Così città e territori si trasformano in realtà sostenibili, intelligenti e a misura d’uomo
Il contesto internazionale, segnato dalla guerra, i cambiamenti climatici e la maggiore sostenibilità ambientale impongono alla nostra PA di accelerare sul fronte della doppia transizione, energetica e tecnologica, per contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo. I fondi del PNRR sono una grande opportunità, ma rimane il nodo delle competenze. Bisogna sviluppare un approccio sistemico tra pubblico, privato e comunità territoriali. Edison Next ha la missione di accompagnare PA, territori e aziende nel percorso di decarbonizzazione e crede nel valore del partenariato pubblico privato. I big data e l’intelligenza artificiale sono gli elementi trainanti verso la realizzazione delle smart city
1 Luglio 2024
Manlio Serreti
Giornalista
- 1 Patrimonio e costi energetici della PA
- 2 Le leve della transizione green
- 3 Il partenariato pubblico-privato, uno strumento efficace
- 4 Nuove competenze e informazione
- 5 Approccio sistemico e comunità energetiche
- 6 L'IA al servizio delle smart city
- 7 FORUM PA 2024, Edison Next partner della community Energy manager
È una sfida sistemica che corre sul doppio binario della tecnologia e della sostenibilità energetica quella che sta trasformando la pubblica amministrazione italiana. Le “transizioni gemelle” sono state al centro dello scenario “Tra rivoluzione green e trasformazione tecnologica, la PA al centro delle “transizioni gemelle” che si è tenuto martedì 21 maggio nell’ambito di FORUM PA 2024 al Palazzo dei Congressi di Roma. L’Italia deve correre verso la decarbonizzazione e l’ottimizzazione energetica, chiamata a recepire la continua legislazione europea, dalla EPBD – Energy Performance of Buildings Directive che promuove il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici nell’UE e che in Italia, dopo l’ultima revisione di marzo 2023, ha il nome di “Direttiva Case green”, alla Comunicazione europea ComPAct, che tra le 25 iniziative proposte per l’innovazione della pubblica amministrazione prevede anche azioni per la transizione verde. Serve un cambio di passo, sulla spinta della crisi energetica legata alla guerra in Ucraina, dei cambiamenti climatici, ma anche dell’avvento delle misure UE post-covid, tra cui il PNRR. Il traguardo, ambizioso, è l’impatto zero nel 2050.
Patrimonio e costi energetici della PA
Sono oltre 40 mila le strutture in carico al Demanio statale, molte gravate da obsolescenza (circa il 50% costruite prima degli anni ‘70). La spesa energetica tocca i 12,6 miliardi di euro l’anno (fonte Consip) e imponenti e complessi sono gli interventi per ridurre consumi ed emissioni: “Sono oltre 2 i miliardi stanziati fino al 2026, con altri 3,6 in fase di attivazione” ha precisato Piero Pellizzaro, Responsabile Officina per la Rigenerazione dell’Immobile dell’Agenzia del Demanio dal palco di FORUM PA 2024; e 355 i milioni di euro del programma di riqualificazione energetica della pubblica amministrazione centrale per efficientare del 3% annuo il patrimonio edilizio statale (fonte Mase).
Le leve della transizione green
Il reperimento delle risorse finanziarie, il processo di rinnovamento tecnologico, la disponibilità di competenze tecnico-scientifiche e la capacità dei territori di utilizzarle sono i driver di questo cambio epocale. Leve ben note a Edison Next, società del Gruppo Edison che ha la missione di accompagnare pubbliche amministrazioni, clienti e territori nel percorso di decarbonizzazione e uno dei maggiori player del mercato energetico, protagonista attivo della rivoluzione green: “Nelle PA c’è un problema di vetustà. Bisogna alzare il livello di investimento in innovazione tecnologica – ha dichiarato Stefano Giacoma, Direttore Area Commerciale Business to Government di Edison Next, che ha sottolineato l’importanza di costruire mix di soluzioni ritagliate sulle esigenze di ciascun territorio, in particolare degli 8 mila comuni d’Italia, sviluppando sinergie tra pubblico e privato. “È importante che il pubblico sviluppi la visione di come vuole che la società evolva nel breve e nel medio termine, e il privato metta le sue competenze, tecnologie, servizi e finanze. Strumento virtuoso di questa collaborazione è il partenariato pubblico privato”.
