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Futuro della PA italiana: “Abbiamo bisogno di un nuovo modello di sviluppo”

Futuro della PA italiana “Abbiamo bisogno di un nuovo modello di sviluppo”
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In questa intervista di Gianni Dominici a Vanessa Pallucchi, responsabile Scuola, Formazione e Qualità culturale di Legambiente, si parla dell’impatto della recente pandemia per disegnare una società più inclusiva e sostenibile. Si parla di città, ambiente, scuola, trasformazione digitale, ruolo della PA

12 Giugno 2020

La pandemia globale sarà un punto di svolta fondamentale per tutti i settori: dall’economia, alla salute, passando anche per il mondo della PA e della cittadinanza. Molto è cambiato e, quasi sicuramente, molti di questi cambiamenti rimarranno una firma indelebile per il futuro. Proprio per questo, è necessario cercare di cogliere le opportunità di cambiamento aperte da questa emergenza e ripensare molti processi della società per prepararci ad affrontare eventualmente in futuro situazioni analoghe.

Futuro della PA italiana “Abbiamo bisogno di un nuovo modello di sviluppo”

I temi della resilienza e del cambiamento saranno la base dei ragionamenti di FORUM PA 2020, che quest’anno si terrà in digitale dal 6 all’11 luglio. Ne parliamo anche in #road2forumpa2020, la rubrica di interviste a cura di Gianni Dominici che tocca tutti i temi legati all’attualità, all’innovazione e al mondo della PA.

L’intervista

Oggi ne parliamo con Vanessa Pallucchi, responsabile Scuola, Formazione e Qualità culturale di Legambiente.

Pallucchi è rimasta stupita della reazione del Paese di fronte all’insorgere della diffusione del virus: “Mi ha stupito la prontezza di dare risposte abbastanza immediate come comunità” esordisce, “Spesso si pensa degli italiani come un popolo che possiede poco senso civico: in questo caso, penso che sia stata una buona prova di cittadinanza. Siamo stati all’interno di un sistema di regole e il nostro Paese ha dato le migliori risorse in questo”.

Dal punto di vista ambientale, i cambiamenti, presenti e futuri, si cominciano a vedere: “Le questioni principali sono state due” dice Pallucchi, “Innanzitutto, il modo in cui deve cambiare la mobilità, che è stata protagonista di ragionamenti fatti in questo periodo, che hanno sbloccato anche incentivi per trasporto su due ruote, premiando la sostenibilità. L’altro tema è la gestione dei rifiuti, che in queste settimane sono stati gestiti in modalità straordinaria”.

La chiave del futuro, comunque, sarà la riorganizzazione della nostra società in chiave sostenibile. Per questo è centrale l’utilizzo dei fondi che oggi abbiamo a disposizione in maniera eccezionale per via dell’emergenza e, soprattutto è centrale il ruolo della politica e della PA. “Per il futuro molto dipenderà dalle PA, che dovranno mettere a disposizione strumenti di tipo diverso: che fine deve fare il trasporto pubblico? Come deve essere migliorato? Così come il lavoro a distanza. Queste scelte sono sempre state delegate alla sensibilità personale dei cittadini: ora ci deve essere un governo del cambiamento” conclude Pallucchi.

Infine, il mondo del digitale, che in questo periodo è diventato un must per la vita di tutti noi: “Da ambientalisti non possiamo non stare dentro alle grandi sfide come il digitale” conclude Pallucchi, “In questo, serve un sistema di regole per la privacy e i divari tra categorie che non hanno accesso al mondo del digitale”.

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