Università, per il 72% il digitale è strategico. Le soluzioni per migliorare la comunicazione e l’esperienza degli studenti

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Il periodo pandemico ha favorito l’adozione di strumenti digitali nelle università e nelle scuole che continuano anche oggi ad impiegarli. Per affrontare le sfide della formazione del futuro che richiede un ambiente di apprendimento più solidale, inclusivo e coinvolgente per gli studenti, non sono sufficienti singole soluzioni in ambito didattico ma serve un’integrazione della comunicazione e degli strumenti che alcune soluzioni Avaya possono favorire

13 Dicembre 2023

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Elisabetta Bevilacqua

Giornalista

Foto di Foto di Priscilla Du Preez 🇨🇦 su Unsplash -https://unsplash.com/it/foto/tre-uomini-che-ridono-mentre-guardano-nel-laptop-allinterno-della-stanza-XkKCui44iM0

Rispetto al 2022 6 atenei su 10 hanno aumentato gli investimenti nella trasformazione digitale a cui destinano 5,6% del budget e il 72% delle università l’ha inserita nel proprio piano strategico, spesso con priorità elevata. Questi risultati emergono  dall’edizione 2023 dell’Osservatorio EdTech della School  of Management del Politecnico di Milano che, tuttavia, evidenzia una situazione più problematica nell’istruzione secondaria. Il 97% delle scuole intervistate ha presentato uno o più progetti negli ultimi 3 anni per ricevere finanziamenti per l’innovazione tecnologica, in particolare nell’ambito del PNRR, riscontrando però difficoltà nell’accesso ai fondi, soprattutto per la complessità burocratica.

Gran parte delle soluzioni digitali nei diversi ordini di istruzione puntano soprattutto alla didattica. La maggior parte delle Università (96%) offre, ad esempio, corsi di studio in presenza supportati da strumenti digitali, come piattaforme Learning Management System (LMS), oppure permette di fruire della registrazione delle lezioni (50%).

Verso una esperienza di formazione olistica e inclusiva

Tuttavia, oggi per affrontare le sfide di una società moderna, interconnessa e in continua evoluzione è necessario adottare un approccio olistico al percorso didattico degli studenti, orientato a creare un ambiente di apprendimento più solidale, inclusivo, sicuro e coinvolgente per gli studenti. È quanto emerge dall’edizione 2023 dell’EDUCAUSE Horizon Report, nell’approfodimento titolato “Holistic Student Experience” e in sintesi: non è sufficiente mettere a disposizione singoli strumenti di apprendimento digitale, ma è essenziale che studenti e docenti interagiscano e vengano supportati da diversi strumenti in modo efficiente ed efficace. È, ad esempio, indispensabile fornire agli studenti l’esperienza di supporto multicanale di cui hanno bisogno attraverso canali digitali come e-mail, messaggistica, chat, social, canali vocali, supportati dall’AI.

Alcuni esempi di applicazione pratica

Sono molteplici le aree, soprattutto a livello universitario, dove le soluzioni di comunicazione possono avvicinare le istituzioni formative e gli studenti, fin dal reclutamento; un’attività su cui anche le università italiane si stanno mettendo in gioco, in virtù di una nuova consapevolezza e di una emergente competizione tra gli istituti.

“È fondamentale mettere a disposizione canali veloci di contatto, capaci di fornire documenti e informazioni in una logica vicina al mondo del reclutamento commerciale, per raggiungere una platea più ampia e gestire in modo interattivo la richiesta di informazioni”, spiega Silvana Suriano, Customer Solution Architect leader per il cluster Italia di Avaya.  Le soluzioni di automazione dei processi, per rendere disponibili le informazioni relative all’offerta formativa, è un primo ambito di miglioramento della comunicazione, applicabile anche alle scuole. “In questo caso potremmo aiutare le scuole a gestire in modo strutturato i contatti ottenuti durante gli open day”, suggerisce. Sarebbe inoltre particolarmente interessante individuare gli interlocutori giusti per la richiesta di informazioni che esulano da quelle standard, impiegando i canali a cui i giovani sono abituati. “Ciò può essere realizzato tramite una piattaforma di contact management che smista le richieste in modo strutturato e le instrada alle persone che meglio sono in grado di rispondere”, precisa Suriano.

Nell’offerta di servizi di supporto agli studenti, come il sostegno psicologico, che stanno prendendo piede anche nelle università italiane sarebbero untili sia canali di contatto sia la possibilità di offrire consulenze video anche da remoto. Le tecnologie digitali possono aiutare gli studenti nella comunicazione, superando le barriere linguistiche. “Le soluzione Avaya, ad esempio, sfruttando l’AI generativa, offre un’interfaccia multilingua in modo nativo”, precisa Suriano.

Le soluzioni di Campus, grazie a tecnologie per georefencing, la mappatura digitale, il controllo remoto di telecamere, la chiusura automatica delle porte, non si limitano a facilitare la comunicazione ma garantiscono, al tempo stesso, mobilità e sicurezza.

“È possibile fornire al personale di sorveglianza terminali da cui poter segnalare situazioni di difficoltà, come un malore o un’altra situazione di emergenza”, esemplifica Suriano.

La soluzione per ampliare le potenzialità di comunicazione scolastica

Queste soluzioni, per creare un’infrastruttura in grado di creare risultati evidenti in poco tempo, successivamente ampliabile ad altri ambiti, dovrebbero essere implementabili in tempi brevi, scalabili, con investimenti contenuti. Sono, secondo Suriano, caratteristiche tipiche delle soluzioni in cloud, facilmente integrabili nel contesto applicativo, che la soluzione Avaya Experience Platform è in grado di fornire. L’istituzione formativa che vuole dotarsene, ma non dispone di infrastrutture e competenze interne, può sfruttare anche le opportunità e le convenzioni messe a disposizione dal Polo Strategico Nazionale e puntare anche su iniziative aggregate fra più istituzioni scolastiche o universitarie per ottimizzare l’investimento.

“La soluzione proposta da Avaya, pensata in cloud, consente una pianificazione della spesa a portata di istituzioni formative che notoriamente dispongono di budget limitati”, conclude Suriano.

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