Il partenariato pubblico-privato, uno strumento efficace
Il partenariato pubblico-privato – PPP si sta imponendo come modello finanziario di coprogettazione degli interventi di efficientamento energetico. Edison Next, ponendosi come partner energetico investitore, crede nel PPP come strumento in grado di rafforzare il dialogo tra pubblico e privato, assicurando interventi su misura e integrando, là dove disponibili, i fondi PNRR o altri fondi di provenienza regionale o locale.
A Milano, grazie a un PPP, è riuscita a intercettare i contributi del PNRR per un progetto che rinsalda il legame tra Edison e l’istituzione culturale più nota della città, il Teatro alla Scala. Il legame tra le due realtà ha radici profonde: era il 26 dicembre 1883 quando per la prima volta la Scala venne illuminata da 2.450 lampadine, alimentate dalla prima centrale termoelettrica dell’Europa continentale, Santa Radegonda di Edison. Ancora oggi la società è al fianco del Teatro alla Scala e lo accompagna attraverso Edison Next nel suo percorso di transizione energetica con interventi significativi che porteranno a una riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2 del Teatro e delle sue sedi cittadine di circa il 20%.
Nuove competenze e informazione
Il prolungato blocco del turnover si fa ancora sentire nella PA. Servono più competenze scientifiche, ingegneri e tecnici qualificati in primis. “Noi che siamo chiamati a disegnare gli strumenti di incentivazione alla modifica dei comportamenti, siamo fortunati quando possiamo avvalerci delle competenze di Enea e altre istituzioni tecniche. Ma la carenza è molto grande” – ha detto Federico Boschi, Capo Dipartimento Energia del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Progetti di alfabetizzazione come “Italia in Classe A” di Enea puntano ad una corretta narrazione. “Bisogna stare attenti a non confondere il digitale, la tecnologia, come uno strumento che possa superare ostacoli e reticenze – ha detto Ilaria Bertini, Direttrice Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica di Enea –. Abbiamo a che fare con un utente che alla fine dovrà lui investire e scegliere una determinata tecnologia, passando quindi all’azione”.
Approccio sistemico e comunità energetiche
“Fare sistema, fare rete tra le istituzioni centrali e locali e tra istituzioni e privati”. Il mantra è l’approccio sistemico, orizzontale e verticale, per mettere a terra progettualità virtuose. Dal Mase sono arrivate le Comunità energetiche rinnovabili: “Le Cer creano questo legame di condivisione, di capacità di affrontare i problemi in modo più diretto e partecipato da parte dei cittadini, e apportano allo stesso tempo anche un’innovazione tecnologica” – ha dichiarato Federico Boschi, Capo Dipartimento Energia del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
L’IA al servizio delle smart city
L’ultimo giro di tavolo chiama in causa l’intelligenza artificiale, filo rosso di FORUM PA 2024, e le smart city. Anche Roma avanza in termini di tecnologia e di efficientamento energetico. Grazie a fondi del PNNR, 200 scuole capitoline saranno dotate di impianti fotovoltaici. E poi le piattaforme digitali, tra cui quella per il ciclo dei rifiuti e, nel 2025, il “gemello digitale” per 300 mila alberi. “L’obiettivo è quello di mettere insieme tutti i tasselli. Non ha alcun senso mettere in campo un programma sul verde se poi non comunica con tutto il resto. L’IA la vediamo oggi su settori in cui ci può aiutare molto e subito – ha detto Sabrina Alfonsi, Assessora Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale. Il futuro è già oggi, conclude Stefano Giacoma di Edison Next: “Piattaforme di elaborazione e analisi dei dati, in grado di trasformare i dati, raccolti da oggetti connessi e distribuiti sul territorio, in informazioni utili per le amministrazioni e i city users sono già realtà e contribuiscono alla trasformazione di città e territori in luoghi sostenibili, intelligenti e a misura d’uomo”.