Ai Musei Capitolini visite high tech: lo smartphone diventa “cicerone”
Il museo più antico sposa la tecnologia Nfc. Da oggi basta avvicinare lo smartphone al tag, all’“etichetta” posizionata accanto all’opera, per far aprire una pagina di approfondimento con tutte le informazioni: titolo e autore (quando conosciuto), descrizione e interpretazione, datazione, contesto artistico e così via. E chi non ha lo smartphone, può ritirarne uno gratuitamente all’ingresso.
24 Novembre 2011
Redazione FORUM PA
Il museo più antico sposa la tecnologia Nfc. Da oggi basta avvicinare lo smartphone al tag, all’“etichetta” posizionata accanto all’opera, per far aprire una pagina di approfondimento con tutte le informazioni: titolo e autore (quando conosciuto), descrizione e interpretazione, datazione, contesto artistico e così via. E chi non ha lo smartphone, può ritirarne uno gratuitamente all’ingresso.
Il servizio, nato da un’idea di Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, è stato affidato a Samsung Electronics Italia dopo la sua risposta positiva ad un’indagine condotta tra i grandi produttori del settore. Oltre a mettere a disposizione 200 telefoni cellulari Samsung Star NFC per tutti i visitatori (che, come accennato, possono ritirarli in biglietteria senza alcun costo aggiuntivo sul biglietto), Samsung Electronics ha supportato i Musei Capitolini nello sviluppo di tutta l’iniziativa.
Il servizio per ora interessa circa 300 opere nelle sale di Palazzo Nuovo, Palazzo dei Conservatori e Pinacoteca. Le informazioni sono in italiano e inglese, ma al sistema saranno aggiunte nuove lingue e nuovi tag. Nei prossimi mesi, inoltre, il servizio sarà esteso alla quasi totalità delle opere esposte nelle sale dei Musei Capitolini, andando ad integrare i sistemi informativi tradizionali già presenti (didascalie e totem), con particolare efficacia nelle sale storiche dove è più problematica l’istallazione della segnaletica tradizionale a stampa. Si tratta quindi di un progetto estremamente flessibile e dalle enormi potenzialità di sviluppo che potrà essere utilizzato anche per fornire informazioni su esposizioni temporanee e prestiti.
FONTE: Comune di Roma