell’informazione, della cultura, dell’etica, dell’integrità e della legalità nella pubblica amministrazione.
Con Francesco Lombardo di DXC Technology Italia è stato possibile capire meglio quali siano gli ambiti e i contorni di questa rivoluzione digitale nel campo della sanità nazionale, attraverso le specificità e i servizi che l’azienda stessa propone, crea e mette a disposizione del territorio. “La realtà di oggi – ha ben spiegato Francesco Lombardo – è caratterizzata dall’impulso fortissimo arrivato grazie al PNRR. Le ambizioni nostre e di tutti coloro che partecipano a questo ambizioso progetto, è quindi necessariamente collegata a questo investimento straordinario. Definirei questa ambizione visionaria, perché rispetto al passato si propone di trasformare radicalmente l’assistenza sanitaria riuscendo ad intercettare esigenze che diversamente non sarebbero sostenibili e non garantirebbero il diritto alla salute a tutti come la nostra Costituzione prevede”.
L’intelligenza artificiale, il bando Agenas
La rivoluzione più attesa riguarda la telemedicina, non tanto per l’aspetto legato alla televisita, ma per la produzione straordinaria di informazioni che arriverà dalla parte del telemonitoraggio. Ma c’è un altro aspetto sul quale Francesco Lombardo vuole venga posta l’attenzione: “Un ulteriore impulso arriverà dalle tecnologie legate all’intelligenza artificiale. La gran mole di informazioni che saranno rese disponibili probabilmente ci daranno la possibilità di costruire dei dataset che alimenteranno lo sviluppo di servizi innovativi basati sull’intelligenza artificiale e sul machine learning. E quindi ancora una volta verranno modificate le consuetudini d’uso di cittadini e operatori”. Si capisce che tutto questo sia legato alla capacità degli operatori e delle amministrazioni, anche quelle committenti (comprese quelle private) di costruire luoghi all’interno dei quali questo modello possa trovare applicazione e declinazione. Ci si muove verso una frontiera che contempla anche università, accademie, centri di ricerca, forze legate alle capacità produttive innovative, startup e PMI. “Quindi la nostra responsabilità di impresa – aggiunge Lombardo nello spiegare ulteriormente – su questo sarà anche quella di essere un punto di convergenza di accumulazione, un hub relativamente alla capacità di mettere a sistema anche queste forze, perché di queste forze ci sarà bisogno per riuscire ad attuare il modello, per raccogliere la sfida che abbiamo davanti”.
Ma quali sono i tempi per vedere la realizzazione di questa fase nuova? “La gran parte dei risultati dovranno essere prodotti nei prossimi 48 mesi, quindi i tempi sono davvero ristretti”. Ammette Francesco Lombardo nel tirare le somme e avviare la conclusione del primo momento di confronto durante l’apertura di FORUM Sanità. “La tempistica aggiunge ancora un accento alla straordinarietà del momento, perché ci sarà la necessità di costruire un ambiente all’interno del quale tra committenza e società private fornitrici delle amministrazioni, si crei inevitabilmente una dimensione di collaborazione volta ad anticipare e a risolvere problematiche inedite, che magari non saranno state risolte o affrontate al momento della domanda”.
L’offerta, quindi, deve da un lato strutturarsi per essere in condizione di rispondere ad una domanda straordinaria, ma dall’altro, e questa è una cosa altrettanto importante, è chiamata a indurre la definizione della domanda stessa. Un esempio in questo senso, spiega ancora meglio Francesco Lombardo (DXC Technology) è: “Il bando di AGENAS, uno dei bandi legati alle missioni del PNRR in riferimento all’implementazione della piattaforma di intelligenza artificiale a supporto dell’assistenza primaria. Questo bando è stato emesso in una forma di “dialogo competitivo”, cioè AGENAS si è rivolta al mercato e ha chiesto allo stesso, rispetto ad una idea di massima definita sugli obiettivi del progetto, quali scenari tecnologici di soluzione il mercato ritenesse i più appropriati per convergere su questo obiettivo. Rispetto a questa prospettiva, AGENAS sta completando (sulla base delle indicazioni raccolte con il supporto degli operatori di mercato) la definizione compiuta della domanda, per procedere poi a una fase competitiva più consueta dal punto di vista del procurement pubblico. Ecco questo è un esempio chiaro di come in questo contesto straordinario, data anche la compressione dei tempi, sia fondamentale la rilevanza dei temi tecnologici che si pongono come opportunità nel settore della Pubblica Amministrazione del Sistema Sanitario. L’offerta ha dunque anche la responsabilità di contribuire alla migliore definizione della domanda; un altro aspetto determinate e molto significativo per comprendere l’eccezionalità del momento e il tipo di responsabilità a cui siamo chiamati”.
Ad oggi, fonte Consip, rispetto alla riprogettazione del Sistema Sanitario Nazionale considerando la sfida del digitale e sulla base dei fondi del PNRR, esistono 3 miliardi di gare attive. Ovvero il picco storico italiano.