Sassari: 5 nuove Case della salute

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Saranno cinque le case della salute che saranno realizzate sul territorio dell’Azienda sanitaria locale di Sassari. Lo ha stabilito la Giunta regionale che, nei giorni scorsi, ha dato il via libero alla nascita di 34 case della salute in Sardegna.

9 Giugno 2008

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Redazione FORUM PA

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Saranno cinque le case della salute che saranno realizzate sul territorio dell’Azienda sanitaria locale di Sassari. Lo ha stabilito la Giunta regionale che, nei giorni scorsi, ha dato il via libero alla nascita di 34 case della salute in Sardegna.

Due, già note e per le quali l’Asl sassarese da tempo ha avviato un programma specifico, sono quelle di Ittiri e Thiesi. Le altre tre invece saranno a Porto Torres, Sorso nel distretto sanitario di Sassari, e Bono nel distretto sanitario di Ozieri-Goceano. La Casa della salute di Porto Torres verrà attivata negli spazi dell’ex carcere mandamentale in località «Andriolu», già in uso come struttura sanitaria, e servirà un bacino di utenza di oltre 23mila abitanti, compresi nei comuni di Porto Torres (22.011) e Stintino (1.238).

Quella di Sorso sarà attivata negli spazi di proprietà dell’Azienda sanitaria, dove sono già attivi alcuni servizi, quali igiene pubblica e alcuni ambulatori specialistici. La popolazione servita è di oltre 25mila abitanti, distribuiti nei comuni di Osilo (3.364), Sennori (7.310) e appunto Sorso (14.556). La Casa della salute di Bono infine sarà realizzata nell’edificio dell’attuale poliambulatorio, per un bacino di utenza di 12.403 abitanti. I comuni serviti saranno quelli di Anela (737 abitanti), Benetutti (2.080), Bono (3.713), Bottidda (762), Bultei (1.131), Burgos (1.003), Esporlatu (447), Illorai (1.023) e Nule (1.507).

Le Case della salute rappresentano il punto di riferimento unitario dei bisogni sociali e sanitari dei cittadini. Sono il luogo in cui, in un’ottica di riqualificazione dell’assistenza territoriale, si attua la «presa in carico» della persona e si organizza un percorso di assistenza adeguato, senza interruzioni ma con l’obiettivo di garantire sempre la continuità assistenziale. Le attività svolte vengono articolate per aree (dell’accoglienza, dei servizi sanitari, dei servizi sociosanitari e sociali), ognuna finalizzata ad offrire una forte integrazione delle risposte, immediata ed appropriata ai bisogni di assistenza sia sanitaria che sociale o sociosanitaria, concentrando in una struttura unica, fisicamente ben riconoscibile, la gran parte dell’offerta extraospedaliera del Servizio sanitario nazionale.

FONTE: Federsanità

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