La certificazione energetica degli edifici è legge
Entra in vigore il 25 giugno 2009 il regolamento nazionale sulla certificazione energetica degli edifici, recentemente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 giugno 2009 e che, nonostante valga per tutto il territorio nazionale, dovrà essere applicato solo dalle regioni sprovviste di disposizioni regionali in materia (Veneto, Abruzzo, Calabria, Lazio, Molise, Sardegna e Sicilia).
19 Giugno 2009
Redazione FORUM PA
Entra in vigore il 25 giugno 2009 il regolamento nazionale sulla certificazione energetica degli edifici, recentemente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 giugno 2009 e che, nonostante valga per tutto il territorio nazionale, dovrà essere applicato solo dalle regioni sprovviste di disposizioni regionali in materia (Veneto, Abruzzo, Calabria, Lazio, Molise, Sardegna e Sicilia).
Dal 1° luglio 2009 invece, entrerà in vigore l’obbligo di dotare di attestato di certificazione energetica le singole unità immobiliari, anche sotto i 1000 mq, vendute o affittate (sia esistenti, sia di nuova costruzione). Comunque non si prevede l’obbligo di allegare l’attestato energetico all’atto di compravendita degli immobili e al contratto di locazione (cosa che la legge regionale della Valle d’Aosta ha mantenuto e per cui l’Italia è sottoposta a procedura d’infrazione dall’UE).
Il regolamento è, infatti, uno dei tre decreti attuativi che il Governo avrebbe dovuto emanare entro il 6 febbraio 2006 (il testo del decreto legislativo 192/05 di attuazione della direttiva comunitaria prevedeva che entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore i decreti dovevano essere formulati ed emanati) per completare l’attuazione delle disposizioni sul rendimento energetico. Prevede i criteri generali, le metodologie di calcolo e i requisiti minimi per le prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti termici per la climatizzazione invernale e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari. Prevede poi i requisiti professionali e i criteri di accreditamento per assicurare la qualificazione e l’indipendenza degli esperti o degli organismi cui affidare la certificazione e l’ispezione (che comunque ogni cinque anni devono essere rivisti e “aggiornati” in funzione dei progressi della tecnologia).
Dato il ritardo, però, alcune regioni hanno già affrontato il tema dell’efficienza energetica degli edifici accogliendo le disposizioni comunitarie con propri provvedimenti. Per questo il regolamento nazionale non dovrà essere applicato dalla Provincia autonoma di Bolzano (la prima in Italia ad affrontare il tema del rendimento energetico e quella che ha introdotto lo standard CasaClima che è obbligatorio in provincia dal 2005) e di Trento, dalla regione Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Valle d’Aosta (che, fra l’altro si è dotata di un catasto energetico degli edifici), Puglia, Basilicata, Umbria, Friuli Venezia Giulia, Campania e Toscana.
FONTE: Scienzaegoverno.org