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Intelligenza artificiale generativa nella PA: come migliorare i servizi pubblici facendo leva sui dati in modo sicuro

Intelligenza artificiale generativa nella PA: come migliorare i servizi pubblici facendo leva sui dati in modo sicuro

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Topic: Gestione dati | Intelligenza Artificiale | PA | Predictive analytics | Public services | Intelligenza artificiale generativa
A cura di: Elastic

Il connubio tra PA e GenAI è possibile grazie all’uso di dati proprietari e all’implementazione di piattaforme tecnologiche accessibili a tutti, che permettono di usare in sicurezza i modelli linguistici di grandi dimensioni. Il white paper di FPA ed Elastic illustra come sfruttare la potenza della GenAI per produrre risposte accurate e privacy-first per fornire servizi migliori


L’intelligenza artificiale generativa utilizzata con i dati interni dell’ente pubblico può accelerare significativamente il raggiungimento degli obiettivi del Decennio Digitale europeo. La chiave per creare valore strategico con la GenAI, infatti, sono i dati che l’organizzazione possiede: i risultati generati sono tanto più rilevanti quanto più adeguati, per volume e qualità, sono i dati con cui il modello di intelligenza artificiale (LLM, Large Language Model) è stato addestrato.

È, quindi, cruciale per le organizzazioni poter estrarre dai loro Big data quelli più pertinenti, tramite funzionalità di search per rilevanza. Esigenze chiave per la PA sono anche l’integrazione in sicurezza tra i loro dati proprietari e i modelli GAI, a tutela della privacy, e l’implementazione sostenibile, sia nei costi che nel numero di risorse impiegate nei team IT. 

Il whitepaper, prodotto da FPA in collaborazione con Elastic, attraverso casi d’uso descrive come la piattaforma Elasticsearch, arricchita con il motore di ricerca ESRE (Elasticsearch Relevance Engine), permette di collegare il modello GAI proprio o di terze parti direttamente ai dati proprietari in tutta sicurezza.

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