La strada per l’innovazione a Scuola parte dai piccoli passi. Ecco quali
Il passaggio dalla didattica tradizionale a quella innovativa può essere molto difficoltosa, e sono da individuare percorsi graduali ed efficaci. Ecco un ottimo esempio di scuola che crede e investe sul digitale
24 Giugno 2016
Carla Conca, Sales Manager Visual Instruments, Epson Italia
Mi fa piacere condividere questa esperienza perché mi sembra un ottimo esempio di scuola che crede e investe sul digitale. Con ottimi risultati. L’Istituto Comprensivo Statale “Margherita Hack” di San Vito al Tagliamento (PN) è un polo scolastico d’eccellenza nel panorama italiano. Composto da due scuole per l’infanzia, tre scuole primarie, una scuola primaria per bambini con disabilità e una scuola secondaria di primo grado, l’istituto segue il progresso tecnologico guardando al futuro e investendo nelle tecnologie più moderne. “Il Comune – afferma Piergiorgio Sclippa, Assessore all’Istruzione e Formazione – voleva adeguare le dotazioni delle scuole alle esigenze dei nostri giovani, perciò ha investito importanti risorse per permettere all’Istituto comprensivo di attrezzare tutte le aule con i videoproiettori interattivi Epson, scelti dopo aver valutato con gli insegnanti le possibili ricadute sulla didattica”.
“Tutto è iniziato tre anni fa – spiega Rocco Garripoli, vicario del Dirigente scolastico – quando la scuola ha deciso di investire nell’acquisto di 20 videoproiettori, da installare in ciascuna classe della scuola secondaria. I risultati hanno superato le aspettative in termini di prestazioni e efficacia nel supporto della didattica, e hanno convinto tutti a continuare l’opera acquistando i videoproiettori per le tre primarie e per le scuole dell’infanzia”.
“Da quando utilizziamo i videoproiettori per l’insegnamento – racconta Alessandra Maieron, maestra di una delle scuole primarie dell’Istituto – la didattica si è completamente trasformata. Gli alunni sono più partecipativi durante le lezioni e anche a casa le abitudini sono cambiate. Infatti, utilizzando le chiavette USB, gli studenti possono portare facilmente sul computer di casa ciò che hanno iniziato in classe per poterlo terminare e approfondire”.
I videoproiettori interattivi a supporto dell’insegnamento di tutte le materie
Dopo l’installazione dei videoproiettori interattivi all’interno delle classi, la scuola ha organizzato corsi di formazione per il corpo docente, in modo che tutti fossero in grado di sfruttare appieno le potenzialità dei nuovi strumenti di lavoro. “La novità era attesa da tutti – spiega Maieron – e non ci sono stati problemi nel passaggio dalla didattica tradizionale a quella digitale”.
Un aspetto molto interessante è che i videoproiettori vengono accesi la mattina, spesso direttamente dagli studenti e vengono spenti solo al termine delle lezioni. Questo perché sono utilizzati per tutte le materie, poiché in grado di dare un valore aggiunto anche a quelle considerate più noiose e difficili. “Grazie a un video o a una ricerca su internet – continua Maieron – le lezioni diventano subito più interessanti e più efficaci per i bambini, che possono vedere applicato a contesti reali quello che studiano sui libri. Prima tutto ciò non era possibile, ora invece è entrato nella quotidianità della nostra scuola e ne siamo felici”. Da parte loro, gli alunni hanno accettato serenamente il cambiamento perché già abituati alle nuove tecnologie. Una marcia in più per un istituto che permette agli allievi di prendere confidenza con nuovi strumenti, aspetto molto importante per individui che crescono in una realtà in continua evoluzione. La didattica supportata dal digitale permette loro di restare aggiornati imparando divertendosi, mentre sviluppano autonomia di lavoro e senso di responsabilità.
Ciò che rende davvero utile e interessante l’utilizzo di videoproiettori durante le lezioni è la possibilità di usare in maniera interattiva un computer, i suoi programmi (Word, Excel, Powerpoint, ecc.) e tutto ciò che internet offre, lavorando sui contenuti, fornendo note aggiuntive durante le lezioni e interagendo con la classe.
“Questo percorso è molto importante per gli alunni – spiega Maieron – e sta dando i suoi frutti. In media i bambini sono più interessati e proattivi durante le lezioni e apprendono più rapidamente. Inoltre, questi strumenti facilitano anche il lavoro di noi insegnanti, riempiendoci di soddisfazione e voglia di sperimentare”.