Tavolo di lavoro sulla sostenibilità del sistema sanitario
FORUM PA, in collaborazione con FederSanità ANCI e FIASO, ha invitato i vertici apicali della Sanità italiana a discutere e confrontarsi a porte chiuse sul tema della sostenibilità del sistema, in una due giorni di lavori il 3 e 4 aprile p.v. a Roma. Guarda l’intervento del ministro Sacconi e le interviste ad alcuni dei protagonisti del dibattito.
30 Marzo 2009
Redazione FORUM PA
FORUM PA, in collaborazione con FederSanità ANCI e FIASO, ha invitato i vertici apicali della Sanità italiana a discutere e confrontarsi a porte chiuse sul tema della sostenibilità del sistema, in una due giorni di lavori il 3 e 4 aprile p.v. a Roma. Guarda l’intervento del ministro Sacconi e le interviste ad alcuni dei protagonisti del dibattito.
In virtù del progresso scientifico, dei successi della ricerca farmaceutica, della scoperta di nuovi vaccini, di nuovi macchinari e di tecnologie innovative, parallelo al fenomeno dell’allungamento della vita media corre il forte invecchiamento della popolazione.
Questa tendenza è destinata inevitabilmente a determinare un aumento della domanda di salute: si pensi che un over 65 spende per la sanità circa due volte e mezzo quello che spende la media della popolazione.
A questa tendenza si accompagnano due fenomeni: da un lato, la ricerca farmaceutica e medica che rende disponibili terapie nuove; dall’altro un cambiamento qualitativo nei pazienti che sono più proattivi.
Per questo la domanda sanitaria in Italia, come nelle principali economie avanzate, cresce più del PIL sia per i trend demografici, sia perché la voglia di benessere e di stare bene aumenta più che proporzionalmente rispetto al reddito.
Lo scenario appena descritto obbliga i decision makers a pensare per il futuro a un nuovo modello di governance del sistema. Infatti, in mancanza di una profonda revisione esso rischia il collasso per non essere più sostenibile. Ultimamente, invece, l’attenzione dei riformatori sembra essere orientata al solo contenimento dei costi, con politiche che potrebbero essere un boomerang per la tutela della salute del cittadino.
Appare evidente che per indurre un cambiamento efficace, il processo di innovazione della governance deve assumere un andamento bottom up, che scaturisce dal contatto diretto con i bisogni del cittadino e dell’operatore professionale. Deve essere governato con il contributo del livello apicale dell’Azienda sanitaria; deve scaturire in una proposta di innovazione strutturale, condivisa tra manager della sanità pubblica e delle Imprese, da portare alla politica.
Il perimetro nel quale svolgere la riflessione è ampio, ma una prima gerarchia di piani sui quali ordinare la discussione sarà la seguente:
- valori di riferimento
- funzioni e vincoli della direzione generale
- governo clinico e rapporti con i professionisti
- figura professionale del Direttore Generale
Si tratta di un albero dei problemi suscettibile di ridefinizione nelle gerarchie ma che individua un nucleo di questioni effettivamente in campo e nodi da sciogliere.
Partendo da queste tesi, il Tavolo di Lavoro si propone di porre domande sia all’Amministrazione sia alla Politica, ma anche di immaginare risposte, soluzioni, piccole o grandi azioni che riportino la Sanità, prima azienda del Paese, a lavorare in una logica di sana restituzione al Paese e ai contribuenti del valore che essi le affidano.
L’iniziativa, che si svolgerà a porte chiuse, è realizzata con il contributo di Abbott, GlaxoSmithKline, Lilly e Pfizer.
E’ possibile consultare qui l’agenda dei lavori.