Intelligenza artificiale: opportunità e rischi tra educazione e risorse umane

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Quali sono le opportunità e i rischi dell’intelligenza artificiale nell’educazione dei giovani e nella gestione delle risorse umane? Ne parliamo con Cristiano Passerini, Direttore del Progetto Digital Innovation Hub Emilia-Romagna, e Iacopo Senatori, docente all’Università di Modena e Reggio Emilia. Passerini illustra come sensibilizzare le nuove generazioni a un uso consapevole dell’IA, mentre Senatori esplora l’impatto dell’IA nei processi HR, evidenziando i benefici dell’automazione e la necessità di garantire trasparenza e controllo umano

8 Novembre 2024

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Giorno dopo giorno, l’intelligenza artificiale diventa una presenza sempre più costante in ogni ambito delle nostre vite. Nel corso di un arco temporale incredibilmente breve, ha contribuito a facilitare e a velocizzare un ampio ventaglio di processi nei più svariati ambiti di azione, che spaziano dalla comunicazione alla diagnosi medica, passando per le infrastrutture e l’istruzione fino all’interazione con le pubbliche amministrazioni. Un percorso che non accenna ad arrestarsi, e che anzi promette di continuare ad evolversi e di fornire strumenti sempre più accurati e raffinati per migliorare la qualità di vita della popolazione e il loro rapporto con le istituzioni. Ma, benché questa tecnologia stia letteralmente rivoluzionando il mondo in cui viviamo e la nostra quotidianità abituale, non possiamo permetterci di trascurare né di sottovalutare i rischi che implica se non utilizzata con la dovuta consapevolezza. I principali pericoli di un uso superficiale o negligente dell’intelligenza artificiale riguardano, ad oggi, soprattutto aspetti legati alla privacy, all’etica e ai pregiudizi insiti nei sistemi stessi.

Proprio questi temi sono stati al centro della Maratona FORUM PA. Smart Life Festival 2024. Nella stessa occasione abbiamo intervistato Cristiano Passerini, Direttore del Progetto Digital Innovation Hub Emilia-Romagna, che ha approfondito con noi le sfide educative nell’introdurre l’IA ai giovani, e Iacopo Senatori, docente di Diritto del Lavoro presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, con cui invece abbiamo discusso dell’integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi delle risorse umane. Due tematiche che vedono entrambe protagoniste il fattore umano e l’impatto che l’intelligenza artificiale può avere sulle dinamiche che lo caratterizzano, sia in ambito educativo che professionale.

Educare alla consapevolezza tecnologica: intervista a Cristiano Passerini

Come spiegare i rischi, ma soprattutto le opportunità di un uso consapevole dell’intelligenza artificiale ai ragazzi? Ai nostri microfoni risponde Cristiano Passerini, che nell’ambito del Smart Life Festival 2024 ha incontrato i ragazzi del Liceo Scientifico Alessandro Tassoni di Modena proprio per spiegare loro le potenzialità, ma anche le implicazioni dell’uso dell’IA.

Per Passerini, è importante dare ai ragazzi strumenti di discernimento perché possano scegliere sulla base di una decisione informata, comprendendo cosa sia giusto o sbagliato, senza cadere nella trappola della superficialità tecnologica, ma anzi sviluppando una visione critica. Egli sostiene infatti che “la capacità di discernere” è essenziale in una società sempre più automatizzata.

Come possa la tecnologia integrarsi nella pubblica amministrazione in modo responsabile e consapevole è un altro aspetto affrontato con Passerini, che per Lepida è responsabile del progetto “ER2Digit”, un’iniziativa che promuove l’adozione di soluzioni digitali innovative nella pubblica amministrazione (luogo diffuso di innovazione basato sui dati). È importante che la PA accolga l’innovazione digitale per metterla a disposizione delle finalità pubbliche. L’uso dei dati, dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie è fondamentale per avvicinare la pubblica amministrazione al cittadino.

“L’elemento più affascinante è proprio avvicinare attraverso lo schermo la pubblica amministrazione al cittadino”.

Questi strumenti possano trasformare le piattaforme web da semplici pagine statiche a vere e proprie interfacce interattive, capaci di rispondere a domande, esigenze e richieste di chiarimento da parte degli utenti. L’iniziativa ER2Digit nasce proprio con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi pubblici attraverso strumenti come chatbot e assistenti virtuali.

MARATONA FORUM PA | Spiegare ai ragazzi rischi e opportunità dell'IA. Intervista Passerini (Lepida)

L’IA nei processi HR: l’intervento di Iacopo Senatori

L’IA sta rivoluzionando radicalmente anche il modo in cui vengono gestite le risorse umane nel contesto lavorativo.
Iacopo Senatori, docente Unimore ed esperto di Human Resources e processi aziendali, è particolarmente attento all’analisi dei rischi e dei benefici dell’IA in ambito HR. Sottolinea l’importanza di integrare questa tecnologia nei processi di selezione, senza trascurare i necessari interventi correttivi umani.

Il lavoro dei recruiter diventa più efficiente anche e soprattutto grazie al contributo dell’intelligenza artificiale, che è in grado di vagliare in breve tempo grandi quantità di curricula alla ricerca di parole chiave, semplificando enormemente il processo di selezione, ne è un esempio il software di people analytics che, attraverso l’analisi di dati su larga scala, permette di formulare valutazioni sulla performance lavorativa. Non bisogna però perdere di vista i pericoli legati a questa tecnologia, in particolare quelli legati ai possibili bias. Su questo punto, Senatori è estremamente chiaro: se i dati contengono pregiudizi, anche l’IA può replicarli, producendo risultati distorti.

“I sistemi di intelligenza artificiale non si alimentano da soli, ma vengono alimentati dai dati che noi immettiamo”.

Per evitare che ciò avvenga, è necessario che i dati siano accurati e completi, ma anche che le decisioni finali siano verificate e corrette da persone.

L’integrazione dell’IA nei processi HR offre indubbiamente vantaggi in termini di efficienza e obiettività, ma richiede anche una regolamentazione precisa e definita per evitare conseguenze negative, come decisioni influenzate da bias. Non a caso, le normative europee sulla trasparenza, recentemente introdotte, stabiliscono che i lavoratori hanno diritto a conoscere quando una decisione viene presa da una macchina, in modo da poter ricevere spiegazioni e avere la possibilità di chiedere revisioni.

“L’intervento umano finale è essenziale affinché l’eventuale bias della macchina sia corretto”.

MARATONA FORUM PA | Il lavoro ai tempi dell’HR Tech: intervista a Iacopo Senatori (Unimore)

Una responsabilità condivisa per il futuro

Mentre Passerini ci invita a educare le nuove generazioni per costruire una società più consapevole, in cui l’IA sia uno strumento e non un fine, Senatori ci ricorda che la tecnologia applicata al mondo del lavoro necessita di controllo e supervisione per evitare errori e ingiustizie. Solo con un approccio bilanciato e un adeguato sostegno normativo, l’intelligenza artificiale può diventare un alleato nella costruzione di un futuro più efficiente e inclusivo, senza rinunciare all’etica e all’umanità. Per quanto sofisticata, l’intelligenza artificiale non potrà mai sostituire completamente la sensibilità umana.

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